{"title":"在刻板印象与身份认同之间——西奥多·旺贾·迈克尔对20世纪德国的凝视","authors":"Francesca Ottavio","doi":"10.54103/2035-7680/18688","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Le dinamiche che regolano la convivenza tra persone e gruppi culturali dimostrano come la società contemporanea rimanga ancora legata ai pregiudizi del passato. Particolarmente problematico diventa lo scarto tra chi, nato e cresciuto in Europa, non viene accettato come parte della comunità per via di tratti somatici dissimili rispetto al modello nazionale. La questione è analizzata a partire dal volume autobiografico di Theodor Wonja Michael, giornalista e attore vissuto all’insegna della resilienza. Il suo corpo, reso vulnerabile dal colore della pelle e dall’eredità camerunense, ha saputo reagire ogni volta al rifiuto di una Germania che, per anni, ha preteso di parlare al suo posto, imponendogli di figurare nelle vesti del selvaggio nei celebri zoo umani (Völkerschauen), nonostante il suo forte sentimento di appartenenza tedesco. Le vicende della storia permettono di riflettere sui principi che regolano la costruzione dell’immagine stereotipata del ‘noi’ e dell’‘altro’ e sugli strumenti pratici, impiegati a sostegno di tali idee. Deutsch sein und schwarz dazu (“Essere tedesco e in più nero“, 2015) racconta la storia di un uomo e, al tempo stesso, di un gruppo di individui defraudati delle loro identità per incarnare i pregiudizi dei tempi.","PeriodicalId":42544,"journal":{"name":"Altre Modernita-Rivista di Studi Letterari e Culturali","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1000,"publicationDate":"2022-09-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Tra stereotipo e identità: lo sguardo di Theodor Wonja Michael sulla Germania del Novecento\",\"authors\":\"Francesca Ottavio\",\"doi\":\"10.54103/2035-7680/18688\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"Le dinamiche che regolano la convivenza tra persone e gruppi culturali dimostrano come la società contemporanea rimanga ancora legata ai pregiudizi del passato. Particolarmente problematico diventa lo scarto tra chi, nato e cresciuto in Europa, non viene accettato come parte della comunità per via di tratti somatici dissimili rispetto al modello nazionale. La questione è analizzata a partire dal volume autobiografico di Theodor Wonja Michael, giornalista e attore vissuto all’insegna della resilienza. Il suo corpo, reso vulnerabile dal colore della pelle e dall’eredità camerunense, ha saputo reagire ogni volta al rifiuto di una Germania che, per anni, ha preteso di parlare al suo posto, imponendogli di figurare nelle vesti del selvaggio nei celebri zoo umani (Völkerschauen), nonostante il suo forte sentimento di appartenenza tedesco. Le vicende della storia permettono di riflettere sui principi che regolano la costruzione dell’immagine stereotipata del ‘noi’ e dell’‘altro’ e sugli strumenti pratici, impiegati a sostegno di tali idee. Deutsch sein und schwarz dazu (“Essere tedesco e in più nero“, 2015) racconta la storia di un uomo e, al tempo stesso, di un gruppo di individui defraudati delle loro identità per incarnare i pregiudizi dei tempi.\",\"PeriodicalId\":42544,\"journal\":{\"name\":\"Altre Modernita-Rivista di Studi Letterari e Culturali\",\"volume\":\" \",\"pages\":\"\"},\"PeriodicalIF\":0.1000,\"publicationDate\":\"2022-09-30\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"Altre Modernita-Rivista di Studi Letterari e Culturali\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://doi.org/10.54103/2035-7680/18688\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"Q4\",\"JCRName\":\"CULTURAL STUDIES\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Altre Modernita-Rivista di Studi Letterari e Culturali","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.54103/2035-7680/18688","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"Q4","JCRName":"CULTURAL STUDIES","Score":null,"Total":0}
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摘要
调节人与文化群体之间共存的动态表明,当代社会仍然与过去的偏见联系在一起。特别有问题的是,在欧洲出生和长大的人之间的差距,他们由于与国家模式不同的身体特征而不被接受为社区的一部分。这个问题是从Theodor Wonja Michael的自传开始分析的,他是一位生活在坚韧旗帜下的记者和演员。由于他的皮肤颜色和喀麦隆血统,他的身体变得脆弱,他每次都能对德国的拒绝做出反应,多年来,德国一直声称自己在说话,迫使他在著名的人类动物园(Völkershauen)中以野蛮人的身份出现,尽管他有强烈的德国归属感。历史事件使我们能够反思构建“我们”和“他人”刻板形象的原则,以及用于支持这些想法的实用工具。Deutsch sein und schwarz dazu(《身为德国人和黑人》,2015)告诉了一个男人的故事,同时也讲述了一群人被欺骗身份以体现时代偏见的故事。
Tra stereotipo e identità: lo sguardo di Theodor Wonja Michael sulla Germania del Novecento
Le dinamiche che regolano la convivenza tra persone e gruppi culturali dimostrano come la società contemporanea rimanga ancora legata ai pregiudizi del passato. Particolarmente problematico diventa lo scarto tra chi, nato e cresciuto in Europa, non viene accettato come parte della comunità per via di tratti somatici dissimili rispetto al modello nazionale. La questione è analizzata a partire dal volume autobiografico di Theodor Wonja Michael, giornalista e attore vissuto all’insegna della resilienza. Il suo corpo, reso vulnerabile dal colore della pelle e dall’eredità camerunense, ha saputo reagire ogni volta al rifiuto di una Germania che, per anni, ha preteso di parlare al suo posto, imponendogli di figurare nelle vesti del selvaggio nei celebri zoo umani (Völkerschauen), nonostante il suo forte sentimento di appartenenza tedesco. Le vicende della storia permettono di riflettere sui principi che regolano la costruzione dell’immagine stereotipata del ‘noi’ e dell’‘altro’ e sugli strumenti pratici, impiegati a sostegno di tali idee. Deutsch sein und schwarz dazu (“Essere tedesco e in più nero“, 2015) racconta la storia di un uomo e, al tempo stesso, di un gruppo di individui defraudati delle loro identità per incarnare i pregiudizi dei tempi.
期刊介绍:
Altre Modernità (AM), a six-monthly journal, ISSN 2035-7680, features articles, discussions, interviews, translations, creative works, reviews, and bibliographical information on the cultural production of Modernity. The themes and topics tackled in each issue will take Altre Modernità to areas of the world traditionally perceived as geographically and culturally disparate, aiming at capturing the newness of the cultural paradigms that are taking shape in several places today in order to isolate, subvert, weaken or transcend the monologic discourse of mainstream culture. AM is dedicated to the study of the peripheries of the world and the peripheries of societies that act as vibrant centres of cultural production, with special attention paid to those aspects of his cultural production that offer alternative models, suggestions and tools for overcoming it. The literary discourse still represents - for Altre Modernità - the point of departure and the unavoidable hub collating explorations in contiguous cultural and artistic fields. Altre Modernità is an Open Access journal devoted to the promotion of competent and definitive contributions to literary and cultural studies knowledge. The journal welcomes also works that fall into various disciplines: cultural studies, religion, history, literature, liberal arts, law, political science, computer science and economics that deal with contemporary issues, as listed in AM CfPs. Altre Modernità uses a policy of double-blind blind review (in which both the reviewer and author identities are concealed from the reviewers, and vice versa, throughout the review process) by at least two consultants to evaluate articles accepted for consideration. Altre Modernità promotes special issues on particular topics of special relevance in the cultural debates. Altre Modernità occasionally has opportunities for Guest Editors for special issues of the journal. Altre Modernità publishes at least 2 original issues in a calendar year.