Donne in rivalsa e nuove “simboliche dei corpi femminili” tra antropomorfismo filmico, moda e idealismo di genere nel primo periodo del cinema viscontiano

Teresa Biondi
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Abstract

Il verismo filmico viscontiano riguarda il racconto delle trasformazioni identitarie degli italiani dal dopoguerra al boom economico, e si basa sulla rappresentazione del contesto psico-socio-antropologico in cui “modelli di donne della contemporaneità” appaiono per tratti erotizzati, e sempre emblematici di tentativi di una rivalsa femminile ancora in germe. Nei primi film di Visconti questo particolare aspetto prende dunque forma in toni solo idealmente progressisti e non concreti, rappresentati in personaggi interpretati da dive del tempo quali Giovanna-Calamai in Ossessione (1943), Maddalena-Magnani in Bellissima (1951) e Pupe-Schneider ne Il lavoro (1962). Alla base dei potenziali espressivi di queste opere vi è il valore antropomorfico del cinema, descritto in un suo saggio famoso che sembra più una “dichiarazione di intenti”, un preambolo ai suoi film atto a evidenziare la capacità, tutta da costruire, di riprodurre il valore dell’autenticità umana nella recitazione attoriale e nella scena, o a partire dagli aspetti materiali di cui è composta. Proprio la teoria filmica alla base dei suoi film e la correlata rappresentazione scenica, sia nelle forme simboliche costruite dalla regia, sia in quelle materialistiche dell’insieme di scenografie, costumi e fabbisogno scena, inizialmente assumono i tratti del neorealismo, o come egli precisava del “verismo umano” del quale manterrà sempre il carattere, anche nei film del secondo periodo definito dalla critica barocco e decadentista. Questo cambiamento sarà determinato dalla comprensione che il boom economico e il correlato avvento di una nuova società capitalista hanno cambiato radicalmente la vita e la cultura degli italiani, e non sempre verso il meglio. Per narrare tale cambiamento Visconti definirà nuove forme del racconto “realisticamente pre-strutturate” che mostrano, nella ricchezza della materialità degli ambienti e dei costumi, gli aspetti simbolici di un nuovo verismo umano degenerato dal denaro e spesso celato dietro la maschera dell’apparente crescita sociale. A partire da questo discorso si analizzano i tre personaggi femminili citati sopra, con particolare attenzione a Pupe-Schneider, caso di studio scelto per le particolari connotazioni drammaturgiche costruite tramite elementi barocchi della scena e costumi/abiti del marchio Chanel.  
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在视觉电影的早期,女性在电影的拟人化、时尚和性别理想主义之间架起了新的“女性身体的象征”
, verismo的viscontiano变化的故事涉及第二次世界大战结束以来,意大利的经济繁荣,它是基于psico-socio-antropologico背景表示“女性模式的ψ”似乎总是erotizzati特征,象征女性试图报复仍在种子。因此,在维斯康蒂的早期电影中,这一特定的方面只以理想的进步而非具体的方式呈现,由当时的女主角扮演,如痴迷的乔凡娜-卡拉迈(1943年)、美丽的玛德莱娜-玛格纳尼(1951年)和《工作》(1962年)中的Pupe-Schneider。潜在这些作品表达的背后,是电影,描述的antropomorfico价值在一位著名的其明智,更像是一种“序言”,其电影的意向声明,强调能力建设的整个表演的,复制人类真实性价值attoriale和舞台上,或从物质方面组成的。其背后的filmica理论和电影相关的电影,由导演是象征性的形式建造,是唯物的所有scenografie、习俗和民族,最初在舞台上的需求,或者像他说的“人类verismo”性质,保持一直,即使是在电影的批评巴洛克和decadentista所规定的第二阶段。这种转变将取决于这样一种认识,即经济繁荣和与之相关的新资本主义社会的出现从根本上改变了意大利人的生活和文化,而且并不总是朝着最好的方向发展。为了讲述这一变化,维斯康蒂将定义新的“现实的、预先安排的”叙述形式,这些叙述在其丰富的物质环境和习俗中,展示了一种新的人类真理的象征意义,这种真理因金钱而堕落,往往隐藏在社会明显增长的面具之下。在这篇演讲中,我们将讨论上面提到的三个女性角色,特别关注Pupe-Schneider,这是一个案例研究,因为它是由舞台上的浮雕元素和香奈儿品牌的服装/服装所创造的特殊戏剧含义。
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