{"title":"Montesquieu e la scienza giuridica italiana (Montesquieu and Italian Legal Science)","authors":"Antonio Merlino","doi":"10.2139/SSRN.2994045","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Italian Abstract: Secondo Giovanni Tarello, Montesquieu e stato un precursore dell’illuminismo giuridico e il fondatore del principio della teoria della tripartizione dei poteri in esecutivo, legislative e giudiziario. Inoltre, egli avrebbe subordinato quest’ultimo al potere legislativo, definendo il giudice la «bocca della legge», che ripete, meccanicamente, la volonta del legislatore. In questo scritto propongo delle interpretazioni alternative. Secondo altri interpreti italiani, la teoria della separazione dei poteri non deve essere interpretata come una teoria astratta e razionale, avente lo scopo di separare i poteri e di assoggettare i giudici alla parola della legge. Al contrario, Montesquieu avrebbe cercato di limitare il potere pubblico attraverso un modello di sovranita divisa. Seguendo questa chiave di lettura il potere giudiziario in Montesquieu e un contropotere che limita il potere legislativo interpretando lo «spirito» dell’ordinamento giuridico prima che la «lettera» della legge. English Abstract: According to Giovanni Tarello, Montesquieu was a forerunner of the legal enlightenment. He is believed to have formulated the theory of the tripartition of state powers into executive, legislative, and judicial branches. Moreover, he is supposed to have subordinated the judicial to the legislative power (the judges should therefore be merely the “mouth of the law” and limit themselves to the mechanical application of the legislator’s will). In this paper I will suggest other interpretations. In the view of other Italian scholars, the theory of the separation of powers should not be seen as subjecting the judiciary to the legislative branch. On the contrary, Montesquieu can be understood as having intended to limit public power through the division of sovereignty, whereby judges set boundaries on the wielding of political power by interpreting the spirit rather than merely the letter of the law.","PeriodicalId":306154,"journal":{"name":"AARN: State & Non-State Political Organization (Sub-Topic)","volume":"1 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2017-06-28","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"2","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"AARN: State & Non-State Political Organization (Sub-Topic)","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.2139/SSRN.2994045","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Italian Abstract: Secondo Giovanni Tarello, Montesquieu e stato un precursore dell’illuminismo giuridico e il fondatore del principio della teoria della tripartizione dei poteri in esecutivo, legislative e giudiziario. Inoltre, egli avrebbe subordinato quest’ultimo al potere legislativo, definendo il giudice la «bocca della legge», che ripete, meccanicamente, la volonta del legislatore. In questo scritto propongo delle interpretazioni alternative. Secondo altri interpreti italiani, la teoria della separazione dei poteri non deve essere interpretata come una teoria astratta e razionale, avente lo scopo di separare i poteri e di assoggettare i giudici alla parola della legge. Al contrario, Montesquieu avrebbe cercato di limitare il potere pubblico attraverso un modello di sovranita divisa. Seguendo questa chiave di lettura il potere giudiziario in Montesquieu e un contropotere che limita il potere legislativo interpretando lo «spirito» dell’ordinamento giuridico prima che la «lettera» della legge. English Abstract: According to Giovanni Tarello, Montesquieu was a forerunner of the legal enlightenment. He is believed to have formulated the theory of the tripartition of state powers into executive, legislative, and judicial branches. Moreover, he is supposed to have subordinated the judicial to the legislative power (the judges should therefore be merely the “mouth of the law” and limit themselves to the mechanical application of the legislator’s will). In this paper I will suggest other interpretations. In the view of other Italian scholars, the theory of the separation of powers should not be seen as subjecting the judiciary to the legislative branch. On the contrary, Montesquieu can be understood as having intended to limit public power through the division of sovereignty, whereby judges set boundaries on the wielding of political power by interpreting the spirit rather than merely the letter of the law.