Der Wanderer in der Stadt

R. Fajen
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Abstract

Riassunto Nella Commedia, Dante immagina due città opposte: Dite, la gremita città infernale, è rappresentata in termini puramente materici, ed è caratterizzata da confini nettamente demarcati (mura, creste, fossi, dirupi ecc.) che separano le anime dannate, mentre la città celeste del Paradiso è esaltata come luogo spirituale dove i beati e gli angeli comunicano, attraverso soglie e gradi, in perfetta armonia con Dio. Tuttavia, gli incontri del viaggiatore nella prima cantica dimostrano, fin dall’inizio, che anche nella folla urbana dell’Inferno esistono, malgrado l’assenza dell’amore divino, modi di convivenza che salvaguardano la dignità della natura umana in quanto creazione di questo amore. Fuori dalle mura ferree di Dite, nel ›sobborgo‹ della città infernale (Inf. III–VIII), Dante evoca diverse modalità di rapporti civili, tutti determinati dal codice della cortesia. Questo modo di entrare in contatto permette agli interlocutori di rispettare la libertà individuale dell’altro lasciandogli spazi propri di scelte autonome. Non sembra quindi un caso che la prima interazione con anime dannate dopo la porta dell’Inferno, il colloquio con la »bella scola« del Canto IV, avvenga proprio ai piedi delle mura del »nobile castello«, designando così il luogo emblematico della corte, un’entità assente nella realtà comunale di Firenze. Anche il primo dialogo con un’anima dannata, Francesca da Rimini, è definito attraverso la forma comunicativa della cortesia. Addentrandosi ulteriormente nell’abisso infernale, il pellegrino conversa cortesemente con alcune anime dannate, talvolta in un tono più distaccato (Ciacco), talvolta in maniera battagliera, ma piena di rispetto reciproco (Farinata degli Uberti). Infine, nei canti XV e XVI, Dante descrive, prima nell’incontro con Brunetto Latini, poi in quello con Guido Guerra, Tegghiaio Aldobrandi e Jacopo Rusticucci, una serie di esempi di comportamento cortese che suggeriscono, in mezzo alla moltitudine di Dite, la possibilità di una convivenza urbana evoluta ed equilibrata, che supera la realtà violenta delle città italiane del Medioevo.
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城市中的流浪者
摘要 但丁在《神曲》中想象了两座对立的城市:地狱之城 "迪特"(Dite)是一座拥挤的城市,以纯粹的物质为表现形式,其特点是以鲜明的界限(墙壁、山脊、沟渠、悬崖等)将被诅咒的灵魂分隔开来;而天堂之城(Paradise)则被赞颂为一个灵性的地方,在那里,受祝福者和天使通过门槛和等级与上帝进行完美的交流。然而,旅行者在第一首诗中的遭遇从一开始就表明,尽管没有神爱,但即使在地狱的城市人群中,也存在着共存的方式,以维护作为神爱创造物的人性尊严。在迪斯的铁墙之外,在地狱之城的 "郊区"(《地狱篇》第三至第八章),但丁唤起了不同的文明关系模式,所有这些都是由礼节规范决定的。这种接触方式允许对话者尊重对方的个人自由,为其留下自主选择的空间。因此,在地狱之门后与被诅咒的灵魂的第一次交流,即第四节中与 "贝拉-斯科拉 "的对话,发生在 "高贵的城堡 "的城墙脚下,这似乎并非巧合,因为它指定了宫廷这一佛罗伦萨市政现实中不存在的实体的象征性场所。即使是与被诅咒的灵魂弗朗西斯卡-达-里米尼(Francesca da Rimini)的第一次对话,也是通过 "礼节 "这一交流形式进行的。朝圣者在无尽的深渊中与多位被诅咒的灵魂进行了礼节性的对话,有时语气较为疏离(Ciacco),有时态度强硬,但充满了相互尊重(Farinata degli Uberti)。最后,在第 XV 和 XVI 部中,但丁先是描述了他与布鲁内托-拉蒂尼的相遇,然后又描述了他与吉多-格拉、泰格吉奥-阿尔多布兰迪和雅各布-鲁斯蒂库奇的相遇,这一系列彬彬有礼的行为举止表明,在众神簇拥下,一种进化的、平衡的城市共存是可能的,它克服了中世纪意大利城市的暴力现实。
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La speranza di un pellegrino attraverso la »città dolente«: dal finale della Vita nuova all’Eden Heather Webb, Dante, Artist of Gesture, Oxford, Oxford University Press 2022, 200 S. Lectura Dantis. Paradiso XVII Planetarium Dantis: »’l volger del ciel« Simon A. Gilson, Reading Dante in Renaissance Italy. Florence, Venice and the ›Divine Poet‹, Cambridge, Cambridge University Press 2018, 434 p.
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