{"title":"L'Archetipo di Cristo nella serie Dune di Frank Herbert","authors":"Riccardo Gramantieri","doi":"10.3280/jun54-2021oa12552","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Nel romanzo L'imperatore-dio di Dune di Frank Herbert il tiranno Leto II lega con un voto di obbedienza la fedele Nayla alla ribelle Siona. Nel finale del romanzo, Nayla contribuirà involontariamente all'uccisione del suo amato imperatore permettendo l'azione della ribelle Siona, e dunque del volere di Leto. C'è in questo legame fra Leto II, Nayla e Siona una predestinazione che ricorda il legame fra Cristo e Giuda. Facendo riferimento ai modelli della psicologia analitica, scopo di questo lavoro è quello di dimostrare come nell'operare di Leto II agisca l'archetipo junghiano di Cristo. Leto rappresenta, con la sua mostruosa fisicità e con le sue capacità psichiche e divinatorie, tutti i principali archetipi junghiani che si avvicendano nel processo di individuazione: è Ombra (è contemporaneamente il diavolo Shaitan e il dio creatore Shai-Hulud); è Anima (possiede i ricordi della sorella gemella Ghanima, della madre Chani, della nonna Jessica, e può parlare con la loro voce); è syzygia (sposa la sorella Ghanima); è rappresentazione del Sé attraverso l'archetipo di Cristo che, come dice Jung, in quanto eroe e uomo-dio psicologicamente designa il Sé","PeriodicalId":331776,"journal":{"name":"STUDI JUNGHIANI","volume":"1 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"STUDI JUNGHIANI","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.3280/jun54-2021oa12552","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0
Abstract
Nel romanzo L'imperatore-dio di Dune di Frank Herbert il tiranno Leto II lega con un voto di obbedienza la fedele Nayla alla ribelle Siona. Nel finale del romanzo, Nayla contribuirà involontariamente all'uccisione del suo amato imperatore permettendo l'azione della ribelle Siona, e dunque del volere di Leto. C'è in questo legame fra Leto II, Nayla e Siona una predestinazione che ricorda il legame fra Cristo e Giuda. Facendo riferimento ai modelli della psicologia analitica, scopo di questo lavoro è quello di dimostrare come nell'operare di Leto II agisca l'archetipo junghiano di Cristo. Leto rappresenta, con la sua mostruosa fisicità e con le sue capacità psichiche e divinatorie, tutti i principali archetipi junghiani che si avvicendano nel processo di individuazione: è Ombra (è contemporaneamente il diavolo Shaitan e il dio creatore Shai-Hulud); è Anima (possiede i ricordi della sorella gemella Ghanima, della madre Chani, della nonna Jessica, e può parlare con la loro voce); è syzygia (sposa la sorella Ghanima); è rappresentazione del Sé attraverso l'archetipo di Cristo che, come dice Jung, in quanto eroe e uomo-dio psicologicamente designa il Sé