{"title":"“卑鄙的客人”:A.P.契诃夫书信体中的俄罗斯霍乱疫情","authors":"Luizetta Falyushina","doi":"10.54103/2035-7680/19189","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Nella vasta produzione letteraria di A. P. Čechov sono presenti testimonianze scritte durante il periodo della quinta ondata della pandemia di colera. Originatasi in India e in Asia Centrale nel 1883, arrivò in Russia negli anni 1892-1893, dove causò la morte di circa 400 000 persone. Čechov, in quanto medico di professione, nel 1892 si dedicò all’attività di dottore, fornendo cure ai contadini dei numerosi villaggi situati intorno alla sua tenuta di Melichovo, rifiutando qualsiasi compenso. Questa esperienza si riflette sia nei documenti relativi alla sua attività professionale, sia nella sua eredità epistolare, che viene considerata dagli studiosi parte integrante della sua prosa letteraria in quanto ne presenta le stesse caratteristiche stilistiche e narrative. Questo articolo analizza la rappresentazione di quei tragici eventi da una doppia prospettiva: da un lato dal punto di vista di Čechov-medico e dall’altro dal punto di vista di Čechov-scrittore. Si pone attenzione ai seguenti aspetti: 1) la descrizione del colera come un essere animato, tratto tipico del meccanismo di mitologizzazione della malattia nell’immaginario collettivo; 2) la rappresentazione degli umori apocalittici presenti nel popolo, che conferiscono all'epidemia lo status di punizione celeste; 3) la considerazione dei focolai dell’epidemia come ʻspazi mortiʼ.","PeriodicalId":42544,"journal":{"name":"Altre Modernita-Rivista di Studi Letterari e Culturali","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1000,"publicationDate":"2022-11-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"“Un ospite vile”: l’epidemia di colera in Russia nell’epistolario di A. P. Čechov\",\"authors\":\"Luizetta Falyushina\",\"doi\":\"10.54103/2035-7680/19189\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"Nella vasta produzione letteraria di A. P. Čechov sono presenti testimonianze scritte durante il periodo della quinta ondata della pandemia di colera. Originatasi in India e in Asia Centrale nel 1883, arrivò in Russia negli anni 1892-1893, dove causò la morte di circa 400 000 persone. Čechov, in quanto medico di professione, nel 1892 si dedicò all’attività di dottore, fornendo cure ai contadini dei numerosi villaggi situati intorno alla sua tenuta di Melichovo, rifiutando qualsiasi compenso. Questa esperienza si riflette sia nei documenti relativi alla sua attività professionale, sia nella sua eredità epistolare, che viene considerata dagli studiosi parte integrante della sua prosa letteraria in quanto ne presenta le stesse caratteristiche stilistiche e narrative. Questo articolo analizza la rappresentazione di quei tragici eventi da una doppia prospettiva: da un lato dal punto di vista di Čechov-medico e dall’altro dal punto di vista di Čechov-scrittore. Si pone attenzione ai seguenti aspetti: 1) la descrizione del colera come un essere animato, tratto tipico del meccanismo di mitologizzazione della malattia nell’immaginario collettivo; 2) la rappresentazione degli umori apocalittici presenti nel popolo, che conferiscono all'epidemia lo status di punizione celeste; 3) la considerazione dei focolai dell’epidemia come ʻspazi mortiʼ.\",\"PeriodicalId\":42544,\"journal\":{\"name\":\"Altre Modernita-Rivista di Studi Letterari e Culturali\",\"volume\":\" \",\"pages\":\"\"},\"PeriodicalIF\":0.1000,\"publicationDate\":\"2022-11-30\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"Altre Modernita-Rivista di Studi Letterari e Culturali\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://doi.org/10.54103/2035-7680/19189\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"Q4\",\"JCRName\":\"CULTURAL STUDIES\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Altre Modernita-Rivista di Studi Letterari e Culturali","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.54103/2035-7680/19189","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"Q4","JCRName":"CULTURAL STUDIES","Score":null,"Total":0}
“Un ospite vile”: l’epidemia di colera in Russia nell’epistolario di A. P. Čechov
Nella vasta produzione letteraria di A. P. Čechov sono presenti testimonianze scritte durante il periodo della quinta ondata della pandemia di colera. Originatasi in India e in Asia Centrale nel 1883, arrivò in Russia negli anni 1892-1893, dove causò la morte di circa 400 000 persone. Čechov, in quanto medico di professione, nel 1892 si dedicò all’attività di dottore, fornendo cure ai contadini dei numerosi villaggi situati intorno alla sua tenuta di Melichovo, rifiutando qualsiasi compenso. Questa esperienza si riflette sia nei documenti relativi alla sua attività professionale, sia nella sua eredità epistolare, che viene considerata dagli studiosi parte integrante della sua prosa letteraria in quanto ne presenta le stesse caratteristiche stilistiche e narrative. Questo articolo analizza la rappresentazione di quei tragici eventi da una doppia prospettiva: da un lato dal punto di vista di Čechov-medico e dall’altro dal punto di vista di Čechov-scrittore. Si pone attenzione ai seguenti aspetti: 1) la descrizione del colera come un essere animato, tratto tipico del meccanismo di mitologizzazione della malattia nell’immaginario collettivo; 2) la rappresentazione degli umori apocalittici presenti nel popolo, che conferiscono all'epidemia lo status di punizione celeste; 3) la considerazione dei focolai dell’epidemia come ʻspazi mortiʼ.
期刊介绍:
Altre Modernità (AM), a six-monthly journal, ISSN 2035-7680, features articles, discussions, interviews, translations, creative works, reviews, and bibliographical information on the cultural production of Modernity. The themes and topics tackled in each issue will take Altre Modernità to areas of the world traditionally perceived as geographically and culturally disparate, aiming at capturing the newness of the cultural paradigms that are taking shape in several places today in order to isolate, subvert, weaken or transcend the monologic discourse of mainstream culture. AM is dedicated to the study of the peripheries of the world and the peripheries of societies that act as vibrant centres of cultural production, with special attention paid to those aspects of his cultural production that offer alternative models, suggestions and tools for overcoming it. The literary discourse still represents - for Altre Modernità - the point of departure and the unavoidable hub collating explorations in contiguous cultural and artistic fields. Altre Modernità is an Open Access journal devoted to the promotion of competent and definitive contributions to literary and cultural studies knowledge. The journal welcomes also works that fall into various disciplines: cultural studies, religion, history, literature, liberal arts, law, political science, computer science and economics that deal with contemporary issues, as listed in AM CfPs. Altre Modernità uses a policy of double-blind blind review (in which both the reviewer and author identities are concealed from the reviewers, and vice versa, throughout the review process) by at least two consultants to evaluate articles accepted for consideration. Altre Modernità promotes special issues on particular topics of special relevance in the cultural debates. Altre Modernità occasionally has opportunities for Guest Editors for special issues of the journal. Altre Modernità publishes at least 2 original issues in a calendar year.