{"title":"铁器时代的穆罗·莱切。Puglia南部土著居民点的形式和安置组织","authors":"F. Meo","doi":"10.4000/mefra.7404","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"italianoIl contributo focalizza l’attenzione su uno dei principali contesti indigeni della Puglia meridionale, Muro Leccese, al fine di realizzare un’analisi spaziale dell’abitato dell’eta del Ferro e di inquadrare le dinamiche di sviluppo del centro. L’ultimo ventennio di ricerche archeologiche in numerose aree del paese moderno, unito alla bibliografia storica, restituisce il quadro di un villaggio di capanne organizzate per nuclei abitativi sparsi su un territorio di 70 ettari che vive tra la meta dell’VIII e la meta del VI secolo a.C., momento nel quale si registra una trasformazione interna all’insediamento stesso. Dall’ubicazione dei ritrovamenti si evince come il villaggio avesse forma differente rispetto alla citta cinta da mura nel IV secolo a.C., con il grande lacus che svolge un ruolo determinante nell’impianto delle abitazioni. La notevole estensione del sito consente di proporre un ruolo dominante nel comprensorio dell’entroterra idruntino gia dall’eta del Ferro anche se ancora poco chiare sono le dinamiche che hanno reso possibile uno sviluppo cosi rapido, avvenuto nell’arco di circa mezzo secolo. Il confronto con Oria, altro sito della Puglia meridionale per il quale sono state finora proposte dimensioni superiori ai 50 ettari, consente una riflessione sulla differente occupazione del territorio e sulle diverse dinamiche di crescita dei due insediamenti. EnglishMuro Leccese in the Iron Age. Organisation and development dynamics of an indigenous settlement in Southern Puglia. The focus of this paper is Muro Leccese, one of the most important indigenous sites in Southern Puglia, with the aim of conducting a spatial analysis of the Iron Age settlement and revealing its development dynamics. The archaeological research conducted in several parts of the modern town over the last twenty years, combined with the bibliographical sources, now allows us to reconstruct the layout of the village, which was organised into clusters of huts separated from each other by open spaces and distributed over an area of 70 hectares. The village retained this form from the mid 8th to the mid 6th centuries BC, when it was transformed into a more complex settlement. The location of the findings shows that the village was centred on the large lacus that played a decisive role in the construction and distribution of the dwellings, and that it extended over a slightly different area from the settlement that would later be enclosed by a circuit of walls in the 4th century BC. The considerable extension of the site indicates that it played a dominant role in the hinterland of Otranto during the Iron Age and subsequent period, although the dynamics that enabled such rapid development, which occurred within about half a century, are still unclear. Comparison with Oria, another site in Southern Puglia distributed over an area of more than 50 hectares to be discovered so far, allows reflection on the varying forms of occupation of the territory and on the two settlements’ differing dynamics of growth.","PeriodicalId":38632,"journal":{"name":"Melanges de l''Ecole Francaise de Rome:Antiquite","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2019-06-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"1","resultStr":"{\"title\":\"Muro Leccese nell’età del Ferro. Forma e organizzazione insediativa di un abitato indigeno della Puglia meridionale\",\"authors\":\"F. 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Muro Leccese nell’età del Ferro. Forma e organizzazione insediativa di un abitato indigeno della Puglia meridionale
italianoIl contributo focalizza l’attenzione su uno dei principali contesti indigeni della Puglia meridionale, Muro Leccese, al fine di realizzare un’analisi spaziale dell’abitato dell’eta del Ferro e di inquadrare le dinamiche di sviluppo del centro. L’ultimo ventennio di ricerche archeologiche in numerose aree del paese moderno, unito alla bibliografia storica, restituisce il quadro di un villaggio di capanne organizzate per nuclei abitativi sparsi su un territorio di 70 ettari che vive tra la meta dell’VIII e la meta del VI secolo a.C., momento nel quale si registra una trasformazione interna all’insediamento stesso. Dall’ubicazione dei ritrovamenti si evince come il villaggio avesse forma differente rispetto alla citta cinta da mura nel IV secolo a.C., con il grande lacus che svolge un ruolo determinante nell’impianto delle abitazioni. La notevole estensione del sito consente di proporre un ruolo dominante nel comprensorio dell’entroterra idruntino gia dall’eta del Ferro anche se ancora poco chiare sono le dinamiche che hanno reso possibile uno sviluppo cosi rapido, avvenuto nell’arco di circa mezzo secolo. Il confronto con Oria, altro sito della Puglia meridionale per il quale sono state finora proposte dimensioni superiori ai 50 ettari, consente una riflessione sulla differente occupazione del territorio e sulle diverse dinamiche di crescita dei due insediamenti. EnglishMuro Leccese in the Iron Age. Organisation and development dynamics of an indigenous settlement in Southern Puglia. The focus of this paper is Muro Leccese, one of the most important indigenous sites in Southern Puglia, with the aim of conducting a spatial analysis of the Iron Age settlement and revealing its development dynamics. The archaeological research conducted in several parts of the modern town over the last twenty years, combined with the bibliographical sources, now allows us to reconstruct the layout of the village, which was organised into clusters of huts separated from each other by open spaces and distributed over an area of 70 hectares. The village retained this form from the mid 8th to the mid 6th centuries BC, when it was transformed into a more complex settlement. The location of the findings shows that the village was centred on the large lacus that played a decisive role in the construction and distribution of the dwellings, and that it extended over a slightly different area from the settlement that would later be enclosed by a circuit of walls in the 4th century BC. The considerable extension of the site indicates that it played a dominant role in the hinterland of Otranto during the Iron Age and subsequent period, although the dynamics that enabled such rapid development, which occurred within about half a century, are still unclear. Comparison with Oria, another site in Southern Puglia distributed over an area of more than 50 hectares to be discovered so far, allows reflection on the varying forms of occupation of the territory and on the two settlements’ differing dynamics of growth.