{"title":"Le armi di Achille: l’eredità eroica dei Posthomerica di Quinto Smirneo","authors":"E. Langella","doi":"10.13130/2282-0035/10514","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Questo articolo si concentra sul rapporto tra Quinto Smirneo e il suo modello, Omero. Il primo si presenta come successore del secondo, proprio come, all’interno dei Posthomerica, il giovane Neottolemo e chiamato a subentrare al padre Achille. Il simbolo concreto di tale eredita e costituito dalle armi del Pelide, che vengono consegnate da Odisseo a Neottolemo. L’articolo si focalizza in particolare su tre armi: lo scudo, gia dettagliatamente descritto nell’Iliade, riceve un’ampia ekphrasis nel libro v, poi ripresa nel libro vii; l’elmo, che reca su di se una raffigurazione di Zeus che scaglia fulmini contro i Titani – immagine dall’alto valore simbolico, dato che, come Zeus, anche Neottolemo, anch’egli rappresentato come fulmine lanciato dal re degli dei, puo essere considerato nell’opera il garante dell’ordine voluto dal Fato; la lancia, con cui Achille aveva trafitto Telefo ed Ettore e che Patroclo, contrariamente a Neottolemo, non aveva saputo sollevare. La descrizione che i tre oggetti ricevono all’interno dei Posthomerica si rivela esemplificativa delle modalita con cui Quinto opera rispetto a Omero, unendo elementi tradizionali e innovativi.","PeriodicalId":0,"journal":{"name":"","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.13130/2282-0035/10514","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Questo articolo si concentra sul rapporto tra Quinto Smirneo e il suo modello, Omero. Il primo si presenta come successore del secondo, proprio come, all’interno dei Posthomerica, il giovane Neottolemo e chiamato a subentrare al padre Achille. Il simbolo concreto di tale eredita e costituito dalle armi del Pelide, che vengono consegnate da Odisseo a Neottolemo. L’articolo si focalizza in particolare su tre armi: lo scudo, gia dettagliatamente descritto nell’Iliade, riceve un’ampia ekphrasis nel libro v, poi ripresa nel libro vii; l’elmo, che reca su di se una raffigurazione di Zeus che scaglia fulmini contro i Titani – immagine dall’alto valore simbolico, dato che, come Zeus, anche Neottolemo, anch’egli rappresentato come fulmine lanciato dal re degli dei, puo essere considerato nell’opera il garante dell’ordine voluto dal Fato; la lancia, con cui Achille aveva trafitto Telefo ed Ettore e che Patroclo, contrariamente a Neottolemo, non aveva saputo sollevare. La descrizione che i tre oggetti ricevono all’interno dei Posthomerica si rivela esemplificativa delle modalita con cui Quinto opera rispetto a Omero, unendo elementi tradizionali e innovativi.