{"title":"Duodenopancreatectomia cefalica mediante laparotomia","authors":"A. Sauvanet (PU-PH), S. Dokmak (PH)","doi":"10.1016/S1283-0798(23)47934-X","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La duodenopancreatectomia cefalica (DPC), uno dei principali interventi chirurgici dell’apparato digerente, è la pancreatectomia più frequente. Le sue indicazioni si diversificano con l’insorgenza di tumori con potenziale maligno, o maligni di diverso tipo, ma spesso con prognosi migliore rispetto all’adenocarcinoma pancreatico. La DPC richiede di selezionare le indicazioni (per limitare il rischio di escissioni “inutili” o “abusive”) e i pazienti (per limitare la sua mortalità, che cresce con l’età e alcune comorbilità), a volte è tecnicamente difficile (a causa dello stretto rapporto della testa del pancreas con i vasi digerenti) e genera una significativa morbilità, legata soprattutto alla frequente fistolizzazione dell’anastomosi pancreaticodigestiva. La DPC richiede una buona collaborazione tra i chirurghi e gli altri specialisti (anestesisti-rianimatori, radiologi, radiologi interventisti ed endoscopisti interventisti). Sono state descritte diverse varianti tecniche riguardanti l’estensione dell’escissione e le modalità di ricostruzione al fine di migliorare la radicalità dell’escissione in caso di cancro, in particolare associando la DPC alla resezione vascolare, per limitare il rischio di complicanze immediate e/o o per migliorare il risultato funzionale a distanza.</p></div>","PeriodicalId":100456,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","volume":"29 3","pages":"Pages 1-25"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S128307982347934X","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La duodenopancreatectomia cefalica (DPC), uno dei principali interventi chirurgici dell’apparato digerente, è la pancreatectomia più frequente. Le sue indicazioni si diversificano con l’insorgenza di tumori con potenziale maligno, o maligni di diverso tipo, ma spesso con prognosi migliore rispetto all’adenocarcinoma pancreatico. La DPC richiede di selezionare le indicazioni (per limitare il rischio di escissioni “inutili” o “abusive”) e i pazienti (per limitare la sua mortalità, che cresce con l’età e alcune comorbilità), a volte è tecnicamente difficile (a causa dello stretto rapporto della testa del pancreas con i vasi digerenti) e genera una significativa morbilità, legata soprattutto alla frequente fistolizzazione dell’anastomosi pancreaticodigestiva. La DPC richiede una buona collaborazione tra i chirurghi e gli altri specialisti (anestesisti-rianimatori, radiologi, radiologi interventisti ed endoscopisti interventisti). Sono state descritte diverse varianti tecniche riguardanti l’estensione dell’escissione e le modalità di ricostruzione al fine di migliorare la radicalità dell’escissione in caso di cancro, in particolare associando la DPC alla resezione vascolare, per limitare il rischio di complicanze immediate e/o o per migliorare il risultato funzionale a distanza.