Pub Date : 2024-02-24DOI: 10.1016/S1776-0313(24)48810-2
I. Rousseaux (Dermatologue esthétique, présidente de Defee Nord, membre du bureau du Syndicat des dermatologues)
Le iniezioni cutanee a scopo estetico mirano a riempire un vuoto come una ruga oppure ad aumentare il volume di una determinata zona del tegumento. Le tecniche di iniezione si sono evolute dalla siringa e dall’ago, in particolare con l’avvento delle cannule, che consentono di ottenere risultati volumetrici in migliori condizioni di sicurezza. Soprattutto, i materiali iniettabili si sono evoluti, passando da composti non riassorbibili, troppo spesso fonte di deturpazioni e di complicanze permanenti, a materiali riassorbibili, primo fra tutti l’acido ialuronico. Questi materiali riassorbibili sono praticamente gli unici utilizzati oggi dai dermatologi.
{"title":"Materiali riempitivi e volumizzanti","authors":"I. Rousseaux (Dermatologue esthétique, présidente de Defee Nord, membre du bureau du Syndicat des dermatologues)","doi":"10.1016/S1776-0313(24)48810-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(24)48810-2","url":null,"abstract":"<div><p>Le iniezioni cutanee a scopo estetico mirano a riempire un vuoto come una ruga oppure ad aumentare il volume di una determinata zona del tegumento. Le tecniche di iniezione si sono evolute dalla siringa e dall’ago, in particolare con l’avvento delle cannule, che consentono di ottenere risultati volumetrici in migliori condizioni di sicurezza. Soprattutto, i materiali iniettabili si sono evoluti, passando da composti non riassorbibili, troppo spesso fonte di deturpazioni e di complicanze permanenti, a materiali riassorbibili, primo fra tutti l’acido ialuronico. Questi materiali riassorbibili sono praticamente gli unici utilizzati oggi dai dermatologi.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"21 1","pages":"Pages 1-7"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1776031324488102/pdfft?md5=1197354ccea2a792836912f40649a575&pid=1-s2.0-S1776031324488102-main.pdf","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139942591","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"OA","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2024-02-24DOI: 10.1016/S1776-0313(24)48807-2
F. Hoareau (Docteur) , A. Mahé (Professeur conventionné de l’Université de Strasbourg)
I trattamenti cosmetici per la pelle e i capelli hanno alcune specificità per i tipi di pelle scura e i capelli crespi. Innanzitutto, è necessario riadattare le abitudini di igiene e idratazione quando si passa da un clima tropicale a un clima temperato. Pertanto, ridurre il numero delle docce quotidiane, smettere di sfregare e utilizzare emollienti idratanti anziché grassi spesso consentono di ritrovare un comfort e un risultato estetico soddisfacenti. I cosmetici depigmentanti hanno un effetto minore sulla discromia rispetto ai trattamenti eziologici, le cure cicatrizzanti e l’evitamento di azioni traumatiche (sfregamento, scrub e grattamento). In caso di depigmentazione volontaria, oltre alla graduale cessazione dei prodotti utilizzati, è utile l’utilizzo di creme cicatrizzanti e di un sostegno psicologico per accettare i postumi. Per quanto riguarda i capelli crespi, sono indicati agenti untuosi e creme districanti; deve essere incoraggiata la limitazione di traumi come la trazione o lo stiramento. I disagi legati alla rasatura e alla depilazione vengono corretti più con la rimozione dei traumi e con le cure mediche che con i cosmetici. Infine, l’invecchiamento cutaneo tardivo, dovuto all’abbondanza di melanina, rende poco utile il ricorso ai trattamenti antietà.
{"title":"Cosmetici e diversità: considerazioni sociopsicologiche","authors":"F. Hoareau (Docteur) , A. Mahé (Professeur conventionné de l’Université de Strasbourg)","doi":"10.1016/S1776-0313(24)48807-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(24)48807-2","url":null,"abstract":"<div><p>I trattamenti cosmetici per la pelle e i capelli hanno alcune specificità per i tipi di pelle scura e i capelli crespi. Innanzitutto, è necessario riadattare le abitudini di igiene e idratazione quando si passa da un clima tropicale a un clima temperato. Pertanto, ridurre il numero delle docce quotidiane, smettere di sfregare e utilizzare emollienti idratanti anziché grassi spesso consentono di ritrovare un comfort e un risultato estetico soddisfacenti. I cosmetici depigmentanti hanno un effetto minore sulla discromia rispetto ai trattamenti eziologici, le cure cicatrizzanti e l’evitamento di azioni traumatiche (sfregamento, scrub e grattamento). In caso di depigmentazione volontaria, oltre alla graduale cessazione dei prodotti utilizzati, è utile l’utilizzo di creme cicatrizzanti e di un sostegno psicologico per accettare i postumi. Per quanto riguarda i capelli crespi, sono indicati agenti untuosi e creme districanti; deve essere incoraggiata la limitazione di traumi come la trazione o lo stiramento. I disagi legati alla rasatura e alla depilazione vengono corretti più con la rimozione dei traumi e con le cure mediche che con i cosmetici. Infine, l’invecchiamento cutaneo tardivo, dovuto all’abbondanza di melanina, rende poco utile il ricorso ai trattamenti antietà.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"21 1","pages":"Pages 1-4"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1776031324488072/pdfft?md5=984008bcc36c57b892963801239f71fc&pid=1-s2.0-S1776031324488072-main.pdf","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139941984","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"OA","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2024-02-24DOI: 10.1016/S1776-0313(24)48808-4
L. Misery (Chef de service, PU-PH, titulaire de la chaire de dermatologie neurosensorielle, directeur de laboratoire)
La pelle sensibile (o pelle reattiva) è definita come una sindrome che si manifesta con la comparsa di sensazioni spiacevoli (pizzicore, bruciore, dolore, prurito, formicolio) in risposta a stimoli che normalmente non dovrebbero causare tali sensazioni. Queste sensazioni spiacevoli non possono essere spiegate con lesioni attribuibili a una malattia cutanea specifica. La pelle può apparire normale o essere accompagnata da eritema. La pelle sensibile può coinvolgere qualsiasi zona della pelle ma soprattutto il viso. La pelle sensibile è molto comune, infatti riguarda circa la metà della popolazione, con intensità variabile. La diagnosi viene essenzialmente fatta intervistando il paziente. La fisiopatologia comincia a essere compresa meglio: potrebbe trattarsi di un’iperreattività del sistema nervoso cutaneo, legata in particolare all’attivazione di proteine sensoriali presenti sui cheratinociti e sulle terminazioni nervose. La gestione rimane ancora piuttosto speculativa.
{"title":"Pelle sensibile, pelle reattiva","authors":"L. Misery (Chef de service, PU-PH, titulaire de la chaire de dermatologie neurosensorielle, directeur de laboratoire)","doi":"10.1016/S1776-0313(24)48808-4","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(24)48808-4","url":null,"abstract":"<div><p>La pelle sensibile (o pelle reattiva) è definita come una sindrome che si manifesta con la comparsa di sensazioni spiacevoli (pizzicore, bruciore, dolore, prurito, formicolio) in risposta a stimoli che normalmente non dovrebbero causare tali sensazioni. Queste sensazioni spiacevoli non possono essere spiegate con lesioni attribuibili a una malattia cutanea specifica. La pelle può apparire normale o essere accompagnata da eritema. La pelle sensibile può coinvolgere qualsiasi zona della pelle ma soprattutto il viso. La pelle sensibile è molto comune, infatti riguarda circa la metà della popolazione, con intensità variabile. La diagnosi viene essenzialmente fatta intervistando il paziente. La fisiopatologia comincia a essere compresa meglio: potrebbe trattarsi di un’iperreattività del sistema nervoso cutaneo, legata in particolare all’attivazione di proteine sensoriali presenti sui cheratinociti e sulle terminazioni nervose. La gestione rimane ancora piuttosto speculativa.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"21 1","pages":"Pages 1-6"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1776031324488084/pdfft?md5=10c78edc8f5b95ef5dddd23347cc513c&pid=1-s2.0-S1776031324488084-main.pdf","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139942589","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"OA","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2024-02-24DOI: 10.1016/S1776-0313(24)48812-6
M. Jourdan (Dermatologue)
I laser pigmentari possono ridurre efficacemente un gran numero di lesioni pigmentate epidermiche o dermiche. Emettono una lunghezza d’onda che prende di mira selettivamente il cromoforo bruno della melanina o un pigmento esogeno come gli inchiostri per tatuaggi e sono caratterizzati dalla produzione di un forte impulso per una durata molto breve. Questa concentrazione di energia è all’origine di un effetto fotomeccanico sul bersaglio, senza traboccamento termico, chiamato “fototermolisi selettiva”. In tutti i casi, è necessaria una diagnosi precisa prima della seduta: occorre prima escludere un nevo, un melanoma o una melanosi di Dubreuilh. È inoltre necessario spiegare chiaramente lo svolgimento della seduta, i possibili effetti avversi, la prognosi del risultato nonché i rischi di recidiva, quando esistono, in particolare per gli amartomi di Becker o le macchie caffellatte. A volte i rischi di recidiva sono tali, come per il melasma, da poter relegare il laser all’ultima linea di trattamento. I laser pigmentari, invece, sono la prima scelta per la rimozione dei tatuaggi, siano essi classici tatuaggi ornamentali, tatuaggi dermocosmetici, tatuaggi tradizionali o tatuaggi accidentali.
{"title":"Laser pigmentari: utilizzo su lesioni pigmentate e tatuaggi","authors":"M. Jourdan (Dermatologue)","doi":"10.1016/S1776-0313(24)48812-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(24)48812-6","url":null,"abstract":"<div><p>I laser pigmentari possono ridurre efficacemente un gran numero di lesioni pigmentate epidermiche o dermiche. Emettono una lunghezza d’onda che prende di mira selettivamente il cromoforo bruno della melanina o un pigmento esogeno come gli inchiostri per tatuaggi e sono caratterizzati dalla produzione di un forte impulso per una durata molto breve. Questa concentrazione di energia è all’origine di un effetto fotomeccanico sul bersaglio, senza traboccamento termico, chiamato “fototermolisi selettiva”. In tutti i casi, è necessaria una diagnosi precisa prima della seduta: occorre prima escludere un nevo, un melanoma o una melanosi di Dubreuilh. È inoltre necessario spiegare chiaramente lo svolgimento della seduta, i possibili effetti avversi, la prognosi del risultato nonché i rischi di recidiva, quando esistono, in particolare per gli amartomi di Becker o le macchie caffellatte. A volte i rischi di recidiva sono tali, come per il melasma, da poter relegare il laser all’ultima linea di trattamento. I laser pigmentari, invece, sono la prima scelta per la rimozione dei tatuaggi, siano essi classici tatuaggi ornamentali, tatuaggi dermocosmetici, tatuaggi tradizionali o tatuaggi accidentali.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"21 1","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1776031324488126/pdfft?md5=2fcbd87273de35fa7244b22787188b3a&pid=1-s2.0-S1776031324488126-main.pdf","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139942611","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"OA","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2024-02-24DOI: 10.1016/S1776-0313(24)48809-6
A. Cohen-Letessier (Dermatologue)
All’inizio del nuovo millennio, il crescente interesse dell’uomo per il proprio aspetto ha dato il via a nuove ricerche che hanno evidenziato le specificità della sua pelle: maggiore spessore cutaneo, migliore resistenza all’elastosi solare, con un invecchiamento cronologicamente successivo ma più accentuato, una diversa architettura del tessuto adiposo, con un ipoderma più sottile e una maggiore attività della lipoproteina lipasi nel grasso addominale, un sudore più acido, una secrezione sebacea più attiva e annessi cutanei sotto influenza androgenica. Di fronte a questa constatazione l’offerta dermocosmetica si è ampliata, cercando di rispondere in modo rigoroso e accattivante alle sue esigenze. L’uomo oggi ha a sua disposizione, oltre ai prodotti di base (detergenti, creme idratanti, prodotti per la rasatura e lozioni per capelli), maschere, scrub, esfolianti e correttori. È più interessato alle tecniche di ringiovanimento (peeling, laser, iniezioni, chirurgia, ecc.); i cosmetici vantano le loro presunte virtù “disintossicanti”, “energizzanti” o “antifatica” e così via. Le tendenze cosmetiche della mascolinità nel 2023 vanno sempre verso i prodotti per la cura della pelle e la prevenzione dell’invecchiamento. L’offerta si è tuttavia diversificata, in linea con gli sviluppi della società. Infatti, alcuni uomini mostrano un look e un trucco “metà ragazza e metà ragazzo”: fondotinta, smalto, sopracciglia ridisegnate e persino tatuate e così via e i cosmetici seguono gli interrogativi sull’identità di genere.
{"title":"Pelle dell’uomo e cosmetica maschile","authors":"A. Cohen-Letessier (Dermatologue)","doi":"10.1016/S1776-0313(24)48809-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(24)48809-6","url":null,"abstract":"<div><p>All’inizio del nuovo millennio, il crescente interesse dell’uomo per il proprio aspetto ha dato il via a nuove ricerche che hanno evidenziato le specificità della sua pelle: maggiore spessore cutaneo, migliore resistenza all’elastosi solare, con un invecchiamento cronologicamente successivo ma più accentuato, una diversa architettura del tessuto adiposo, con un ipoderma più sottile e una maggiore attività della lipoproteina lipasi nel grasso addominale, un sudore più acido, una secrezione sebacea più attiva e annessi cutanei sotto influenza androgenica. Di fronte a questa constatazione l’offerta dermocosmetica si è ampliata, cercando di rispondere in modo rigoroso e accattivante alle sue esigenze. L’uomo oggi ha a sua disposizione, oltre ai prodotti di base (detergenti, creme idratanti, prodotti per la rasatura e lozioni per capelli), maschere, scrub, esfolianti e correttori. È più interessato alle tecniche di ringiovanimento (<em>peeling</em>, laser, iniezioni, chirurgia, ecc.); i cosmetici vantano le loro presunte virtù “disintossicanti”, “energizzanti” o “antifatica” e così via. Le tendenze cosmetiche della mascolinità nel 2023 vanno sempre verso i prodotti per la cura della pelle e la prevenzione dell’invecchiamento. L’offerta si è tuttavia diversificata, in linea con gli sviluppi della società. Infatti, alcuni uomini mostrano un <em>look</em> e un trucco “metà ragazza e metà ragazzo”: fondotinta, smalto, sopracciglia ridisegnate e persino tatuate e così via e i cosmetici seguono gli interrogativi sull’identità di genere.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"21 1","pages":"Pages 1-10"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1776031324488096/pdfft?md5=eb9837142823bc5f58cfcd4668488b68&pid=1-s2.0-S1776031324488096-main.pdf","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139942590","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"OA","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2024-02-24DOI: 10.1016/S1776-0313(24)48811-4
B. Mole
La tossina botulinica ha completamente rivoluzionato la gestione dell’invecchiamento del viso attraverso la precisione, la naturalezza, la costanza dei suoi risultati e la limitazione dei suoi effetti collaterali molto rari e sempre reversibili. Ben codificate nella parte superiore del viso, le sue indicazioni si sono via via diffuse alla parte inferiore e al collo dove la sua manipolazione resta però più delicata. La sua azione parasimpatica apporta anche un notevole miglioramento della qualità della pelle. La comparsa di nuove forme, soprattutto liquide, che non necessitano di ricostituzione, non ha tuttavia modificato la durabilità dei risultati, che scompaiono a partire dal 4o mese. Usata regolarmente, consente un’eccezionale regolazione delle espressioni facciali negative, contribuisce a creare l’impressione di rilassamento facciale e limita notevolmente gli effetti dell’età legati all’ipertonia muscolare dei muscoli pellicciai del viso e del collo. Nessun trattamento per l’invecchiamento potrebbe essere concepito oggi senza la sua collaborazione parziale o estesa.
{"title":"Tossina botulinica","authors":"B. Mole","doi":"10.1016/S1776-0313(24)48811-4","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(24)48811-4","url":null,"abstract":"<div><p>La tossina botulinica ha completamente rivoluzionato la gestione dell’invecchiamento del viso attraverso la precisione, la naturalezza, la costanza dei suoi risultati e la limitazione dei suoi effetti collaterali molto rari e sempre reversibili. Ben codificate nella parte superiore del viso, le sue indicazioni si sono via via diffuse alla parte inferiore e al collo dove la sua manipolazione resta però più delicata. La sua azione parasimpatica apporta anche un notevole miglioramento della qualità della pelle. La comparsa di nuove forme, soprattutto liquide, che non necessitano di ricostituzione, non ha tuttavia modificato la durabilità dei risultati, che scompaiono a partire dal 4<sup>o</sup> mese. Usata regolarmente, consente un’eccezionale regolazione delle espressioni facciali negative, contribuisce a creare l’impressione di rilassamento facciale e limita notevolmente gli effetti dell’età legati all’ipertonia muscolare dei muscoli pellicciai del viso e del collo. Nessun trattamento per l’invecchiamento potrebbe essere concepito oggi senza la sua collaborazione parziale o estesa.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"21 1","pages":"Pages 1-18"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1776031324488114/pdfft?md5=a85d3bb1af313fd753c3d0e39b2a6f94&pid=1-s2.0-S1776031324488114-main.pdf","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139942592","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"OA","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-03-01DOI: 10.1016/S1776-0313(22)47509-5
M. Sayag MD , M. Chavagnac-Bonneville PhD
Dopo un richiamo del ruolo e della composizione dei prodotti da toilette che sono cosmetici, si studiano i tensioattivi (TA), che costituiscono i principi attivi detergenti: la loro definizione, le loro proprietà (bagnanti, emulsionanti, solubilizzanti, detergenti e schiumogene) e poi la loro classificazione che comprende TA ionici (anionici, cationici, anfoteri) e non ionici con la tolleranza di ciascun gruppo. Vengono poi passati in rassegna i vari prodotti da toilette: saponi (il più delle volte solidi), syndet (solidi e liquidi), lozioni detergenti (lozioni complementari a latti da toilette, soluzioni micellari e loro derivati: schiume e gel), emulsioni detergenti (latti detergenti, creme detergenti e struccanti bifasici), oli e balsami detergenti, salviette e nuove tendenze. Infine, vengono trattate le indicazioni per la toilette incontrate dal medico: l’età del paziente (neonato, lattante, soggetto anziano), il tipo di pelle o la zona interessata (secca, grassa, igiene intima) e alcuni disturbi dermatologici (acne, dermatite atopica, psoriasi, rosacea, dermatite seborroica, sindrome della pelle sensibile e dopo interventi estetici). La diversità dei prodotti da toelette attualmente disponibili offre una scelta molto ampia all’utilizzatore, guidato dai suoi desideri verso prodotti classici (sapone surgras, gel doccia, latte detergente) o più moderni che rinnovano il piacere della toilette (schiuma detergente, olio doccia) o anche tradizionali come il sapone di Marsiglia, tornato attraente con la moda dei prodotti naturali. Il dermatologo può dare consigli al suo paziente in base alla sua età, al suo tipo di pelle o alla sua dermatosi, scegliendo il prodotto igienico adatto che presenta il miglior equilibrio tra il suo potere pulente e il rispetto dell’integrità epidermica.
{"title":"Prodotti da toilette per il viso e per il corpo: indicazioni in dermatologia","authors":"M. Sayag MD , M. Chavagnac-Bonneville PhD","doi":"10.1016/S1776-0313(22)47509-5","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(22)47509-5","url":null,"abstract":"<div><p>Dopo un richiamo del ruolo e della composizione dei prodotti da toilette che sono cosmetici, si studiano i tensioattivi (TA), che costituiscono i principi attivi detergenti: la loro definizione, le loro proprietà (bagnanti, emulsionanti, solubilizzanti, detergenti e schiumogene) e poi la loro classificazione che comprende TA ionici (anionici, cationici, anfoteri) e non ionici con la tolleranza di ciascun gruppo. Vengono poi passati in rassegna i vari prodotti da toilette: saponi (il più delle volte solidi), syndet (solidi e liquidi), lozioni detergenti (lozioni complementari a latti da toilette, soluzioni micellari e loro derivati: schiume e gel), emulsioni detergenti (latti detergenti, creme detergenti e struccanti bifasici), oli e balsami detergenti, salviette e nuove tendenze. Infine, vengono trattate le indicazioni per la toilette incontrate dal medico: l’età del paziente (neonato, lattante, soggetto anziano), il tipo di pelle o la zona interessata (secca, grassa, igiene intima) e alcuni disturbi dermatologici (acne, dermatite atopica, psoriasi, rosacea, dermatite seborroica, sindrome della pelle sensibile e dopo interventi estetici). La diversità dei prodotti da toelette attualmente disponibili offre una scelta molto ampia all’utilizzatore, guidato dai suoi desideri verso prodotti classici (sapone surgras, gel doccia, latte detergente) o più moderni che rinnovano il piacere della toilette (schiuma detergente, olio doccia) o anche tradizionali come il sapone di Marsiglia, tornato attraente con la moda dei prodotti naturali. Il dermatologo può dare consigli al suo paziente in base alla sua età, al suo tipo di pelle o alla sua dermatosi, scegliendo il prodotto igienico adatto che presenta il miglior equilibrio tra il suo potere pulente e il rispetto dell’integrità epidermica.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"20 1","pages":"Pages 1-9"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"50203824","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-03-01DOI: 10.1016/S1776-0313(22)47508-3
S. Mac-Mary , J.M. Sainthillier , P. Humbert
La pelle secca, o xerosi, è estremamente comune. Di solito si traduce in una pelle ruvida e squamosa che ha perso la sua flessibilità e che può essere accompagnata da sensazioni di disagio (tensione, prurito, ecc.). Alcuni fattori predispongono alla secchezza cutanea: la mancanza di acqua nei corneociti, direttamente dipendente da fattori idratanti naturali (natural moisturizing factors [NMF]), un’anomalia dei processi di desquamazione o di cheratinizzazione che provoca un impatto sulla coesione intercorneocitaria, un’accelerazione del ciclo di rinnovamento cellulare o un’iperproliferazione o una modifica della composizione lipidica dello strato corneo (SC) o dell’escrezione sebacea. Che sia costituzionale o acquisita, fisiologica o legata a una malattia della pelle, la xerosi richiede trattamenti speciali la cui efficacia può oggi essere valutata con precisione, non solo attraverso punteggi clinici, ma anche attraverso misurazioni biometrologiche (misurazioni di attrito, delle proprietà meccaniche, dell’idratazione cutanea o della perdita insensibile di acqua [PIA], ecc.) e radiologiche (valutazione del microrilievo, dell’idrofobicità della pelle), analisi spettroscopiche (spettroscopia infrarossa/spettroscopia Raman, ecc.) o prelievi (peli, flora cutanea, ecc.).
{"title":"Misurazione della xerosi","authors":"S. Mac-Mary , J.M. Sainthillier , P. Humbert","doi":"10.1016/S1776-0313(22)47508-3","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(22)47508-3","url":null,"abstract":"<div><p>La pelle secca, o xerosi, è estremamente comune. Di solito si traduce in una pelle ruvida e squamosa che ha perso la sua flessibilità e che può essere accompagnata da sensazioni di disagio (tensione, prurito, ecc.). Alcuni fattori predispongono alla secchezza cutanea: la mancanza di acqua nei corneociti, direttamente dipendente da fattori idratanti naturali (<em>natural moisturizing factors</em> [NMF]), un’anomalia dei processi di desquamazione o di cheratinizzazione che provoca un impatto sulla coesione intercorneocitaria, un’accelerazione del ciclo di rinnovamento cellulare o un’iperproliferazione o una modifica della composizione lipidica dello strato corneo (SC) o dell’escrezione sebacea. Che sia costituzionale o acquisita, fisiologica o legata a una malattia della pelle, la xerosi richiede trattamenti speciali la cui efficacia può oggi essere valutata con precisione, non solo attraverso punteggi clinici, ma anche attraverso misurazioni biometrologiche (misurazioni di attrito, delle proprietà meccaniche, dell’idratazione cutanea o della perdita insensibile di acqua [PIA], ecc.) e radiologiche (valutazione del microrilievo, dell’idrofobicità della pelle), analisi spettroscopiche (spettroscopia infrarossa/spettroscopia Raman, ecc.) o prelievi (peli, flora cutanea, ecc.).</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"20 1","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"50203825","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-03-01DOI: 10.1016/S1776-0313(22)47511-3
P. André , O. Claude
Il lipofilling o flat grafting è un vero e proprio trapianto di tessuto adiposo. Questo è un gesto chirurgico semplice ma delicato, la cui tecnica è ben codificata oggi. Permette di correggere alcuni volumi ma anche di migliorare la qualità della pelle. Il tessuto adiposo contiene un gran numero di cellule staminali che permettono di restaurare la pelle invecchiata o malata. Le indicazioni sono multiple, dall’estetica alla pelle malata, e i risultati spesso sono spettacolari. Può essere realizzato in maniera isolata o più spesso associato a un atto di chirurgia plastica.
{"title":"Lipofilling o “fat grafting”","authors":"P. André , O. Claude","doi":"10.1016/S1776-0313(22)47511-3","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(22)47511-3","url":null,"abstract":"<div><p>Il lipofilling o flat grafting è un vero e proprio trapianto di tessuto adiposo. Questo è un gesto chirurgico semplice ma delicato, la cui tecnica è ben codificata oggi. Permette di correggere alcuni volumi ma anche di migliorare la qualità della pelle. Il tessuto adiposo contiene un gran numero di cellule staminali che permettono di restaurare la pelle invecchiata o malata. Le indicazioni sono multiple, dall’estetica alla pelle malata, e i risultati spesso sono spettacolari. Può essere realizzato in maniera isolata o più spesso associato a un atto di chirurgia plastica.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"20 1","pages":"Pages 1-7"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"50203822","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-03-01DOI: 10.1016/S1776-0313(22)47506-X
I. Parrot (Enseignant-chercheur, pharmacien, vice-présidente de l’Université de Montpellier déléguée à la diffusion de la culture scientifique, co-fondatrice et conseillère scientifique pour la société Arthur Dupuy) , M.-C. Martini (Ex Professeur de dermopharmacie et cosmétologie)
Che sia diffuso nell’aria che ci circonda, applicato in un cosmetico o presente in prodotti per la cura domestica o la pulizia, il profumo intriga. Il profumo intriga per la sua costruzione, la sua creazione e il segreto intorno alla sua composizione, ma preoccupa il consumatore. Se gli ingredienti naturali anche se ricchi di allergeni rassicurano, gli ingredienti di sintesi sono spesso, e a torto, denigrati. Ritorniamo in questa sede sulla composizione dei profumi, sulla loro legislazione o ancora sulla valutazione della loro tolleranza, ricordando il ruolo degli studi clinici e degli organismi di controllo.
{"title":"Profumi","authors":"I. Parrot (Enseignant-chercheur, pharmacien, vice-présidente de l’Université de Montpellier déléguée à la diffusion de la culture scientifique, co-fondatrice et conseillère scientifique pour la société Arthur Dupuy) , M.-C. Martini (Ex Professeur de dermopharmacie et cosmétologie)","doi":"10.1016/S1776-0313(22)47506-X","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(22)47506-X","url":null,"abstract":"<div><p>Che sia diffuso nell’aria che ci circonda, applicato in un cosmetico o presente in prodotti per la cura domestica o la pulizia, il profumo intriga. Il profumo intriga per la sua costruzione, la sua creazione e il segreto intorno alla sua composizione, ma preoccupa il consumatore. Se gli ingredienti naturali anche se ricchi di allergeni rassicurano, gli ingredienti di sintesi sono spesso, e a torto, denigrati. Ritorniamo in questa sede sulla composizione dei profumi, sulla loro legislazione o ancora sulla valutazione della loro tolleranza, ricordando il ruolo degli studi clinici e degli organismi di controllo.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"20 1","pages":"Pages 1-10"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"50203826","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}