{"title":"LE TRE FIERE DI DANTE IN PASOLINI: DALLA DIVINA COMMEDIA ALLA DIVINA MIMESIS","authors":"Cristina Coriasso Martín-Posadillo","doi":"10.6018/er.501791","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"During the ideological crisis of the 1950s, through the studies of Gianfranco Contini and Antonio Gramsci, the Divine Comedy proposed itself as an authorial, existential and political model and as a multilingual model, to which Auerbach's concept of Mimesis was added from 1957. A concept already prophetically sensitive to the arrival of neo-capitalism in the 1960s, which coincided, not by chance, with the triumph of the neo-avant-garde and the Gruppo 63. An artistic witness to the agonizing struggle against this arrival is La Divina Mimesis, an unfinished remake of Dante's poem, in which Pier Paolo Pasolini depicts the crisis of his mimetic poetics in the encounter between his 1950s self and his 1960s self. The characterization of the three beasts constitutes a sociolinguistic framework in which the author-actor does not renounce allegorical dialectics, identifying, in each one of them (lion-illusion, lion-superbia, she-wolf-conformism), the evil he recognizes in himself and in reality.\n La Divina Commedia si propone, durante la crisi ideologica degli anni ’50, tramite gli studi di Gianfranco Contini e di Antonio Gramsci, come modello autoriale, esistenziale e politico e come modello plurilinguistico, ai quali si unisce, a partire dal 1957, il concetto di Mimesi di Auerbach, già profeticamente sensibile all’avvento del neocapitalismo degli anni ’60, coincidente in modo non casuale con il trionfo della neoavanguardia e del Gruppo 63. Testimone artistico dell’agonica lotta contro tale avvento è La Divina Mimesis, incompiuto rifacimento del poema dantesco, in cui Pier Paolo Pasolini raffigura la crisi della sua poetica mimetica nell’incontro fra il suo io degli anni ’50 e quello degli anni ’60. La caratterizzazione delle tre fiere costituisce un quadro sociolinguistico in cui l’autore-attore non rinuncia alla dialettica allegorica, individuando, in ognuna di esse (lonza-illusione, leone-superbia, lupa-conformismo), i mali che riconosce in sé e nella realtà.\n La Divina Commedia si propone, durante la crisi ideologica degli anni ’50, tramite gli studi di Gianfranco Contini e di Antonio Gramsci, come modello autoriale, esistenziale e politico e come modello plurilinguistico, ai quali si unisce, a partire dal 1957, il concetto di Mimesi di Auerbach, già profeticamente sensibile all’avvento del neocapitalismo degli anni ’60, coincidente in modo non casuale con il trionfo della neoavanguardia e del Gruppo 63. Testimone artistico dell’agonica lotta contro tale avvento è La Divina Mimesis, incompiuto rifacimento del poema dantesco, in cui Pier Paolo Pasolini raffigura la crisi della sua poetica mimetica nell’incontro fra il suo io degli anni ’50 e quello degli anni ’60. La caratterizzazione delle tre fiere costituisce un quadro sociolinguistico in cui l’autore-attore non rinuncia alla dialettica allegorica, individuando, in ognuna di esse (lonza-illusione, leone-superbia, lupa-conformismo), i mali che riconosce in sé e nella realtà.","PeriodicalId":40848,"journal":{"name":"Estudios Romanicos","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.3000,"publicationDate":"2022-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Estudios Romanicos","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.6018/er.501791","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"0","JCRName":"LITERATURE, ROMANCE","Score":null,"Total":0}
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Abstract
During the ideological crisis of the 1950s, through the studies of Gianfranco Contini and Antonio Gramsci, the Divine Comedy proposed itself as an authorial, existential and political model and as a multilingual model, to which Auerbach's concept of Mimesis was added from 1957. A concept already prophetically sensitive to the arrival of neo-capitalism in the 1960s, which coincided, not by chance, with the triumph of the neo-avant-garde and the Gruppo 63. An artistic witness to the agonizing struggle against this arrival is La Divina Mimesis, an unfinished remake of Dante's poem, in which Pier Paolo Pasolini depicts the crisis of his mimetic poetics in the encounter between his 1950s self and his 1960s self. The characterization of the three beasts constitutes a sociolinguistic framework in which the author-actor does not renounce allegorical dialectics, identifying, in each one of them (lion-illusion, lion-superbia, she-wolf-conformism), the evil he recognizes in himself and in reality.
La Divina Commedia si propone, durante la crisi ideologica degli anni ’50, tramite gli studi di Gianfranco Contini e di Antonio Gramsci, come modello autoriale, esistenziale e politico e come modello plurilinguistico, ai quali si unisce, a partire dal 1957, il concetto di Mimesi di Auerbach, già profeticamente sensibile all’avvento del neocapitalismo degli anni ’60, coincidente in modo non casuale con il trionfo della neoavanguardia e del Gruppo 63. Testimone artistico dell’agonica lotta contro tale avvento è La Divina Mimesis, incompiuto rifacimento del poema dantesco, in cui Pier Paolo Pasolini raffigura la crisi della sua poetica mimetica nell’incontro fra il suo io degli anni ’50 e quello degli anni ’60. La caratterizzazione delle tre fiere costituisce un quadro sociolinguistico in cui l’autore-attore non rinuncia alla dialettica allegorica, individuando, in ognuna di esse (lonza-illusione, leone-superbia, lupa-conformismo), i mali che riconosce in sé e nella realtà.
La Divina Commedia si propone, durante la crisi ideologica degli anni ’50, tramite gli studi di Gianfranco Contini e di Antonio Gramsci, come modello autoriale, esistenziale e politico e come modello plurilinguistico, ai quali si unisce, a partire dal 1957, il concetto di Mimesi di Auerbach, già profeticamente sensibile all’avvento del neocapitalismo degli anni ’60, coincidente in modo non casuale con il trionfo della neoavanguardia e del Gruppo 63. Testimone artistico dell’agonica lotta contro tale avvento è La Divina Mimesis, incompiuto rifacimento del poema dantesco, in cui Pier Paolo Pasolini raffigura la crisi della sua poetica mimetica nell’incontro fra il suo io degli anni ’50 e quello degli anni ’60. La caratterizzazione delle tre fiere costituisce un quadro sociolinguistico in cui l’autore-attore non rinuncia alla dialettica allegorica, individuando, in ognuna di esse (lonza-illusione, leone-superbia, lupa-conformismo), i mali che riconosce in sé e nella realtà.
在20世纪50年代的意识形态危机期间,通过对詹弗兰科·孔蒂尼和安东尼奥·葛兰西的研究,《神曲》将自己作为一种权威、存在主义和政治模式,并作为一种多语言模式,奥尔巴赫的Mimesis概念从1957年开始加入其中。这个概念对20世纪60年代新资本主义的到来已经很敏感了,这与新先锋派和Gruppo 63的胜利不谋而合。与这一到来的痛苦斗争的一个艺术见证是《Mimesis》,这是一部未完成的但丁诗歌翻拍版,其中Pier Paolo Pasolini在20世纪50年代的自己和60年代的自己之间的相遇中描绘了他的模仿诗学的危机。对这三种野兽的刻画构成了一个社会语言学框架,在这个框架中,作者和演员并不放弃寓言辩证法,在每一种动物身上(狮子幻觉、狮子超级细菌、母狼墨守成规)都识别出他在自己和现实中认识到的邪恶。《神曲》是在50年代的意识形态危机期间,通过对詹弗兰科·孔蒂尼和安东尼奥·葛兰西的研究提出的,作为一种威权主义、存在主义和政治模式,以及一种多语言模式,自1957年以来加入了奥尔巴赫的Mimesi概念,后者已经对60年代新资本主义的到来具有预言性的敏感性,它与新先锋派和63组的胜利不谋而合。对抗这一降临的痛苦斗争的艺术见证者是《圣母玛利亚》(La Divina Mimesis),这是一部未完成的但丁诗歌翻拍版,其中皮埃尔·保罗·帕索里尼(Pier Paolo Pasolini)描绘了他在50年代和60年代自我相遇时的诗歌伪装危机。对这三个集市的刻画构成了一个社会语言学框架,在这个框架中,作者和演员并不放弃寓言式的辩证法,在每一个集市(隆萨幻觉、狮子骄傲、狼墨守成规)中,都识别出他在自己和现实中认识到的邪恶。《神曲》是在50年代的意识形态危机期间,通过对詹弗兰科·孔蒂尼和安东尼奥·葛兰西的研究提出的,作为一种威权主义、存在主义和政治模式,以及一种多语言模式,自1957年以来加入了奥尔巴赫的Mimesi概念,后者已经对60年代新资本主义的到来具有预言性的敏感性,它与新先锋派和63组的胜利不谋而合。对抗这一降临的痛苦斗争的艺术见证者是《圣母玛利亚》(La Divina Mimesis),这是一部未完成的但丁诗歌翻拍版,其中皮埃尔·保罗·帕索里尼(Pier Paolo Pasolini)描绘了他在50年代和60年代自我相遇时的诗歌伪装危机。对这三个集市的刻画构成了一个社会语言学框架,在这个框架中,作者和演员并不放弃寓言式的辩证法,在每一个集市(隆萨幻觉、狮子骄傲、狼墨守成规)中,都识别出他在自己和现实中认识到的邪恶。