Borgate romane fasciste: fondazione e temi di risanamento. Il caso della Borgata Tufello

Abstract

Nel decennio tra il 1930 e il 1940, insieme agli interventi per la trasformazione della ‘città eterna' nella Grande Roma, l'Istituto Case Popolari realizzò sobborghi noti come ‘borgate romane fasciste'. Delle dodici costruite ai margini di una città in espansione, quella di cui qui si presenta una riflessione in merito al suo radicarsi sul territorio e diventare parte di un sistema urbano e sociale nel quale rileggere l'eredità del Moderno, capace di ulteriori futuri sviluppi, è la Borgata Tufello, posta nel quadrante nord-est, in una periferia verde al confine con la campagna. Il saggio, oltre a prendere in considerazione le problematiche ereditate, valuta le potenzialità, le trasformazioni in atto e le scommesse su una forma di continuità storico-culturale di questa architettura moderna minore.