J.-M. Debarre (Docteur en droit, membre associé de l’Institut du droit public et de la science politique de l’Université de Rennes 1, Docteur en médecine, dermatologue)
{"title":"Cosmetici: definizioni e regolamentazioni","authors":"J.-M. Debarre (Docteur en droit, membre associé de l’Institut du droit public et de la science politique de l’Université de Rennes 1, Docteur en médecine, dermatologue)","doi":"10.1016/S1776-0313(25)50087-4","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><div>I cosmetici devono rispettare le regolamentazioni obbligatorie per la loro messa a disposizione sul mercato dell’Unione Europea (UE) al fine di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e di garantire il funzionamento del mercato interno, secondo il regolamento (CE) n<sup>o</sup> 1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 relativo ai prodotti cosmetici. I cosmetici devono rispettare rigorose norme di sicurezza, di composizione, di etichettatura e di presentazione. Le affermazioni devono essere corrette e non fuorviare il consumatore. I cosmetici “naturali” e “bio” non hanno regolamentazioni specifiche all’interno dell’UE, ma possono ottenere la certificazione da parte di un organo che è stato precedentemente accreditato da un’Autorità pubblica riconosciuta. Ogni prodotto cosmetico immesso sul mercato europeo deve essere realizzato secondo le buone pratiche di fabbricazione. Il regolamento (CE) n<sup>o</sup> 1223/2009 prevede divieti e restrizioni su coloranti, conservanti e filtri ultravioletti utilizzati nella composizione dei cosmetici. Gli interferenti endocrini, i nanomateriali utilizzati nella composizione dei cosmetici e i prodotti per tatuaggi sono motivo di grande preoccupazione per le Autorità sanitarie a livello europeo. La cosmetovigilanza riguarda l’uso improprio di un cosmetico e qualsiasi effetto indesiderato, grave o meno, che si verifichi in condizioni d’uso normali o ragionevolmente prevedibili di un prodotto cosmetico. In Francia, la gestione della sicurezza sanitaria dei prodotti cosmetici e dei prodotti per tatuaggi è riorganizzata attorno a due attori principali, l’Agenzia nazionale di sicurezza sanitaria alimentare, ambientale e del lavoro e la Direzione generale della concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi. La classificazione di alcuni cosmetici nella categoria “cosmetici” alla luce della normativa europea è talvolta delicata e incerta: un cosmetico può avere proprietà limite che, con il tempo, porteranno a riclassificarlo nella categoria dei medicinali o dei dispositivi medici.</div></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"22 1","pages":"Pages 1-13"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2025-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1776031325500874","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
I cosmetici devono rispettare le regolamentazioni obbligatorie per la loro messa a disposizione sul mercato dell’Unione Europea (UE) al fine di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e di garantire il funzionamento del mercato interno, secondo il regolamento (CE) no 1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 relativo ai prodotti cosmetici. I cosmetici devono rispettare rigorose norme di sicurezza, di composizione, di etichettatura e di presentazione. Le affermazioni devono essere corrette e non fuorviare il consumatore. I cosmetici “naturali” e “bio” non hanno regolamentazioni specifiche all’interno dell’UE, ma possono ottenere la certificazione da parte di un organo che è stato precedentemente accreditato da un’Autorità pubblica riconosciuta. Ogni prodotto cosmetico immesso sul mercato europeo deve essere realizzato secondo le buone pratiche di fabbricazione. Il regolamento (CE) no 1223/2009 prevede divieti e restrizioni su coloranti, conservanti e filtri ultravioletti utilizzati nella composizione dei cosmetici. Gli interferenti endocrini, i nanomateriali utilizzati nella composizione dei cosmetici e i prodotti per tatuaggi sono motivo di grande preoccupazione per le Autorità sanitarie a livello europeo. La cosmetovigilanza riguarda l’uso improprio di un cosmetico e qualsiasi effetto indesiderato, grave o meno, che si verifichi in condizioni d’uso normali o ragionevolmente prevedibili di un prodotto cosmetico. In Francia, la gestione della sicurezza sanitaria dei prodotti cosmetici e dei prodotti per tatuaggi è riorganizzata attorno a due attori principali, l’Agenzia nazionale di sicurezza sanitaria alimentare, ambientale e del lavoro e la Direzione generale della concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi. La classificazione di alcuni cosmetici nella categoria “cosmetici” alla luce della normativa europea è talvolta delicata e incerta: un cosmetico può avere proprietà limite che, con il tempo, porteranno a riclassificarlo nella categoria dei medicinali o dei dispositivi medici.