{"title":"La libertà e i segni. Un’interpretazione biosemiotica di Primo Levi. (Con un pensiero sul virus)","authors":"S. Iovino","doi":"10.33137/q.i..v43i2.41149","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Ci sono concetti e storie che, letti insieme, riescono ad illuminare la realtà in modi inattesi. È quanto è capitato a me nelle prime fasi della pandemia di COVID-19, quando le mie letture di Levi si sono intrecciate con la biosemiotica, un paradigma teorico che aiuta a capire come funziona lo scambio di segni sotteso alle dinamiche biologiche. Scritto durante quei mesi difficili, questo saggio è il risultato di quell’esperienza. Prendendo la biosemiotica come chiave interpretativa, nelle pagine che seguono userò due diversi scritti di Primo Levi – “L’amico dell’uomo” dalle Storie naturali e I sommersi e i salvati – per esplorare quanto profondamente la comunicazione sia parte del tessuto stesso della nostra vita, dalle cellule agli organismi della società. Vedremo come la libera espressione di questo impulso semiotico – un desiderio di vivere attraverso la circolazione di segni – sia rintracciabile in tutti gli strati della materia vivente. E vedremo come esso non sia solo la condizione per la sopravvivenza, ma tout court la forza indispensabile che rende possibile l’evoluzione naturale e i cambiamenti culturali.","PeriodicalId":39609,"journal":{"name":"QUADERNI D ITALIANISTICA","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1000,"publicationDate":"2023-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"1","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"QUADERNI D ITALIANISTICA","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.33137/q.i..v43i2.41149","RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"0","JCRName":"LITERATURE, ROMANCE","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Ci sono concetti e storie che, letti insieme, riescono ad illuminare la realtà in modi inattesi. È quanto è capitato a me nelle prime fasi della pandemia di COVID-19, quando le mie letture di Levi si sono intrecciate con la biosemiotica, un paradigma teorico che aiuta a capire come funziona lo scambio di segni sotteso alle dinamiche biologiche. Scritto durante quei mesi difficili, questo saggio è il risultato di quell’esperienza. Prendendo la biosemiotica come chiave interpretativa, nelle pagine che seguono userò due diversi scritti di Primo Levi – “L’amico dell’uomo” dalle Storie naturali e I sommersi e i salvati – per esplorare quanto profondamente la comunicazione sia parte del tessuto stesso della nostra vita, dalle cellule agli organismi della società. Vedremo come la libera espressione di questo impulso semiotico – un desiderio di vivere attraverso la circolazione di segni – sia rintracciabile in tutti gli strati della materia vivente. E vedremo come esso non sia solo la condizione per la sopravvivenza, ma tout court la forza indispensabile che rende possibile l’evoluzione naturale e i cambiamenti culturali.