{"title":"“严格复制”:蒙扎大教堂财政部埃伯恩双联版画的第一批版画注释。18世纪下半叶的Anton Francesco Gori、Anton Francisco Frisi和Trivulzio兄弟","authors":"M. Erba","doi":"10.54103/2282-0035/19886","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Nel Tesoro del Duomo di Monza si conservano tre celebri dittici eburnei relativi alla dotazione di suppellettili liturgiche di Berengario del Friuli (inizi X secolo): il dittico di Stilicone e quello del Poeta e della Musa, entrambi tardo antichi; il dittico di re Davide e san Gregorio Magno, di datazione e lettura più controverse (VI secolo ed età carolingia). Primo editore dei pezzi è Anton Francesco Gori nel secondo volume del Thesaurus veterum diptychorum consularium et ecclesiasticorum (1759), corredato di tre tavole di Andrea Scacciati. Pur non avendo mai visionato i manufatti, l’erudito fiorentino dedica ad essi un’ampia disamina critica basandosi essenzialmente sugli acquerelli del pittore Girolamo Ferroni, reclutato dal marchese milanese e prezioso intermediario Alessandro Teodoro Trivulzio. Nel 1794 il padre della storiografia monzese, il canonico Anton Francesco Frisi, risolve di rieditare i dittici in apertura del terzo tomo delle sue Memorie storiche di Monza e sua corte. Consigliato da quel don Carlo Trivulzio erudito e proprietario di un ricco nucleo di avori antichi, supportato dalle modeste incisioni di Giulio Cesare Bianchi, offre una rilettura che puntualizza ed emenda in parte quanto scritto dal Gori, condita da una vena polemica contro «chi non ha esaminati personalmente i Monumenti, sui quali ragiona». Sullo sfondo del contesto culturale dell’epoca e delle personalità che vi presero parte, con l’ausilio della documentazione divisa tra la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, l’Archivio della Fondazione Trivulzio e la Biblioteca Marucelliana di Firenze, il contributo intende proporre una ricostruzione degli avvenimenti con attenzione al rapporto tra originale (i dittici monzesi) e copia (disegni e incisioni che ne scaturirono).","PeriodicalId":0,"journal":{"name":"","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-16","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"«Copiati esattissimamente in misura rigorosa»: note sulle prime incisioni dei dittici eburnei del Tesoro del Duomo di Monza. Anton Francesco Gori, Anton Francesco Frisi e i fratelli Trivulzio nella seconda metà del Settecento\",\"authors\":\"M. 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摘要
在蒙扎大教堂的宝藏中,有三种著名的象形图,它们与Berengario del Friuli(十世纪初)的礼拜用品有关:Stilicone的象形图和诗人和缪斯的象形图,都是古代晚期的;《大卫王与圣格雷戈里大人》(the king david and san Gregorio Magno)的二重奏,最具争议的日期和解读(六世纪和卡罗来纳时代)。这些作品的主要出版商安东·弗朗西斯科·戈里(Anton Francesco Gori)在《兽医同义词典》第二卷(1759年)中加入了被驱逐的安德里亚的三张桌子。这位博学的佛罗伦萨人从未见过这些人工制品,但他对这些人工制品进行了广泛而批判性的研究。1794年,monzese史学之父、教士Anton Francesco Frisi在他关于Monza和他的宫廷的历史回忆录的第三卷开始时,决定重新编辑双版画。建议从那don Carlo Trivulzio和这里的主人一个富有的薪古老的核心,支持温和的白人朱利叶斯·凯撒的版画,提供了一个遍,并修改了部分戈里所写的,切碎亲自审查论证反对«模子那些没有纪念碑,»的思维。文化和时代背景下公众人物与分裂的文件的帮助下,参加了米兰逝世的图书馆Ambrosiana之间,和基金会Trivulzio档案图书馆Marucelliana的佛罗伦萨,打算提出一项将捐助重建原始仔细事件之间的关系(dittici monzesi)(设计和雕刻,并抄送阶段)。
«Copiati esattissimamente in misura rigorosa»: note sulle prime incisioni dei dittici eburnei del Tesoro del Duomo di Monza. Anton Francesco Gori, Anton Francesco Frisi e i fratelli Trivulzio nella seconda metà del Settecento
Nel Tesoro del Duomo di Monza si conservano tre celebri dittici eburnei relativi alla dotazione di suppellettili liturgiche di Berengario del Friuli (inizi X secolo): il dittico di Stilicone e quello del Poeta e della Musa, entrambi tardo antichi; il dittico di re Davide e san Gregorio Magno, di datazione e lettura più controverse (VI secolo ed età carolingia). Primo editore dei pezzi è Anton Francesco Gori nel secondo volume del Thesaurus veterum diptychorum consularium et ecclesiasticorum (1759), corredato di tre tavole di Andrea Scacciati. Pur non avendo mai visionato i manufatti, l’erudito fiorentino dedica ad essi un’ampia disamina critica basandosi essenzialmente sugli acquerelli del pittore Girolamo Ferroni, reclutato dal marchese milanese e prezioso intermediario Alessandro Teodoro Trivulzio. Nel 1794 il padre della storiografia monzese, il canonico Anton Francesco Frisi, risolve di rieditare i dittici in apertura del terzo tomo delle sue Memorie storiche di Monza e sua corte. Consigliato da quel don Carlo Trivulzio erudito e proprietario di un ricco nucleo di avori antichi, supportato dalle modeste incisioni di Giulio Cesare Bianchi, offre una rilettura che puntualizza ed emenda in parte quanto scritto dal Gori, condita da una vena polemica contro «chi non ha esaminati personalmente i Monumenti, sui quali ragiona». Sullo sfondo del contesto culturale dell’epoca e delle personalità che vi presero parte, con l’ausilio della documentazione divisa tra la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, l’Archivio della Fondazione Trivulzio e la Biblioteca Marucelliana di Firenze, il contributo intende proporre una ricostruzione degli avvenimenti con attenzione al rapporto tra originale (i dittici monzesi) e copia (disegni e incisioni che ne scaturirono).