{"title":"Le tombe con marchi del sepolcreto di via Sabotino a Bologna","authors":"D. Briquel, L. Poppi","doi":"10.4000/mefra.7545","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"EnglishBurials with marks from a sepulchral area in Bologna, via Sabotino. Excavations were made in 1971, about thirty tombs were discovered, dating from the VIII century BC to the beginning of the VI century BC, and the material of 27 of them has been preserved. But no real publication was made and the only description, which was given in 2012, in a general study about the villanovian necropolis in Bologna and its region, is often erroneous. A complete publication will appear in a next future, but it seems appropriate to give already indications about the 38 graffiti found in 13 tombs. These graffiti may complete the classical study made by Sassatelli in 1985, where 442 graffiti were examined, including 150 marks from S. Francesco’s hoard in Bologna, but without consideration to their archaeological context. As could be expected, many of those graffiti are mere crosses or marks in the shape of chi letter; but one of them is of great interest: a fusaiola, found in a tomb of the 675-650 BC period bears the beginning of an alphabet of the evolved type (aev), lacking the letters with no practical use in Etruscan like b and d, and following the graphical standards of North Etruria, using k and not c. This would be the oldest example of such an alphabet. italianoDurante degli scavi d’emergenza condotti dalla Soprintendenza Archeologica nel 1971 in via Sabotino a Bologna, fu scoperta un’area funeraria con circa trenta tombe di cui si sono conservati 27 corredi databili dall’ VIII all’inizio del VI sec. a.C. Le tombe sono inedite ad eccezione di alcune fotografie e di una pianta inattendibile, pubblicate nel 2012 in uno studio generale sulle necropoli villanoviane di Bologna. Inoltre parte dei materiali della tomba 11, quelli restaurati, sono stati presentati nella Mostra “Donne dell’Etruria Padana dall’VIII al VII sec. a.C.” tenutasi presso il Museo civico archeologico di Castelfranco Emilia nel 2015 e figurano nel suo catalogo. Nell’attesa della pubblicazione dell’insieme, sembra opportuno dare indicazioni sui 38 graffiti scoperti in 13 tombe. Essi completano lo studio classico di Sassatelli del 1985, dove furono esaminati 442 graffiti inclusi i 150 marchi provenienti dal ripostiglio di San Francesco a Bologna, senza pero poter prendere in considerazione il loro contesto archeologico. Come si puo aspettare, molti di questi graffiti sono semplici croci o marche a forma di tridente; tuttavia, uno presenta un interesse maggiore: una fusaiola, trovata in una tomba del periodo 675-650 a.C. comporta infatti l’inizio di un alfabeto del tipo evoluto (aev), privo delle lettere inusitate nella lingua etrusca (b o d) e seguendo gli standards grafici dell’Etruria del Nord, con l’uso della k invece della c. Sarebbe dunque l’esempio piu antico di un tale alfabeto.","PeriodicalId":38632,"journal":{"name":"Melanges de l''Ecole Francaise de Rome:Antiquite","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2019-06-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"1","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Melanges de l''Ecole Francaise de Rome:Antiquite","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.4000/mefra.7545","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"Q3","JCRName":"Arts and Humanities","Score":null,"Total":0}
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Abstract
EnglishBurials with marks from a sepulchral area in Bologna, via Sabotino. Excavations were made in 1971, about thirty tombs were discovered, dating from the VIII century BC to the beginning of the VI century BC, and the material of 27 of them has been preserved. But no real publication was made and the only description, which was given in 2012, in a general study about the villanovian necropolis in Bologna and its region, is often erroneous. A complete publication will appear in a next future, but it seems appropriate to give already indications about the 38 graffiti found in 13 tombs. These graffiti may complete the classical study made by Sassatelli in 1985, where 442 graffiti were examined, including 150 marks from S. Francesco’s hoard in Bologna, but without consideration to their archaeological context. As could be expected, many of those graffiti are mere crosses or marks in the shape of chi letter; but one of them is of great interest: a fusaiola, found in a tomb of the 675-650 BC period bears the beginning of an alphabet of the evolved type (aev), lacking the letters with no practical use in Etruscan like b and d, and following the graphical standards of North Etruria, using k and not c. This would be the oldest example of such an alphabet. italianoDurante degli scavi d’emergenza condotti dalla Soprintendenza Archeologica nel 1971 in via Sabotino a Bologna, fu scoperta un’area funeraria con circa trenta tombe di cui si sono conservati 27 corredi databili dall’ VIII all’inizio del VI sec. a.C. Le tombe sono inedite ad eccezione di alcune fotografie e di una pianta inattendibile, pubblicate nel 2012 in uno studio generale sulle necropoli villanoviane di Bologna. Inoltre parte dei materiali della tomba 11, quelli restaurati, sono stati presentati nella Mostra “Donne dell’Etruria Padana dall’VIII al VII sec. a.C.” tenutasi presso il Museo civico archeologico di Castelfranco Emilia nel 2015 e figurano nel suo catalogo. Nell’attesa della pubblicazione dell’insieme, sembra opportuno dare indicazioni sui 38 graffiti scoperti in 13 tombe. Essi completano lo studio classico di Sassatelli del 1985, dove furono esaminati 442 graffiti inclusi i 150 marchi provenienti dal ripostiglio di San Francesco a Bologna, senza pero poter prendere in considerazione il loro contesto archeologico. Come si puo aspettare, molti di questi graffiti sono semplici croci o marche a forma di tridente; tuttavia, uno presenta un interesse maggiore: una fusaiola, trovata in una tomba del periodo 675-650 a.C. comporta infatti l’inizio di un alfabeto del tipo evoluto (aev), privo delle lettere inusitate nella lingua etrusca (b o d) e seguendo gli standards grafici dell’Etruria del Nord, con l’uso della k invece della c. Sarebbe dunque l’esempio piu antico di un tale alfabeto.