B. Chaput , C. Herlin , J.-L. Grolleau , F. Bekara , J. Laloze , F. Boissière , S. Gandolfi , N. Bertheuil
{"title":"Gestione chirurgica delle piaghe da decubito","authors":"B. Chaput , C. Herlin , J.-L. Grolleau , F. Bekara , J. Laloze , F. Boissière , S. Gandolfi , N. Bertheuil","doi":"10.1016/S1769-6704(22)46870-7","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La gestione delle piaghe da decubito oggi non deve più essere fatta sulla sola indicazione dell’equipe chirurgica. Si tratta di una patologia complessa che richiede delle strategie multidisciplinari. Un’equipe composta da medici di riabilitazione, chirurghi plastici e infettivologi permette di offrire una gestione ottimale nella prevenzione delle recidive delle piaghe da decubito a medio o a lungo termine. In oltre il 90% dei casi, la chirurgia della piaga da decubito viene eseguita in pazienti con lesioni del midollo spinale. Nel paziente allettato, la cicatrizzazione diretta rimane la strategia principale. Nei pazienti dimessi da terapia intensiva, le indicazioni devono favorire le tecniche moderne che non compromettono la deambulazione. Questo capitolo descrive le diverse tecniche chirurgiche che possono essere eseguite a seconda della localizzazione della piaga da decubito, definendo il ruolo dei lembi perforanti, il cui utilizzo si è particolarmente sviluppato negli ultimi 10 anni. Ogni strategia chirurgica deve essere personalizzata in base alle condizioni locali e ai rischi specifici di ciascun paziente, avendo sempre come obiettivo il risparmio di capitale cutaneo e la garanzia di non danneggiare eccessivamente le strutture vascolari e muscolari sottostanti potenzialmente importanti nell’ambito di un secondo intervento.</p></div>","PeriodicalId":100455,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Plastica? Ricostruttiva ed Estetica","volume":"20 3","pages":"Pages 1-13"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Plastica? Ricostruttiva ed Estetica","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1769670422468707","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La gestione delle piaghe da decubito oggi non deve più essere fatta sulla sola indicazione dell’equipe chirurgica. Si tratta di una patologia complessa che richiede delle strategie multidisciplinari. Un’equipe composta da medici di riabilitazione, chirurghi plastici e infettivologi permette di offrire una gestione ottimale nella prevenzione delle recidive delle piaghe da decubito a medio o a lungo termine. In oltre il 90% dei casi, la chirurgia della piaga da decubito viene eseguita in pazienti con lesioni del midollo spinale. Nel paziente allettato, la cicatrizzazione diretta rimane la strategia principale. Nei pazienti dimessi da terapia intensiva, le indicazioni devono favorire le tecniche moderne che non compromettono la deambulazione. Questo capitolo descrive le diverse tecniche chirurgiche che possono essere eseguite a seconda della localizzazione della piaga da decubito, definendo il ruolo dei lembi perforanti, il cui utilizzo si è particolarmente sviluppato negli ultimi 10 anni. Ogni strategia chirurgica deve essere personalizzata in base alle condizioni locali e ai rischi specifici di ciascun paziente, avendo sempre come obiettivo il risparmio di capitale cutaneo e la garanzia di non danneggiare eccessivamente le strutture vascolari e muscolari sottostanti potenzialmente importanti nell’ambito di un secondo intervento.