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Le scoperte archeologiche occorse a Mantova negli annui duemila hanno portato all’individuazione di elementi che, a partire dall’età arcaica, definiscono un’area sacra. Tre graffiti vascolari hanno dediche alle divinità femminili Vei e Zipni. Vei corrisponde per taluni aspetti a Demetra e per altri a Kore ed il suo culto era diffuso in molti siti dell’Etruria centro meridionale e a Mantova, Felsina, Marzabotto, Servirola di San Polo d’Enza e Parma. Il suo partner, Dis Pater noto anche come Mantus, era la divinità più importante della dodecapoli padana. La presenza di un culto di Vei in Mantova può essere prova della presenza del culto di Dis Pater/Mantus. Alcuni dati paleografici e onomastici graffiti su supporti vascolari indicano la presenza di devoti di lingua celtica.