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Abstract
L’articolo offre un excursus sui modi in cui il sapere musicale e stato divulgato dalla Rai-tv negli anni Sessanta, ossia nel periodo compreso tra gli ultimi anni del boom economico e le propaggini del ’68. Nel decennio considerato l’offerta televisiva sul Programma nazionale e sul Secondo programma (gli unici due canali esistenti all’epoca) presenta una fisionomia piuttosto chiara e riconoscibile, per via della lunga gestione di Ettore Bernabei, direttore generale della Rai dal 1961 al 1974. Sono gli anni della cosiddetta ‘paleo-tv’, caratterizzata da una forte vocazione pedagogico-educativa. Oltre a una descrizione delle finalita pedagogiche della paleo-tv, generali e legate alla musica d’arte, l’articolo illustra e approfondisce alcuni programmi didattico-divulgativi: in particolare Specchio sonoro di Roman Vlad (1964) e il ciclo L’opera ieri e oggi , a cura di Luciano Alberti e Vittoria Ottolenghi, nell’ambito della striscia quotidiana Sapere (1969).