{"title":"Dall’esorcismo al trasumanar : le tarantolate di Salvatore Quasimodo","authors":"Héloïse Moschetto","doi":"10.4000/BABEL.11690","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Alla fine degli anni 1950, Salvatore Quasimodo partecipa a un progetto diretto dall’antropologo Ernesto De Martino dedicato a un rituale di esorcismo pagano-cristiano: quello della trance raggiunta grazie alla tarantella. Ogni anno, alla fine del mese di giugno, le “tarantolate” (rese “malate” dal morso fisico o simbolico della mitica tarantola e soffrendo di diversi sintomi psicofisici) si recano a Galatina (Puglia) per provare a comunicare con San Paolo affinche egli le guarisca dal loro male. De Martino chiede a Quasimodo di scrivere e di leggere il commento del documentario realizzato su questa pratica tradizionale. Pero, a suscitare il nostro interesse e soprattutto cio che il documentario ci rivela sul poeta: infatti, vi ritroviamo numerosissimi echi alle poesie e ai carteggi del Siciliano, che condivide con gli esorcizzati uno stesso rapporto doloroso e somatico al mondo. E quindi quasi logicamente che si assista a una proiezione di Quasimodo nella figura del tarantolato, di cui sublima la trance in un trasumanar – che costituisce d’altronde il cuore della sua ultima raccolta, Dare e avere.","PeriodicalId":40183,"journal":{"name":"Babel-Litteratures Plurielles","volume":"16 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.1000,"publicationDate":"2020-12-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Babel-Litteratures Plurielles","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.4000/BABEL.11690","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"0","JCRName":"LITERATURE","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Alla fine degli anni 1950, Salvatore Quasimodo partecipa a un progetto diretto dall’antropologo Ernesto De Martino dedicato a un rituale di esorcismo pagano-cristiano: quello della trance raggiunta grazie alla tarantella. Ogni anno, alla fine del mese di giugno, le “tarantolate” (rese “malate” dal morso fisico o simbolico della mitica tarantola e soffrendo di diversi sintomi psicofisici) si recano a Galatina (Puglia) per provare a comunicare con San Paolo affinche egli le guarisca dal loro male. De Martino chiede a Quasimodo di scrivere e di leggere il commento del documentario realizzato su questa pratica tradizionale. Pero, a suscitare il nostro interesse e soprattutto cio che il documentario ci rivela sul poeta: infatti, vi ritroviamo numerosissimi echi alle poesie e ai carteggi del Siciliano, che condivide con gli esorcizzati uno stesso rapporto doloroso e somatico al mondo. E quindi quasi logicamente che si assista a una proiezione di Quasimodo nella figura del tarantolato, di cui sublima la trance in un trasumanar – che costituisce d’altronde il cuore della sua ultima raccolta, Dare e avere.
20世纪50年代末,塞尔瓦托·卡西莫多参与了人类学家埃内斯托·德·马蒂诺(Ernesto De Martino)领导的一个项目,该项目致力于一种异教/基督教驱魔仪式:塔兰泰拉(tarantella)的恍惚状态。每年6月底,“狼蛛”(由于神话中的狼蛛的身体或象征性咬伤而“患病”,并遭受各种心理和生理症状)都会前往加拉蒂纳(Puglia),试图与圣保罗沟通,让他治愈他们的疾病。德·马蒂诺请卡西莫多写并阅读关于这一传统做法的纪录片的评论。事实上,我们在这部纪录片中发现了许多西西里人的诗歌和信件的回声,他们与被驱除的人有着同样痛苦和身体上的联系。因此,几乎合乎逻辑的是,卡西莫多在狼蛛的形象中出现了一种投射,他把狼蛛的恍惚状态升华为人形——这也是他最后一次收获的核心——给予和索取。