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Abstract
Il contributo intende discutere alcune questioni legate alla diversa visione del profeta dell'Islam in una prospettiva interculturale. In particolare si tentano di evidenziare le radici del problema concentrandosi sullo contesto storico in cui la questione ha preso forma. Emerge una critica alla maggior parte degli studiosi arabi che, storicamente, hanno evitato di affrontare lo studio di fonti non musulmane che potessero proporre visioni contrastanti rispetto alle credenze religiose condivise. Il contributo ha affrontato quindi il problema della traduzione di opere letterarie occidentali in arabo, in particolare le opere in cui e implicata l’immagine del profeta dell'Islam: emerge una censura piuttosto diffusa che tende a omettere le parti considerate "offensive" per la sensibilita religiosa dei musulmani. La Divina Commedia di Dante Alighieri rappresenta il caso esemplare di questo atteggiamento. Obbiettivo del contributo e affrontare il concetto di diversita in modo costruttivo in modo da non nascondere i fatti attraverso la censura o la non conoscenza ma invocando un nuovo modo di confrontarsi nel contesto multiculturale. This paper discusses the frequent intercultural problems related to the different cross-cultural vision of the prophet of Islam. In particular, the paper highlights the roots of the problem; in fact, focusing on the historical background of the problem is extremely important. Moreover, the paper delivered criticism to the majority of Arab scholars who, historically, seemed to lack the willingness to study non Muslim sources that have a contradicting vision to their believes. The paper tackled the issue of the translation of western literary works into Arabic, especially those that tackles the image of the prophet of Islam, where the Arabic translation usually skip any “offensive” part related to the image of the prophet. For example, The divine comedy of Dante Alighieri. The paper tries to face the concept of diversity in constructive way, by never hiding the facts, as this can never be considered a solution, but a way to transform it into a very complex problem.