D. Chesnel, R. Schweizer, P. Portran, J.-L. Fellahi
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Abstract
La valutazione preoperatoria del rischio cardiovascolare è essenziale per ridurre la morbimortalità perioperatoria in Francia, dove quasi la metà dei pazienti di età superiore ai 45 anni presenta dei fattori di rischio cardiovascolare. Fondamentale è il ruolo dell’anestesista-rianimatore, mentre più limitati sono i criteri che coinvolgono il cardiologo. Sebbene le raccomandazioni congiunte francesi del 2011 siano ancora attuali nella pratica quotidiana, le ultime raccomandazioni europee pubblicate nel 2022 suggeriscono alcune modifiche che pongono chiaramente dei problemi organizzativi. Infatti, se, da un lato, mettono in primo piano l’anamnesi e l’esame obiettivo preoperatorio, nonché la valutazione della capacità funzionale, dall’altro aprono ampiamente la porta all’ecocardiografia a riposo e alla misurazione dei biomarcatori cardiaci. Infine, oggi è raccomandata la valutazione della fragilità dei pazienti più anziani attraverso l’uso di scale specifiche.