FrancoAngeli Journals, P. Giaccaria, Cristiano Giorda, C. Giubilaro, V. Guarrasi, Michele Lancione, Sara Luchetta, A. Pase
{"title":"Giuseppe Dematteis e Geografia come immaginazione. Tra piacere della scoperta e ricerca di futuri possibili (2021)","authors":"FrancoAngeli Journals, P. Giaccaria, Cristiano Giorda, C. Giubilaro, V. Guarrasi, Michele Lancione, Sara Luchetta, A. Pase","doi":"10.3280/rgioa4-2021oa12962","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"In occasione della pubblicazione del volume di Giuseppe Dematteis La geografia come immaginazione. Tra piacere della scoperta e ricerca di futuri possibili (Donzelli, 2021), la Rivista ha deciso di ospitare un forum di approfondimento invitando studiose e studiosi di diversa estrazione a riflettere sui contenuti del libro e sull'itinerario personale dell'autore.Il volume raccoglie alcuni articoli di Dematteis, pubblicati tra il 1986 e il 2009, sull'ambiguità della geografia come sguardo in parte scientifico e in parte poetico, conoscenza di ciò che è e immaginazione di ciò che potrebbe essere, disciplina al tempo stesso moderna, pre-moderna e post-moderna, invitando a leggere la terra come un insieme di relazioni. Queste riflessioni interrogano la natura stessa del sapere geografico e chiamano in causa questioni relative al posizionamento e alla ‘utilità' della disciplina nel dibattito scientifico e pubblico. L'occasione è stata inoltre ritenuta utile per riflettere su come è cambiata la geografia italiana in questi anni, dal punto di vista del percorso di ricerca di uno dei suoi massimi esponenti, il quale ha dedicato a questi temi pagine straordinarie sulle quali si sono formate generazioni di studiosi, geografi e non. Partire, quindi, da ciò che la geografia è, per provare a immaginare quello che potrebbe, dovrebbe o vorrebbe essere.Le studiose e gli studiosi invitati hanno all'unanimità aderito alla richiesta, e quelli che seguono sono i loro interventi","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2021-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Rivista Geographica Italiana","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.3280/rgioa4-2021oa12962","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"Q4","JCRName":"Social Sciences","Score":null,"Total":0}
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Abstract
In occasione della pubblicazione del volume di Giuseppe Dematteis La geografia come immaginazione. Tra piacere della scoperta e ricerca di futuri possibili (Donzelli, 2021), la Rivista ha deciso di ospitare un forum di approfondimento invitando studiose e studiosi di diversa estrazione a riflettere sui contenuti del libro e sull'itinerario personale dell'autore.Il volume raccoglie alcuni articoli di Dematteis, pubblicati tra il 1986 e il 2009, sull'ambiguità della geografia come sguardo in parte scientifico e in parte poetico, conoscenza di ciò che è e immaginazione di ciò che potrebbe essere, disciplina al tempo stesso moderna, pre-moderna e post-moderna, invitando a leggere la terra come un insieme di relazioni. Queste riflessioni interrogano la natura stessa del sapere geografico e chiamano in causa questioni relative al posizionamento e alla ‘utilità' della disciplina nel dibattito scientifico e pubblico. L'occasione è stata inoltre ritenuta utile per riflettere su come è cambiata la geografia italiana in questi anni, dal punto di vista del percorso di ricerca di uno dei suoi massimi esponenti, il quale ha dedicato a questi temi pagine straordinarie sulle quali si sono formate generazioni di studiosi, geografi e non. Partire, quindi, da ciò che la geografia è, per provare a immaginare quello che potrebbe, dovrebbe o vorrebbe essere.Le studiose e gli studiosi invitati hanno all'unanimità aderito alla richiesta, e quelli che seguono sono i loro interventi