{"title":"«Le mieux est l’ennemi du bien». Roy Rosenzweig e il dibattito americano sulla public history agli albori del World Wide Web","authors":"F. Guidali","doi":"10.13130/2282-0035/12024","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Lo studio prende in esame il contributo fornito da Roy Rosenzweig al dibattito sulla public history tra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila, una fase in cui il mondo accademico e quello scolastico iniziavano a scoprire le opportunita e i rischi del digitale. Storico americano di formazione democratica e radicale, Rosenzweig fu tra i primi a riconoscere i vantaggi che il digitale puo portare nell’ambito della conservazione documentaria e dell’apprendimento, ma anche nell’educazione alla ricerca storica grazie all’accesso diretto alle fonti. Il saggio mette tuttavia in luce anche i limiti del digitale precocemente individuati da Rosenzweig, quali l’assenza di contestualizzazione delle fonti online e di controlli qualitativi su di esse, nonche le restrizioni del copyright. Rosenzweig suggeriva, infatti, di valutare costi e benefici della nuova tecnologia e cio che essa comporta dal punto di vista educativo e della ricerca storica, proponendo ai colleghi di impegnarsi per garantire una piu ampia democratizzazione della conoscenza e una piena accessibilita delle fonti primarie e secondarie.","PeriodicalId":40153,"journal":{"name":"ACME-Annali della Facolta di Studi Umanistici dell Universita degli Studi di Milano","volume":"71 1","pages":"179-198"},"PeriodicalIF":0.1000,"publicationDate":"2018-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"ACME-Annali della Facolta di Studi Umanistici dell Universita degli Studi di Milano","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.13130/2282-0035/12024","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"0","JCRName":"HUMANITIES, MULTIDISCIPLINARY","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Lo studio prende in esame il contributo fornito da Roy Rosenzweig al dibattito sulla public history tra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila, una fase in cui il mondo accademico e quello scolastico iniziavano a scoprire le opportunita e i rischi del digitale. Storico americano di formazione democratica e radicale, Rosenzweig fu tra i primi a riconoscere i vantaggi che il digitale puo portare nell’ambito della conservazione documentaria e dell’apprendimento, ma anche nell’educazione alla ricerca storica grazie all’accesso diretto alle fonti. Il saggio mette tuttavia in luce anche i limiti del digitale precocemente individuati da Rosenzweig, quali l’assenza di contestualizzazione delle fonti online e di controlli qualitativi su di esse, nonche le restrizioni del copyright. Rosenzweig suggeriva, infatti, di valutare costi e benefici della nuova tecnologia e cio che essa comporta dal punto di vista educativo e della ricerca storica, proponendo ai colleghi di impegnarsi per garantire una piu ampia democratizzazione della conoscenza e una piena accessibilita delle fonti primarie e secondarie.