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Abstract
Citt a d’autore. A luoghi di frontiera, di passaggio e spostamento, sia esso fisico o simbolico, confine geografico o soglia sul terreno della nostalgia, e dedicata la Parte V del volume, “Confini e culture.” La sezione e avviata da Anastasija Gjur cinova con una ricognizione dello sguardo di Claudio Magris su Trieste, all’intersezione tra identit a di frontiera e urgenza di situare la creazione del personaggio nel limine territoriale che lo distingue. Spalato e la Dalmazia, altri spazi identitari di crocevia e di multiformi radici culturali concresciute e sovrapposte, sono oggetto dello studio di Katarina Dalmatin su Esilio di Enzo Bettiza (1996). Elis Deghenghi Oluji c riflette sullo spaesamento, o meglio lo spossessamento dell’identit a comunitaria e urbana, vissuto a Pola dopo l’esodo che coinvolse quasi tutta la comunit a italiana alla conclusione del secondo conflitto mondiale. Il saggio analizza gli elementi distintivi di questa peculiare esperienza di dispersione identitaria nella narrativa delle scrittrici istro-quarnerine Gianna Dallemulle Ausenak, Ester Sardoz Barlessi e Nelida Milani. Il saggio che conclude il volume, per la penna di Caterina Romeo, interroga come potere e spazio si costruiscano a vicenda nella contro-mappatura proposta da una narrazione ibrida di film e racconto che avvicina banlieue parigina e citt a di Bologna. Come vediamo, non resta che l’imbarazzo della scelta: seguire l’invito ad approfondire uno degli spunti offerti da questa raccolta, o cogliere suggerimenti di tagli critici per camminare—fisicamente e immaginativamente—in una citt a corporea e letteraria di nostra scelta, perch e se e vero come ci diceva Calvino che di una citt a non apprezziamo (esclusivamente, aggiungerei) le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che d a ad una nostra domanda, questo volume ci invita a muoverci tra realt a e rappresentazione, tra strada e pagina, ispirandoci domande ad ogni crocevia. Potremmo cercare di capire di cosa sia davvero fatto lo spazio poroso che attraversiamo nella vita e sulla pagina, e da quale voce sia voluto, e di chi non parli, e perch e, e cosa ci stia dicendo, e come determini il soggetto, e come permei la costruzione narrativa... o cosa dica ad un noi diverso da noi, come nella migliore delle ipotesi sa fare la letteratura.