G. Deffrennes (Ancien assistant-chef de clinique de chirurgie maxillofaciale) , J. Ferri (Professeur des Universités, praticien hospitalier, chef de service de chirurgie maxillofaciale et stomatologie) , E. Garreau (Stomatologiste, spécialiste en ODMF) , D. Deffrennes (Ancien chef de clinique-assistant de l’Assistance publique de Paris, chirurgien des hôpitaux (Hôpital Lariboisière de Paris))
{"title":"Osteotomie maxillomandibolari: tecniche chirurgiche e indicazioni","authors":"G. Deffrennes (Ancien assistant-chef de clinique de chirurgie maxillofaciale) , J. Ferri (Professeur des Universités, praticien hospitalier, chef de service de chirurgie maxillofaciale et stomatologie) , E. Garreau (Stomatologiste, spécialiste en ODMF) , D. Deffrennes (Ancien chef de clinique-assistant de l’Assistance publique de Paris, chirurgien des hôpitaux (Hôpital Lariboisière de Paris))","doi":"10.1016/S1769-6704(16)77576-0","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Le osteotomie maxillomandibolari si definiscono come qualsiasi sezione del mascellare o mandibolare totale o parziale, destinata a spostare la parte sezionata a scopi funzionali o morfologici. Questa chirurgia richiede conoscenze anatomiche e, in particolare, dentarie. L’aspetto funzionale di questi interventi è fondamentale per la loro stabilità a lungo termine. Le loro indicazioni sono numerose, ma le loro finalità consistono nel normalizzare i rapporti maxillofacciali e occlusali. Per realizzare questa chirurgia ortognatica è necessaria un’equipe multidisciplinare, che faccia intervenire soprattutto gli ortodontisti. Questo articolo ha lo scopo di spiegare in dettaglio le varie osteotomie maxillomandibolari più frequenti. Sono state descritte molte tecniche, che non sono più utilizzate o che lo sono in via del tutto eccezionale. Esse non sono, quindi, sviluppate qui. Come per tutti gli interventi chirurgici, ma ancora di più durante queste procedure chirurgiche, la cooperazione tra il chirurgo e l’anestesista è indispensabile.</p></div>","PeriodicalId":100455,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Plastica? Ricostruttiva ed Estetica","volume":"14 2","pages":"Pages 1-13"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2016-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1769-6704(16)77576-0","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Plastica? Ricostruttiva ed Estetica","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1769670416775760","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Le osteotomie maxillomandibolari si definiscono come qualsiasi sezione del mascellare o mandibolare totale o parziale, destinata a spostare la parte sezionata a scopi funzionali o morfologici. Questa chirurgia richiede conoscenze anatomiche e, in particolare, dentarie. L’aspetto funzionale di questi interventi è fondamentale per la loro stabilità a lungo termine. Le loro indicazioni sono numerose, ma le loro finalità consistono nel normalizzare i rapporti maxillofacciali e occlusali. Per realizzare questa chirurgia ortognatica è necessaria un’equipe multidisciplinare, che faccia intervenire soprattutto gli ortodontisti. Questo articolo ha lo scopo di spiegare in dettaglio le varie osteotomie maxillomandibolari più frequenti. Sono state descritte molte tecniche, che non sono più utilizzate o che lo sono in via del tutto eccezionale. Esse non sono, quindi, sviluppate qui. Come per tutti gli interventi chirurgici, ma ancora di più durante queste procedure chirurgiche, la cooperazione tra il chirurgo e l’anestesista è indispensabile.