{"title":"空气污染没有国界。","authors":"Carla Ancona, Paola Michelozzi","doi":"10.1701/4392.43915","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<p><p>Air pollution has no borders. Over 90% of the global population breathes air contaminated daily by pollutants such as fine particulate matter (PM 2.5 and PM 10), ozone, and nitrogen dioxide (NO2), with serious consequences for public health and the environment. Climate change and air pollution are closely interconnected, with the latter contributing to the ongoing climate crisis by causing an increase in ozone and particulate matter levels. In Italy, each year during 2016-2019, 72,083 deaths (11.7%) were estimated to be attributable to annual mean levels of PM 2.5 above 5 µg/m3 (Who - 2021 treshold), mainly in the regions of the Po Valley and in metropolitan areas. Pollutants, transported over long distances, do not respect geographic or political boundaries, requiring regional air quality plans. Interregional collaboration is therefore necessary to prevent disparities in air quality and public health. The Italian network for environment and health (Rias) promotes an integrated approach to improving public health and tackling environmental risks.Crisi climatica e qualità dell'ariaIn un momento storico segnato da muri e nazionalismi, è importante ricordare che l'inquinamento atmosferico è un problema globale che non conosce confini geografici o politici. Oltre il 90% della popolazione mondiale respira quotidianamente aria contaminata da agenti inquinanti quali particolato fine (PM 2,5 e PM 10), ozono (O3), biossido di azoto (NO2), con gravi conseguenze sulla salute pubblica e sull'ambiente. Le città densamente popolate e le aree industriali sono tra le più inquinate, ma anche le zone rurali dove il riscaldamento (biomasse e pellet) e il traffico veicolare sono le principali fonti di inquinamento atmosferico. Contribuiscono al carico di inquinamento anche le emissioni industriali e il contributo significativo delle emissioni di ammoniaca che vengono dall'agricoltura e in particolare dagli allevamenti intensivi: attraverso processi di interazione con altre sostanze presenti in atmosfera, l'ammoniaca prodotta si trasforma in particolato fine. Queste fonti sono spesso concentrate in specifiche aree regionali, soprattutto vicino ai centri urbani o zone industriali, ma gli inquinanti possono essere trasportati per lunghe distanze dal vento e da altri fattori meteorologici, superando i confini regionali (ne è un esempio il fenomeno delle polveri sahariane che colpisce di più le aree contigue, ma raggiunge grandi distanze).L'ultimo rapporto dell'Agenzia europea per l'ambiente ha aggiornato i dati sulla concentrazione di PM 2,5 in circa 370 città europee, con una popolazione maggiore di 50mila abitanti, relativi agli anni 2022 e 2023. I dati, pubblicati lo scorso agosto, evidenziano come, tra le città monitorate, solo 13 (situate quasi tutte in Scandinavia) rispettano il nuovo limite raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di 5 µg/m3, annui di PM 2,51. Chi vive nelle città della Pianura Padana respira aria di qualità generalmente scarsa, con concentrazioni di inquinanti che superano ampiamente non solo i limiti raccomandati dall'Oms, ma anche quelli stabiliti dalle normative in vigore nel nostro Paese. In particolare, i livelli di PM 2,5 superano spesso il limite attuale di 25 µg/m3 e la qualità dell'aria risulta una delle peggiori in Europa. Questa situazione implica gravi rischi per la salute pubblica e richiede interventi urgenti per ridurre l'inquinamento atmosferico2.La qualità dell'aria sta peggiorando anche a causa dei cambiamenti climatici. L'inquinamento atmosferico è causa dei cambiamenti climatici e a sua volta ne subisce gli effetti: il surriscaldamento del pianeta e la maggiore insolazione aumentano le concentrazione di ozono; l'aumento del rischio di incendi determina un aumento del particolato; alterazioni delle condizioni meteorologiche, come l'incremento della siccità e della ventilazione, influenzano la concentrazione e la dispersione degli inquinanti; fattori meteorologici condizionano il fenomeno delle avvezioni sahariane, con trasporto del particolato anche a grandi distanze3.Gli effetti sulla saluteLe complesse interazioni tra le attività antropiche, la qualità dell'aria e la salute umana nelle aree urbane hanno reso indispensabile l'adozione di una metodologia di valutazione del rischio integrata e multidisciplinare. Le stime di impatto dell'inquinamento ambientale sulla salute consentono di analizzare l'effetto combinato dei fattori ambientali e socioeconomici, fornendo una base solida per lo sviluppo di politiche efficaci volte a tutelare la salute pubblica e migliorare la qualità dell'aria nelle città. L'esposizione media della popolazione italiana supera di oltre tre volte i limiti delle linee guida dell'Oms 2021.Stime recenti indicano che, in Italia, nel periodo 2016-2019, 72.083 decessi sono attribuibili a livelli medi annuali di PM 2,5 superiori a 5 μg/m3, pari all'11,7% della mortalità per tutte le cause. Di questi, 39.628 sono stati registrati nelle regioni della Pianura Padana e 10.232 nelle 6 città italiane con più di 500.000 abitanti4.L'inquinamento atmosferico è ubiquitario, presente sia negli ambienti chiusi sia all'aperto, e può avere effetti negativi sulla salute in una vasta gamma di contesti. Il particolato fine, per esempio, può penetrare profondamente nei polmoni e nel sistema cardiovascolare, causando infiammazioni, aggravando malattie respiratorie croniche come l'asma e la bronchite, e aumentando il rischio di infarto e ictus. Il biossido di azoto e l'ozono troposferico irritano le vie respiratorie, riducono la funzionalità polmonare e possono peggiorare le condizioni preesistenti nei pazienti con malattie polmonari5-7. Mentre le condizioni respiratorie e cardiovascolari sono state tradizionalmente collegate all'inquinamento atmosferico, studi recenti suggeriscono potenziali associazioni con condizioni neurologiche (come la demenza e il morbo di Parkinson), il diabete, varie forme di cancro oltre a quello polmonare8. Gli impatti sulla salute non si limitano solo agli adulti e agli anziani. L'esposizione della mamma in gravidanza è associata a un parto prematuro e basso peso alla nascita del neonato9. Nei bambini, l'esposizione all'inquinamento atmosferico è associata a un aumento delle infezioni respiratorie, all'incidenza di asma bronchiale, a una ridotta crescita polmonare e a problemi nello sviluppo cognitivo10,11.Gli effetti dell'inquinamento atmosferico interessano soprattutto i Paesi più poveri e le fasce di popolazione più vulnerabili della società, contribuendo ad aumentare le disuguaglianze sociali, economiche e di salute. I bambini e gli anziani tendono a subire le peggiori conseguenze sulla salute a causa della respirazione di aria inquinata, mentre le persone a basso reddito spesso vivono nelle aree più inquinate.Le nuove linee guida Oms e i piani della qualità dell'ariaCome già ricordato, nel 2021 l'Oms ha emanato linee guida aggiornate e più restrittive sulla qualità dell'aria che abbassano i limiti già raccomandati. Tali limiti si basano sulla revisione sistematica della letteratura scientifica degli ultimi 15 anni, degli studi epidemiologici sugli effetti sulla salute e sulla meta-analisi della stima degli effetti quantitativi osservati, evidenziando effetti negativi sulla salute anche a concentrazioni più basse di quelle riconosciute in precedenza indispensabili per tutelare i gruppi più vulnerabili (bambini, anziani e persone con malattie croniche)12.È stata di recente approvata dal Parlamento europeo la revisione della Direttiva per la qualità dell'aria13. Si tratta dello strumento base che regola la tutela dei cittadini europei nei confronti degli inquinanti dell'aria e l'azione degli Stati membri. La normativa ha fissato valori limite e obiettivi più rigorosi da raggiungere entro il 2035, per diversi inquinanti, tra cui PM 2,5 e PM 10, NO2, anidride solforosa (SO2) e O3. La nuova Direttiva mira ad allineare le regole UE con le più recenti linee guida dell'Oms per la qualità dell'aria. Tra i cambiamenti principali troviamo un abbassamento dei valori limite annuali per gli inquinanti con documentato impatto sulla salute umana (tabella 1).Gli strumenti che le regioni adottano per ridurre l'impatto dell'inquinamento atmosferico sull'ambiente e sulla salute umana sono i piani per la qualità dell'aria, strumenti fondamentali attraverso cui ogni regione sviluppa strategie mirate per affrontare le problematiche specifiche del proprio territorio, stabilendo obiettivi di riduzione delle emissioni e promuovendo pratiche sostenibili nei settori chiave come il traffico, l'industria e l'agricoltura. I piani mirano a migliorare la qualità dell'aria definendo gli obiettivi e le azioni necessarie per raggiungerli, come ridurre le emissioni e promuovere comportamenti sostenibili. I piani regionali di qualità dell'aria permettono di affrontare l'inquinamento a livello locale, tenendo conto delle specificità territoriali. Tuttavia, questi piani variano da una regione all'altra, creando disparità nella qualità dell'aria e nella salute delle popolazioni locali. Dovrebbe essere promossa invece una stretta collaborazione tra le regioni per coordinare le loro azioni e garantire che le misure adottate siano efficaci non solo a livello locale, ma anche su scala nazionale. Una cooperazione interregionale permetterebbe di affrontare l'inquinamento in maniera sistematica e integrata, ridurre le disparità tra le diverse aree e assicurare una qualità dell'aria più omogenea su tutto il territorio nazionale, sfruttando al meglio le risorse e le competenze di ciascuna regione, promuovendo soluzioni innovative e ottimizzando le politiche ambientali. L'obiettivo finale dovrebbe essere quello di integrare il tema della riduzione dell'inquinamento atmosferico nella questione più ampia e globale della mitigazione del cambiamento climatico, con benefici duraturi a lungo termine per la salute dei cittadini e la sostenibilità ambientale.In Italia, la Rete italiana ambiente e salute (Rias)14 nasce per promuovere l'interazione virtuosa tra centri che si occupano istituzionalmente del binomio ambiente e salute per migliorare la salute pubblica, mitigare gli effetti nocivi dei contaminanti ambientali, promuovere strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, preservare la biodiversità, nell'ottica dei co-benefici e della riduzione delle diseguaglianze sociali. Il progetto Rias, finanziato dal Ministero della salute, ha contribuito al consolidamento di una integrazione operativa tra Servizio sanitario nazionale (Ssn) e Sistema nazionale protezione ambiente (Snpa) che è sfociata nell'istituzione del Sistema nazionale prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici (Snps); l'approccio di rete è di grande rilevanza anche per la gestione dei recenti finanziamenti governativi in tema di ambiente e salute, per la pianificazione strategica e il coinvolgimento attivo di tutti gli attori interessati.Conflitto di interessi: le autrici dichiarano l'assenza di conflitto di interessi.</p>","PeriodicalId":20887,"journal":{"name":"Recenti progressi in medicina","volume":"115 12","pages":"585-587"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2024-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"L’inquinamento atmosferico non ha confini.\",\"authors\":\"Carla Ancona, Paola Michelozzi\",\"doi\":\"10.1701/4392.43915\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"<p><p>Air pollution has no borders. 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The Italian network for environment and health (Rias) promotes an integrated approach to improving public health and tackling environmental risks.Crisi climatica e qualità dell'ariaIn un momento storico segnato da muri e nazionalismi, è importante ricordare che l'inquinamento atmosferico è un problema globale che non conosce confini geografici o politici. Oltre il 90% della popolazione mondiale respira quotidianamente aria contaminata da agenti inquinanti quali particolato fine (PM 2,5 e PM 10), ozono (O3), biossido di azoto (NO2), con gravi conseguenze sulla salute pubblica e sull'ambiente. Le città densamente popolate e le aree industriali sono tra le più inquinate, ma anche le zone rurali dove il riscaldamento (biomasse e pellet) e il traffico veicolare sono le principali fonti di inquinamento atmosferico. Contribuiscono al carico di inquinamento anche le emissioni industriali e il contributo significativo delle emissioni di ammoniaca che vengono dall'agricoltura e in particolare dagli allevamenti intensivi: attraverso processi di interazione con altre sostanze presenti in atmosfera, l'ammoniaca prodotta si trasforma in particolato fine. Queste fonti sono spesso concentrate in specifiche aree regionali, soprattutto vicino ai centri urbani o zone industriali, ma gli inquinanti possono essere trasportati per lunghe distanze dal vento e da altri fattori meteorologici, superando i confini regionali (ne è un esempio il fenomeno delle polveri sahariane che colpisce di più le aree contigue, ma raggiunge grandi distanze).L'ultimo rapporto dell'Agenzia europea per l'ambiente ha aggiornato i dati sulla concentrazione di PM 2,5 in circa 370 città europee, con una popolazione maggiore di 50mila abitanti, relativi agli anni 2022 e 2023. I dati, pubblicati lo scorso agosto, evidenziano come, tra le città monitorate, solo 13 (situate quasi tutte in Scandinavia) rispettano il nuovo limite raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di 5 µg/m3, annui di PM 2,51. Chi vive nelle città della Pianura Padana respira aria di qualità generalmente scarsa, con concentrazioni di inquinanti che superano ampiamente non solo i limiti raccomandati dall'Oms, ma anche quelli stabiliti dalle normative in vigore nel nostro Paese. In particolare, i livelli di PM 2,5 superano spesso il limite attuale di 25 µg/m3 e la qualità dell'aria risulta una delle peggiori in Europa. Questa situazione implica gravi rischi per la salute pubblica e richiede interventi urgenti per ridurre l'inquinamento atmosferico2.La qualità dell'aria sta peggiorando anche a causa dei cambiamenti climatici. L'inquinamento atmosferico è causa dei cambiamenti climatici e a sua volta ne subisce gli effetti: il surriscaldamento del pianeta e la maggiore insolazione aumentano le concentrazione di ozono; l'aumento del rischio di incendi determina un aumento del particolato; alterazioni delle condizioni meteorologiche, come l'incremento della siccità e della ventilazione, influenzano la concentrazione e la dispersione degli inquinanti; fattori meteorologici condizionano il fenomeno delle avvezioni sahariane, con trasporto del particolato anche a grandi distanze3.Gli effetti sulla saluteLe complesse interazioni tra le attività antropiche, la qualità dell'aria e la salute umana nelle aree urbane hanno reso indispensabile l'adozione di una metodologia di valutazione del rischio integrata e multidisciplinare. Le stime di impatto dell'inquinamento ambientale sulla salute consentono di analizzare l'effetto combinato dei fattori ambientali e socioeconomici, fornendo una base solida per lo sviluppo di politiche efficaci volte a tutelare la salute pubblica e migliorare la qualità dell'aria nelle città. L'esposizione media della popolazione italiana supera di oltre tre volte i limiti delle linee guida dell'Oms 2021.Stime recenti indicano che, in Italia, nel periodo 2016-2019, 72.083 decessi sono attribuibili a livelli medi annuali di PM 2,5 superiori a 5 μg/m3, pari all'11,7% della mortalità per tutte le cause. Di questi, 39.628 sono stati registrati nelle regioni della Pianura Padana e 10.232 nelle 6 città italiane con più di 500.000 abitanti4.L'inquinamento atmosferico è ubiquitario, presente sia negli ambienti chiusi sia all'aperto, e può avere effetti negativi sulla salute in una vasta gamma di contesti. Il particolato fine, per esempio, può penetrare profondamente nei polmoni e nel sistema cardiovascolare, causando infiammazioni, aggravando malattie respiratorie croniche come l'asma e la bronchite, e aumentando il rischio di infarto e ictus. Il biossido di azoto e l'ozono troposferico irritano le vie respiratorie, riducono la funzionalità polmonare e possono peggiorare le condizioni preesistenti nei pazienti con malattie polmonari5-7. Mentre le condizioni respiratorie e cardiovascolari sono state tradizionalmente collegate all'inquinamento atmosferico, studi recenti suggeriscono potenziali associazioni con condizioni neurologiche (come la demenza e il morbo di Parkinson), il diabete, varie forme di cancro oltre a quello polmonare8. Gli impatti sulla salute non si limitano solo agli adulti e agli anziani. L'esposizione della mamma in gravidanza è associata a un parto prematuro e basso peso alla nascita del neonato9. Nei bambini, l'esposizione all'inquinamento atmosferico è associata a un aumento delle infezioni respiratorie, all'incidenza di asma bronchiale, a una ridotta crescita polmonare e a problemi nello sviluppo cognitivo10,11.Gli effetti dell'inquinamento atmosferico interessano soprattutto i Paesi più poveri e le fasce di popolazione più vulnerabili della società, contribuendo ad aumentare le disuguaglianze sociali, economiche e di salute. I bambini e gli anziani tendono a subire le peggiori conseguenze sulla salute a causa della respirazione di aria inquinata, mentre le persone a basso reddito spesso vivono nelle aree più inquinate.Le nuove linee guida Oms e i piani della qualità dell'ariaCome già ricordato, nel 2021 l'Oms ha emanato linee guida aggiornate e più restrittive sulla qualità dell'aria che abbassano i limiti già raccomandati. Tali limiti si basano sulla revisione sistematica della letteratura scientifica degli ultimi 15 anni, degli studi epidemiologici sugli effetti sulla salute e sulla meta-analisi della stima degli effetti quantitativi osservati, evidenziando effetti negativi sulla salute anche a concentrazioni più basse di quelle riconosciute in precedenza indispensabili per tutelare i gruppi più vulnerabili (bambini, anziani e persone con malattie croniche)12.È stata di recente approvata dal Parlamento europeo la revisione della Direttiva per la qualità dell'aria13. Si tratta dello strumento base che regola la tutela dei cittadini europei nei confronti degli inquinanti dell'aria e l'azione degli Stati membri. La normativa ha fissato valori limite e obiettivi più rigorosi da raggiungere entro il 2035, per diversi inquinanti, tra cui PM 2,5 e PM 10, NO2, anidride solforosa (SO2) e O3. La nuova Direttiva mira ad allineare le regole UE con le più recenti linee guida dell'Oms per la qualità dell'aria. Tra i cambiamenti principali troviamo un abbassamento dei valori limite annuali per gli inquinanti con documentato impatto sulla salute umana (tabella 1).Gli strumenti che le regioni adottano per ridurre l'impatto dell'inquinamento atmosferico sull'ambiente e sulla salute umana sono i piani per la qualità dell'aria, strumenti fondamentali attraverso cui ogni regione sviluppa strategie mirate per affrontare le problematiche specifiche del proprio territorio, stabilendo obiettivi di riduzione delle emissioni e promuovendo pratiche sostenibili nei settori chiave come il traffico, l'industria e l'agricoltura. I piani mirano a migliorare la qualità dell'aria definendo gli obiettivi e le azioni necessarie per raggiungerli, come ridurre le emissioni e promuovere comportamenti sostenibili. I piani regionali di qualità dell'aria permettono di affrontare l'inquinamento a livello locale, tenendo conto delle specificità territoriali. Tuttavia, questi piani variano da una regione all'altra, creando disparità nella qualità dell'aria e nella salute delle popolazioni locali. Dovrebbe essere promossa invece una stretta collaborazione tra le regioni per coordinare le loro azioni e garantire che le misure adottate siano efficaci non solo a livello locale, ma anche su scala nazionale. Una cooperazione interregionale permetterebbe di affrontare l'inquinamento in maniera sistematica e integrata, ridurre le disparità tra le diverse aree e assicurare una qualità dell'aria più omogenea su tutto il territorio nazionale, sfruttando al meglio le risorse e le competenze di ciascuna regione, promuovendo soluzioni innovative e ottimizzando le politiche ambientali. L'obiettivo finale dovrebbe essere quello di integrare il tema della riduzione dell'inquinamento atmosferico nella questione più ampia e globale della mitigazione del cambiamento climatico, con benefici duraturi a lungo termine per la salute dei cittadini e la sostenibilità ambientale.In Italia, la Rete italiana ambiente e salute (Rias)14 nasce per promuovere l'interazione virtuosa tra centri che si occupano istituzionalmente del binomio ambiente e salute per migliorare la salute pubblica, mitigare gli effetti nocivi dei contaminanti ambientali, promuovere strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, preservare la biodiversità, nell'ottica dei co-benefici e della riduzione delle diseguaglianze sociali. Il progetto Rias, finanziato dal Ministero della salute, ha contribuito al consolidamento di una integrazione operativa tra Servizio sanitario nazionale (Ssn) e Sistema nazionale protezione ambiente (Snpa) che è sfociata nell'istituzione del Sistema nazionale prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici (Snps); l'approccio di rete è di grande rilevanza anche per la gestione dei recenti finanziamenti governativi in tema di ambiente e salute, per la pianificazione strategica e il coinvolgimento attivo di tutti gli attori interessati.Conflitto di interessi: le autrici dichiarano l'assenza di conflitto di interessi.</p>\",\"PeriodicalId\":20887,\"journal\":{\"name\":\"Recenti progressi in medicina\",\"volume\":\"115 12\",\"pages\":\"585-587\"},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2024-12-01\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"Recenti progressi in medicina\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://doi.org/10.1701/4392.43915\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"Q3\",\"JCRName\":\"Medicine\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Recenti progressi in medicina","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.1701/4392.43915","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"Q3","JCRName":"Medicine","Score":null,"Total":0}
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摘要
空气污染没有国界。全球90%以上的人口每天呼吸被细颗粒物(PM 2.5和PM 10)、臭氧和二氧化氮(NO2)等污染物污染的空气,对公众健康和环境造成严重后果。气候变化与空气污染密切相关,空气污染导致臭氧和颗粒物水平增加,从而加剧了当前的气候危机。在意大利,2016-2019年期间,估计每年有72,083例死亡(11.7%)可归因于pm2.5年平均水平高于5微克/立方米(世卫组织- 2021年阈值),主要发生在波河流域地区和大都市区。长距离运输的污染物不受地理或政治界限的限制,需要区域性空气质量计划。因此,必须进行区域间合作,以防止空气质量和公共健康方面的差距。意大利环境与健康网络(Rias)提倡采取综合办法来改善公众健康和应对环境风险。危机的气候是我们的品质,我们的品质是我们的民族主义,è我们的历史是我们的民族主义,我们的文化是我们的文化,我们的文化是我们的文化,我们的文化是我们的文化,我们的文化是我们的文化。Oltre . 90 della popolazione mondiale respiratory quotidianamente aria pollution da agenti ininanti quality particulate fine (PM 2,5, PM 10), ozone (O3), biossido di azoto (NO2), con gravi conconze sulla salute publicica e sulll 'ambiente。城市人口密度:工业人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度:工业化人口密度。对大气中氨的浓度、浓度和浓度的变化有显著的贡献;对大气中氨的浓度、浓度和浓度的变化有显著的贡献;对大气中氨的浓度、浓度和浓度的变化有显著的贡献;问题是集中在特定的区域,城市中心或工业区域,城市中心或工业区域,城市中心或工业区域,城市中心或工业区域,城市中心或工业区域,城市中心或工业区域,城市中心或工业区域,区域中心或工业区域(ne è unempio il现象delle polveri撒哈拉沙漠,区域中心或区域中心,区域中心或区域中心,区域中心或区域中心)。根据《欧洲机构关于环境问题的最后报告》,在大约370个欧洲城市中,根据《欧洲机构关于环境问题的最后报告》,在2022年至2023年期间,相对于其他城市而言,欧洲国家的人口数量为50万。如果数据,publicati lo scorso agosto,证据确凿,trle cittmonitorate, solo 13(位于斯堪的纳维亚半岛的准tutte),则数据将显示新的限制条件,并将数据发布到“organizzazione mondiale della sanitobe (Oms)”5µg/m3, annui di PM 2,51。“我的生活很幸福,我的生活很幸福”,“我的生活很幸福”,“我的生活很幸福”,“我的生活很幸福”,“我的生活很幸福”。特别是,在欧罗巴,如果pm2.5超标,将会使空气质量限制在25µg/m3以下,即欧洲的空气质量限制在25µg/m3以下。“重大情况隐含性问题”是一项“向公众表示祝贺的问题”,这是一项“在调查气氛中丰富的紧急干预”。在气候变化方面,我认为这是一个非常重要的问题。大气调查è气候变化的原因和物质变化的影响:大气变化的原因和物质变化的影响:大气变化的原因和物质变化的影响;大气变化的原因和物质变化的影响;大气变化的原因。《联合国粒子力学决议》;气象学上说,流感是一种疾病,流感是一种疾病,流感是一种疾病,流感是一种疾病。在撒哈拉沙漠中,在大范围内的粒子输送过程中,有一定的气象条件。“复杂的国际关系”、“质量关系”、“人类的关系”、“城市的关系”、“不可或缺的关系”、“方法的关系”、“价值的关系”、“整合的关系”、“多学科”。“环境调查”是指“社会经济”,“社会经济”是指“社会经济”,“社会经济”是指“社会经济”,“社会经济”是指“社会经济”,“政治效率”是指“政治效率”,“社会经济”是指“社会经济”,“社会经济”是指“社会经济”。《意大利人民日报》:《意大利人民日报》:《意大利人民日报》:《意大利人民日报》:《意大利人民日报》根据最近的数据,在意大利,2016-2019年期间,72.083人的死亡归因是一种生活媒体,每年pm2.5浓度为5 μg/m3,高于5 μg/m3,占死亡率的11.7%。迪奎斯提,39岁。 其中628个在波谷地区登记,10232个在意大利6个人口超过50万的城市登记。空气污染无处不在,存在于室内和室外,在各种环境中可能对健康产生不利影响。例如,细颗粒物可以深入肺部和心血管系统,引起炎症,加重哮喘和支气管炎等慢性呼吸道疾病,增加心脏病和中风的风险。二氧化氮和对流层臭氧刺激呼吸道,降低肺功能,并可能使肺病患者的原有状况恶化。虽然心血管和呼吸系统疾病传统上与空气污染有关,但最近的研究表明,与神经系统疾病(如痴呆和帕金森症)、糖尿病、多种癌症以及肺部疾病可能存在联系。对健康的影响不仅限于成年人和老年人。怀孕母亲的暴露与婴儿出生时的低体重早产有关。在儿童中,暴露于空气污染与呼吸道感染增加、支气管哮喘发病率、肺生长减少和认知发育问题有关。空气污染的影响主要影响最贫穷的国家和社会上最脆弱的人口群体,并加剧了社会、经济和健康的不平等。儿童和老年人往往因呼吸受污染的空气而遭受最严重的健康后果,而低收入者往往生活在污染最严重的地区。如前所述,世界卫生组织在2021年发布了更新和更严格的空气质量指导方针,降低了建议的限制。这些限制是基于过去15年的科学文献的系统性审查,对健康影响的流行病学研究和荟萃分析研究中观察到的数量影响的估计,也突出了对健康产生不利影响浓度基本以前所承认的更低,以保护最易受伤害的群体(儿童、老年人和慢性病)12人。欧洲议会最近批准了对空气质量指令的修订。这是保护欧洲公民免受空气污染和成员国行动的基本工具。该立法规定了到2035年将达到的各种污染物的限值和更严格的目标,包括PM 2.5和PM 10、NO2、二氧化硫(SO2)和O3。新指令旨在使欧盟规则与世卫组织最新的空气质量指导方针保持一致。主要变化包括降低污染物的年度限值与记录人类健康的影响(表1)。各区域采取的手段来减少空气污染,对环境和人类健康影响空气质量,通过基本工具的计划,每个地区都有针对性的发展战略,以处理其领土内的具体问题,制定减排目标,促进交通、工业和农业等关键领域的可持续实践。这些计划旨在改善空气质素,订定达致这些目标所需的目标和行动,以及如何减少排放和促进可持续的行为。区域空气质量计划允许在地方一级处理污染问题,同时考虑到具体的领土特点。然而,这些计划因地区而异,造成空气质量和当地居民健康的不平等。相反,应促进各区域之间的密切合作,以协调它们的行动,并确保所采取的措施不仅在地方一级而且在国家一级有效。将有系统地解决污染问题的区域间合作和一体化,缩小不同地区之间差距并确保更均匀的空气质量在全国范围内,最大限度地利用资源和每个区域的能力,促进创新和优化政策环境的解决办法。 最终目标应该是将减少空气污染纳入更广泛、更全球性的气候变化减缓问题,为公民的健康和环境的可持续性带来持久的长期利益。在意大利,意大利网络环境与健康(Rias) 14是为了促进中心负责机构之间的良性互动的环境与健康改善公共健康、减轻环境污染物的有害影响,促进应对气候变化的适应战略,什么和保护生物多样性,减少社会不平等。由卫生部资助的Rias项目帮助巩固了国家卫生服务(nhs)和国家环境保护系统(Snpa)之间的业务一体化,从而建立了国家环境和气候风险健康预防系统(Snps);网络方法在管理政府最近在环境和卫生领域的资金、战略规划和所有有关行动者的积极参与方面也具有重大意义。利益冲突:作者声明没有利益冲突。
Air pollution has no borders. Over 90% of the global population breathes air contaminated daily by pollutants such as fine particulate matter (PM 2.5 and PM 10), ozone, and nitrogen dioxide (NO2), with serious consequences for public health and the environment. Climate change and air pollution are closely interconnected, with the latter contributing to the ongoing climate crisis by causing an increase in ozone and particulate matter levels. In Italy, each year during 2016-2019, 72,083 deaths (11.7%) were estimated to be attributable to annual mean levels of PM 2.5 above 5 µg/m3 (Who - 2021 treshold), mainly in the regions of the Po Valley and in metropolitan areas. Pollutants, transported over long distances, do not respect geographic or political boundaries, requiring regional air quality plans. Interregional collaboration is therefore necessary to prevent disparities in air quality and public health. The Italian network for environment and health (Rias) promotes an integrated approach to improving public health and tackling environmental risks.Crisi climatica e qualità dell'ariaIn un momento storico segnato da muri e nazionalismi, è importante ricordare che l'inquinamento atmosferico è un problema globale che non conosce confini geografici o politici. Oltre il 90% della popolazione mondiale respira quotidianamente aria contaminata da agenti inquinanti quali particolato fine (PM 2,5 e PM 10), ozono (O3), biossido di azoto (NO2), con gravi conseguenze sulla salute pubblica e sull'ambiente. Le città densamente popolate e le aree industriali sono tra le più inquinate, ma anche le zone rurali dove il riscaldamento (biomasse e pellet) e il traffico veicolare sono le principali fonti di inquinamento atmosferico. Contribuiscono al carico di inquinamento anche le emissioni industriali e il contributo significativo delle emissioni di ammoniaca che vengono dall'agricoltura e in particolare dagli allevamenti intensivi: attraverso processi di interazione con altre sostanze presenti in atmosfera, l'ammoniaca prodotta si trasforma in particolato fine. Queste fonti sono spesso concentrate in specifiche aree regionali, soprattutto vicino ai centri urbani o zone industriali, ma gli inquinanti possono essere trasportati per lunghe distanze dal vento e da altri fattori meteorologici, superando i confini regionali (ne è un esempio il fenomeno delle polveri sahariane che colpisce di più le aree contigue, ma raggiunge grandi distanze).L'ultimo rapporto dell'Agenzia europea per l'ambiente ha aggiornato i dati sulla concentrazione di PM 2,5 in circa 370 città europee, con una popolazione maggiore di 50mila abitanti, relativi agli anni 2022 e 2023. I dati, pubblicati lo scorso agosto, evidenziano come, tra le città monitorate, solo 13 (situate quasi tutte in Scandinavia) rispettano il nuovo limite raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di 5 µg/m3, annui di PM 2,51. Chi vive nelle città della Pianura Padana respira aria di qualità generalmente scarsa, con concentrazioni di inquinanti che superano ampiamente non solo i limiti raccomandati dall'Oms, ma anche quelli stabiliti dalle normative in vigore nel nostro Paese. In particolare, i livelli di PM 2,5 superano spesso il limite attuale di 25 µg/m3 e la qualità dell'aria risulta una delle peggiori in Europa. Questa situazione implica gravi rischi per la salute pubblica e richiede interventi urgenti per ridurre l'inquinamento atmosferico2.La qualità dell'aria sta peggiorando anche a causa dei cambiamenti climatici. L'inquinamento atmosferico è causa dei cambiamenti climatici e a sua volta ne subisce gli effetti: il surriscaldamento del pianeta e la maggiore insolazione aumentano le concentrazione di ozono; l'aumento del rischio di incendi determina un aumento del particolato; alterazioni delle condizioni meteorologiche, come l'incremento della siccità e della ventilazione, influenzano la concentrazione e la dispersione degli inquinanti; fattori meteorologici condizionano il fenomeno delle avvezioni sahariane, con trasporto del particolato anche a grandi distanze3.Gli effetti sulla saluteLe complesse interazioni tra le attività antropiche, la qualità dell'aria e la salute umana nelle aree urbane hanno reso indispensabile l'adozione di una metodologia di valutazione del rischio integrata e multidisciplinare. Le stime di impatto dell'inquinamento ambientale sulla salute consentono di analizzare l'effetto combinato dei fattori ambientali e socioeconomici, fornendo una base solida per lo sviluppo di politiche efficaci volte a tutelare la salute pubblica e migliorare la qualità dell'aria nelle città. L'esposizione media della popolazione italiana supera di oltre tre volte i limiti delle linee guida dell'Oms 2021.Stime recenti indicano che, in Italia, nel periodo 2016-2019, 72.083 decessi sono attribuibili a livelli medi annuali di PM 2,5 superiori a 5 μg/m3, pari all'11,7% della mortalità per tutte le cause. Di questi, 39.628 sono stati registrati nelle regioni della Pianura Padana e 10.232 nelle 6 città italiane con più di 500.000 abitanti4.L'inquinamento atmosferico è ubiquitario, presente sia negli ambienti chiusi sia all'aperto, e può avere effetti negativi sulla salute in una vasta gamma di contesti. Il particolato fine, per esempio, può penetrare profondamente nei polmoni e nel sistema cardiovascolare, causando infiammazioni, aggravando malattie respiratorie croniche come l'asma e la bronchite, e aumentando il rischio di infarto e ictus. Il biossido di azoto e l'ozono troposferico irritano le vie respiratorie, riducono la funzionalità polmonare e possono peggiorare le condizioni preesistenti nei pazienti con malattie polmonari5-7. Mentre le condizioni respiratorie e cardiovascolari sono state tradizionalmente collegate all'inquinamento atmosferico, studi recenti suggeriscono potenziali associazioni con condizioni neurologiche (come la demenza e il morbo di Parkinson), il diabete, varie forme di cancro oltre a quello polmonare8. Gli impatti sulla salute non si limitano solo agli adulti e agli anziani. L'esposizione della mamma in gravidanza è associata a un parto prematuro e basso peso alla nascita del neonato9. Nei bambini, l'esposizione all'inquinamento atmosferico è associata a un aumento delle infezioni respiratorie, all'incidenza di asma bronchiale, a una ridotta crescita polmonare e a problemi nello sviluppo cognitivo10,11.Gli effetti dell'inquinamento atmosferico interessano soprattutto i Paesi più poveri e le fasce di popolazione più vulnerabili della società, contribuendo ad aumentare le disuguaglianze sociali, economiche e di salute. I bambini e gli anziani tendono a subire le peggiori conseguenze sulla salute a causa della respirazione di aria inquinata, mentre le persone a basso reddito spesso vivono nelle aree più inquinate.Le nuove linee guida Oms e i piani della qualità dell'ariaCome già ricordato, nel 2021 l'Oms ha emanato linee guida aggiornate e più restrittive sulla qualità dell'aria che abbassano i limiti già raccomandati. Tali limiti si basano sulla revisione sistematica della letteratura scientifica degli ultimi 15 anni, degli studi epidemiologici sugli effetti sulla salute e sulla meta-analisi della stima degli effetti quantitativi osservati, evidenziando effetti negativi sulla salute anche a concentrazioni più basse di quelle riconosciute in precedenza indispensabili per tutelare i gruppi più vulnerabili (bambini, anziani e persone con malattie croniche)12.È stata di recente approvata dal Parlamento europeo la revisione della Direttiva per la qualità dell'aria13. Si tratta dello strumento base che regola la tutela dei cittadini europei nei confronti degli inquinanti dell'aria e l'azione degli Stati membri. La normativa ha fissato valori limite e obiettivi più rigorosi da raggiungere entro il 2035, per diversi inquinanti, tra cui PM 2,5 e PM 10, NO2, anidride solforosa (SO2) e O3. La nuova Direttiva mira ad allineare le regole UE con le più recenti linee guida dell'Oms per la qualità dell'aria. Tra i cambiamenti principali troviamo un abbassamento dei valori limite annuali per gli inquinanti con documentato impatto sulla salute umana (tabella 1).Gli strumenti che le regioni adottano per ridurre l'impatto dell'inquinamento atmosferico sull'ambiente e sulla salute umana sono i piani per la qualità dell'aria, strumenti fondamentali attraverso cui ogni regione sviluppa strategie mirate per affrontare le problematiche specifiche del proprio territorio, stabilendo obiettivi di riduzione delle emissioni e promuovendo pratiche sostenibili nei settori chiave come il traffico, l'industria e l'agricoltura. I piani mirano a migliorare la qualità dell'aria definendo gli obiettivi e le azioni necessarie per raggiungerli, come ridurre le emissioni e promuovere comportamenti sostenibili. I piani regionali di qualità dell'aria permettono di affrontare l'inquinamento a livello locale, tenendo conto delle specificità territoriali. Tuttavia, questi piani variano da una regione all'altra, creando disparità nella qualità dell'aria e nella salute delle popolazioni locali. Dovrebbe essere promossa invece una stretta collaborazione tra le regioni per coordinare le loro azioni e garantire che le misure adottate siano efficaci non solo a livello locale, ma anche su scala nazionale. Una cooperazione interregionale permetterebbe di affrontare l'inquinamento in maniera sistematica e integrata, ridurre le disparità tra le diverse aree e assicurare una qualità dell'aria più omogenea su tutto il territorio nazionale, sfruttando al meglio le risorse e le competenze di ciascuna regione, promuovendo soluzioni innovative e ottimizzando le politiche ambientali. L'obiettivo finale dovrebbe essere quello di integrare il tema della riduzione dell'inquinamento atmosferico nella questione più ampia e globale della mitigazione del cambiamento climatico, con benefici duraturi a lungo termine per la salute dei cittadini e la sostenibilità ambientale.In Italia, la Rete italiana ambiente e salute (Rias)14 nasce per promuovere l'interazione virtuosa tra centri che si occupano istituzionalmente del binomio ambiente e salute per migliorare la salute pubblica, mitigare gli effetti nocivi dei contaminanti ambientali, promuovere strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, preservare la biodiversità, nell'ottica dei co-benefici e della riduzione delle diseguaglianze sociali. Il progetto Rias, finanziato dal Ministero della salute, ha contribuito al consolidamento di una integrazione operativa tra Servizio sanitario nazionale (Ssn) e Sistema nazionale protezione ambiente (Snpa) che è sfociata nell'istituzione del Sistema nazionale prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici (Snps); l'approccio di rete è di grande rilevanza anche per la gestione dei recenti finanziamenti governativi in tema di ambiente e salute, per la pianificazione strategica e il coinvolgimento attivo di tutti gli attori interessati.Conflitto di interessi: le autrici dichiarano l'assenza di conflitto di interessi.
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Giunta ormai al sessantesimo anno, Recenti Progressi in Medicina continua a costituire un sicuro punto di riferimento ed uno strumento di lavoro fondamentale per l"ampliamento dell"orizzonte culturale del medico italiano. Recenti Progressi in Medicina è una rivista di medicina interna. Ciò significa il recupero di un"ottica globale e integrata, idonea ad evitare sia i particolarismi della informazione specialistica sia la frammentazione di quella generalista.