{"title":"Voci non umane e orecchi per sentirle. L'incipit della \"Notte sul Monte Calvo\"secondo Musorgskij e Rimskij-Korsakov","authors":"E. Fava","doi":"10.6092/issn.2039-9715/7616","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Gli studi sul fantastico hanno approfondito molto i meccanismi della narrativa, ma si sono occupati poco delle potenzialita del fantastico musicale, spesso lasciando intendere anzi l’impossibilita da parte della musica di esprimere quel senso di smarrimento e di vertigine comunemente riconosciuto come uno dei marcatori fondamentali del fantastico. Il presente intervento si propone di suggerire come focalizzare l’attenzione di un pubblico di ragazzi o studenti su elementi legati alla strumentazione, mettendo a confronto l’attacco di due differenti redazioni della stessa partitura ( La notte sul Monte Calvo di Modest Musorsgkij nella versione dell’autore e in quella di Rimskij-Korsakov). Dalle differenze individuate emerge, inoltre, la capacita del linguaggio musicale di assecondare e manipolare la natura fantastica del brano e anzi, di valutare attraverso un lucidissimo impiego dei mezzi timbrici il limite fino al quale spingersi nel denotarla.","PeriodicalId":30273,"journal":{"name":"Musica Docta","volume":"7 1","pages":"35-49"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2017-12-29","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Musica Docta","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.6092/issn.2039-9715/7616","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Gli studi sul fantastico hanno approfondito molto i meccanismi della narrativa, ma si sono occupati poco delle potenzialita del fantastico musicale, spesso lasciando intendere anzi l’impossibilita da parte della musica di esprimere quel senso di smarrimento e di vertigine comunemente riconosciuto come uno dei marcatori fondamentali del fantastico. Il presente intervento si propone di suggerire come focalizzare l’attenzione di un pubblico di ragazzi o studenti su elementi legati alla strumentazione, mettendo a confronto l’attacco di due differenti redazioni della stessa partitura ( La notte sul Monte Calvo di Modest Musorsgkij nella versione dell’autore e in quella di Rimskij-Korsakov). Dalle differenze individuate emerge, inoltre, la capacita del linguaggio musicale di assecondare e manipolare la natura fantastica del brano e anzi, di valutare attraverso un lucidissimo impiego dei mezzi timbrici il limite fino al quale spingersi nel denotarla.