{"title":"Social network e culture partecipative. La mediazione delle tecnologie sociali nella costruzione della conoscenza","authors":"Maria Alario, T. Ramaci, Paola Magnano","doi":"10.4420/UNICT-ASDF.V15I0.206","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"L’ipotesi di lavoro e che la diffusione dell’utilizzo dei nuovi media nelle organizzazioni tenderebbe a rimodellare i processi attraverso cui si forma l’identita del singolo lavoratore, e dei gruppi di cui e parte attiva. Di fronte a meccanismi relazionali sempre piu transitori, nei quali non e sempre chiara la modalita di inclusione o di esclusione, un uso inconsapevole del medium tecnologico potrebbe risultare alquanto nocivo. Far parte di un Gruppo 2.0 e la conseguente emersione di una creativita collettiva 2.0 starebbe progressivamente dimostrando che ad avere la meglio e stata l’innovazione nell’interazione piuttosto che l’artefatto tecnologico in se. La massiccia presenza dei social media dipende sostanzialmente dall’affermazione di culture partecipative. Non viceversa. Se e vero, d’altro canto, che il cyberspazio puo talora rappresentare una vera e propria trappola, con l’attivazione di forum, blog, piattaforme di e-learning e social network, le informazioni circolano adesso sicuramente piu in fretta, favorendo la partecipazione aperta e attiva del singolo e una continua decostruzione e ricostruzione collettiva del sapere. The working hypothesis is that new media tend to reshape the process through which the worker’s identity, and of group in which he is an active part, was created. We argue that faced with increasingly transient relational mechanisms, in which it is not always clear inclusion or exclusion mode, an unconscious use of the technological medium could be quite harmful. Be part of Group 2.0 and the new collective creativity 2.0, are gradually proving that to get the better is the new mode of interaction rather than the technology itself. Social media’s inescapable presence depends on participatory cultures. Not vice versa. If it is true, on the one hand, that cyberspace could sometimes be a real trap, with its forums, blogs, e-learning platforms and social networks, on the other the information can sometimes encourage active participation in self-organizing, and a continuous deconstruction-reconstruction of the collective knowledge.","PeriodicalId":30332,"journal":{"name":"Annali della Facolta di Scienze della Formazione Universita degli Studi di Catania","volume":"15 1","pages":"135-150"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2016-03-11","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Annali della Facolta di Scienze della Formazione Universita degli Studi di Catania","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.4420/UNICT-ASDF.V15I0.206","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
L’ipotesi di lavoro e che la diffusione dell’utilizzo dei nuovi media nelle organizzazioni tenderebbe a rimodellare i processi attraverso cui si forma l’identita del singolo lavoratore, e dei gruppi di cui e parte attiva. Di fronte a meccanismi relazionali sempre piu transitori, nei quali non e sempre chiara la modalita di inclusione o di esclusione, un uso inconsapevole del medium tecnologico potrebbe risultare alquanto nocivo. Far parte di un Gruppo 2.0 e la conseguente emersione di una creativita collettiva 2.0 starebbe progressivamente dimostrando che ad avere la meglio e stata l’innovazione nell’interazione piuttosto che l’artefatto tecnologico in se. La massiccia presenza dei social media dipende sostanzialmente dall’affermazione di culture partecipative. Non viceversa. Se e vero, d’altro canto, che il cyberspazio puo talora rappresentare una vera e propria trappola, con l’attivazione di forum, blog, piattaforme di e-learning e social network, le informazioni circolano adesso sicuramente piu in fretta, favorendo la partecipazione aperta e attiva del singolo e una continua decostruzione e ricostruzione collettiva del sapere. The working hypothesis is that new media tend to reshape the process through which the worker’s identity, and of group in which he is an active part, was created. We argue that faced with increasingly transient relational mechanisms, in which it is not always clear inclusion or exclusion mode, an unconscious use of the technological medium could be quite harmful. Be part of Group 2.0 and the new collective creativity 2.0, are gradually proving that to get the better is the new mode of interaction rather than the technology itself. Social media’s inescapable presence depends on participatory cultures. Not vice versa. If it is true, on the one hand, that cyberspace could sometimes be a real trap, with its forums, blogs, e-learning platforms and social networks, on the other the information can sometimes encourage active participation in self-organizing, and a continuous deconstruction-reconstruction of the collective knowledge.
工作假设是,在组织中推广新媒体的使用,往往会重塑形成员工个人身份的过程,以及他们积极参与的群体。面对日益短暂的关系机制,在这些机制中,包容或排斥的模式并不总是明确的,不知情地使用技术媒介可能是相当有害的。作为2.0组的一员,以及由此产生的2.0集体创作的出现,将逐渐证明,互动中的创新比技术人工制品本身更重要。社交媒体的广泛存在在很大程度上取决于参与式文化的建立。而不是相反。如果和真正的网络空间,另一方面,可有时是一种真正的陷阱,激活论坛、博客、社交网络和电子学习平台、传递信息现在肯定更迅速、促进开放和个人积极参与持续的解构和重建集体知识。工作hypothesis是一种新的媒体倾向于通过工人的身份和他是活跃的一部分的群体来解决这个过程。我们用增加的相对变化机制来掩饰这一点,这种机制并不总是明确的作为群体2.0的一部分,新的集体创造力2.0逐渐证明,互动的新模式比技术本身更重要。社交媒体不可避免的存在取决于参与文化。不是反过来。If it is true, on the one hand that网络空间systran有时be a real trap with its的、博客、电子学习平台和社交网络,on the其他the information can有时encourage积极参与在self-organizing集体,and a连续deconstruction-reconstruction of the knowledge。