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Ploščad’ Peremen, Minsk: arte e canzone come forme di resistenza
Il presente articolo si propone di illustrare il sorgere e lo sviluppo della realtà di Ploščad’ Peremen a Minsk nel contesto delle proteste bielorusse, iniziate nell’agosto 2020. Ploščad’ Peremen è spazio di resistenza, luogo di aggregazione e di protesta alternativa. Situato in un cortile di ulica Červjakova, sorge in seguito al gesto sovversivo dei dj Kirill Galanov e Vladislav Sokolovskij, che in occasione di un concerto governativo suonano Peremen dei Kino, inno al cambiamento, venendo poi arrestati. In Ploščad’ Peremen la protesta si esprime attraverso serate danzanti, spettacoli teatrali, dipinti, murales e soprattutto concerti. Si vuole analizzare il valore e il significato di quattro canzoni ricorrenti: Peremen dei Kino, scritta da Viktor Coj nel 1989, Steny ruchnut, versione russa dell’inno della Solidarność, composto da Jacek Kaczmarski nel 1980, Vychodi guljat’ del gruppo hip hop russo Kasta, uscita a gennaio 2020, e infine My ne narodec del gruppo rock bielorusso Tor Band, rilasciata nel giugno di quest’anno. Si evidenzia il significato originario delle canzoni sopracitate, e come e perché le stesse abbiano acquisito importanza e valore all’interno del movimento di protesta bielorusso. Accanto all’analisi delle canzoni verrà evidenziato il ruolo di Telegram come nuovo canale di comunicazione e organizzazione delle proteste.
期刊介绍:
Altre Modernità (AM), a six-monthly journal, ISSN 2035-7680, features articles, discussions, interviews, translations, creative works, reviews, and bibliographical information on the cultural production of Modernity. The themes and topics tackled in each issue will take Altre Modernità to areas of the world traditionally perceived as geographically and culturally disparate, aiming at capturing the newness of the cultural paradigms that are taking shape in several places today in order to isolate, subvert, weaken or transcend the monologic discourse of mainstream culture. AM is dedicated to the study of the peripheries of the world and the peripheries of societies that act as vibrant centres of cultural production, with special attention paid to those aspects of his cultural production that offer alternative models, suggestions and tools for overcoming it. The literary discourse still represents - for Altre Modernità - the point of departure and the unavoidable hub collating explorations in contiguous cultural and artistic fields. Altre Modernità is an Open Access journal devoted to the promotion of competent and definitive contributions to literary and cultural studies knowledge. The journal welcomes also works that fall into various disciplines: cultural studies, religion, history, literature, liberal arts, law, political science, computer science and economics that deal with contemporary issues, as listed in AM CfPs. Altre Modernità uses a policy of double-blind blind review (in which both the reviewer and author identities are concealed from the reviewers, and vice versa, throughout the review process) by at least two consultants to evaluate articles accepted for consideration. Altre Modernità promotes special issues on particular topics of special relevance in the cultural debates. Altre Modernità occasionally has opportunities for Guest Editors for special issues of the journal. Altre Modernità publishes at least 2 original issues in a calendar year.