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Abstract
Le analisi piu recenti sulle rivoluzioni hanno ridimensionato l'incidenza dell'azione politica della leadership rivoluzionaria e sottolineato, piuttosto, la rilevanza delle correlazioni tra £attori strutturali interni ed internazionali sulle cause e la dinamica del fenomeno. Rispettoa questi approcci il libro di Annino presenta un impianto piu tradizionale. L'iniziativa del gruppo guerrigliero castrista occupa, in£atti, una posizione preminente nell'economia del lavoro. La prospettiva adottata appare, comunque, originale rispetto alle interpretazioni finora prevalenti perche assume l'autonomia analitica dei fattori di mutamento politico-istituzionale rispetto a quellisociali ed economici e cerca, percio, di spiegare gliavvenimenti cuhani degli anni cinquanta e sessanta nell'ambito della successione di forme di mutamento politico susseguitesi fin dall'indipendenza dell'isola. Coerentemente con quest'assunto la prima parte del volume e dedicataall'esame delrlifficile e incompleto processo di formazione dello stato, avviato dalle oligarchie agrarie dell'isola piu tardi che nel resto del sub-continente. La seconda e Ia terza parte, realizzate con £ontidi prevalente provenienza cuhana, prendono in esame il periodo compreso tra il 1953, anna di ingresso di Castro nella scena politica nazionale, e il 1965, che sancisce Ia costituzione ufficiale del Comitato centrale del nuovo partito comunista cubano. Sottolineando l'esistenza di una continuita tra Ie strutture politiche a££ermatesi nel corso della dinamica rivoluzionaria con quelle del regime post-rivoluzionario, l'A. ritiene che la rivoluzione cubana sia stata essenzialmente una rivoluzione nazionale che ebbe successoperche il gruppo dirigente castrista seppe combinare una strategia di alleanze pluriclassista, realizzata sulla base di un programma di integrazione na-
期刊介绍:
Rivista fondata nel 1968 con l’obiettivo di costituire un luogo privilegiato per il dibattito interdisciplinare sulle trasformazioni della società, le sue particolari modalità e i suoi effetti sull’organizzazione della città e del territorio. Per il suo taglio prevalentemente scientifico, la rivista ospita soprattutto resoconti di ricerca, riflessioni su specifici aspetti disciplinari, con numerose escursioni nei diversi campi delle scienze sociali, rassegne della più aggiornata letteratura, saggi di riflessione originali. Gli "editoriali" esprimono punti di vista "polemici" su alcuni aspetti più salienti del dibattito politico e culturale attuale. I temi affrontati dalla rivista sono sostanzialmente quelli legati all’esplorazione dei diversi aspetti delle trasformazioni della società, privilegiando un’ottica territoriale. Tra gli argomenti più frequentati dai contributi selezionati dalla redazione della rivista si ritrovano le problematiche inerenti gli squilibri territoriali; i processi di natura sociale ed economica in atto all’interno della città e della società, le loro caratteristiche e i loro effetti; le forme evolutive del territorio, delle aree e delle città metropolitane, le loro caratteristiche e i relativi problemi, quali mobilità, disagio, immigrazione. L’obiettivo principale di Archivio è quello di costituire uno strumento per la conoscenza disciplinare delle diverse problematiche che interessano il territorio e che possono essere di aiuto nella comprensione delle sue diverse dimensioni e manifestazioni; di costituire uno strumento di aggiornamento, oltreché fornire l’opportunità per avanzare nuove interpretazioni o suggestioni innovative nella lettura dei processi sociali ed economici.