{"title":"La resistenza culturale nel Libano contemporaneo. Le sfide di artiste locali e profughe","authors":"Estella Carpi, Stefano Fogliata","doi":"10.4000/aam.3502","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Sulla base di interviste condotte nel 2018, questo articolo analizza le somiglianze e le differenze che intercorrono tra le sfide che i “fautori della cultura” – artiste in primis – cittadine libanesi e rifugiate palestinesi e siriane devono affrontare nel contesto libanese. Dopo un’illustrazione dello scenario storico-politico libanese e di come in esso la “resistenza culturale” emerge in modo poliedrico, gli autori individuano aree d’incontro e di potenziale solidarieta tra gruppi. L’articolo discute la cosiddetta “umanitarizzazione” dei finanziamenti, attraverso la quale vengono sostenuti e potenziati soprattutto i progetti artistici che possono fungere da strumento di neutralita politica e di “medicalizzazione” dei traumi post-guerra. Tale fenomeno genera in parte una depoliticizzazione ed esteticizzazione dell’arte, “demobilitando” quindi la verve politica dietro al lavoro culturale e, allo stesso tempo, lega la sopravvivenza materiale di tali spazi culturali a cicliche crisi umanitarie.","PeriodicalId":33819,"journal":{"name":"Archivio Antropologico Mediterraneo","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2020-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Archivio Antropologico Mediterraneo","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.4000/aam.3502","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"Q3","JCRName":"Social Sciences","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Sulla base di interviste condotte nel 2018, questo articolo analizza le somiglianze e le differenze che intercorrono tra le sfide che i “fautori della cultura” – artiste in primis – cittadine libanesi e rifugiate palestinesi e siriane devono affrontare nel contesto libanese. Dopo un’illustrazione dello scenario storico-politico libanese e di come in esso la “resistenza culturale” emerge in modo poliedrico, gli autori individuano aree d’incontro e di potenziale solidarieta tra gruppi. L’articolo discute la cosiddetta “umanitarizzazione” dei finanziamenti, attraverso la quale vengono sostenuti e potenziati soprattutto i progetti artistici che possono fungere da strumento di neutralita politica e di “medicalizzazione” dei traumi post-guerra. Tale fenomeno genera in parte una depoliticizzazione ed esteticizzazione dell’arte, “demobilitando” quindi la verve politica dietro al lavoro culturale e, allo stesso tempo, lega la sopravvivenza materiale di tali spazi culturali a cicliche crisi umanitarie.