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Aperto per chi? Il valore della scienza aperta 对谁开放?开放科学的价值
Pub Date : 2023-06-01 DOI: 10.54103/2035-7362/19482
P. Galimberti
Ci troviamo in un’epoca di grandi mutamenti e di veloce evoluzione della comunicazione scientifica. Alla chiusura e inaccessibilità di testi, dati e processi di qualità si sostituisce la richiesta corale di trasparenza, equità e democraticità. All’idea di una scienza competitiva ed esclusiva si sostituisce quella di una scienza collaborativa in cui la condivisione dei risultati è il valore fondante e punto di forza per un più veloce sviluppo. Cambia e viene messo in discussione il ruolo degli editori commerciali che devono reinventarsi in questo nuovo contesto, cambiano gli equilibri di potere fra editor, revisori ed autori. Gli strumenti per rispondere a questa richiesta corale di trasparenza sono tutti a nostra disposizione, ma ancora da parte delle comunità scientifiche si avverte qualche difficoltà a recepire le nuove modalità di pratica, validazione e disseminazione della ricerca. Ancora si assiste a una certa diffidenza e forse sgomento di fronte ai pubblici possibili e ad un ciclo di vita delle ricerche che è potenzialmente infinito.Sulle spalle dei giganti, citava Newton. E ciò è soprattutto vero se vengono eliminate le barriere economiche e legali che hanno fino ad ora rappresentato un ostacolo, o per lo meno un rallentamento per lo sviluppo della ricerca scientifica."Doctor Virtualis" è una rivista umanistica, di settore, che ha abbracciato in tempi piuttosto lontani la filosofia dell’apertura promossa dall’ateneo che oggi si è rivelata vincente. La sua storia è la storia della piattaforma di riviste che la ospita alla quale la rivista ha aderito fin dal primo anno. We are in an era of rapid evolution of scholarly communication. The inaccessibility of quality texts, data, and processes is being replaced by a choral demand for transparency, equity, and democraticity. The idea of a competitive and exclusive science is replaced by that of a collaborative science in which the sharing of results is the founding value and strength for faster development. The role of commercial publishers who must reinvent themselves in this new context changes and is challenged; the balance of power between editors, reviewers and authors changes. The tools for responding to this choral demand for transparency are all at our disposal, but still from the scientific communities there is some difficulty in taking on board the new ways of practicing, validating and disseminating research. There is still some distrust and perhaps dismay in front of possible audiences and a research life cycle that is potentially never-ending.On the shoulders of giants, Newton quoted. And this is especially true if the economic and legal barriers that have hitherto been an obstacle, or at least a slowdown to the development of scientific research are removed.Doctor Virtualis is a humanistic journal that embraced in rather distant times the philosophy of openness promoted by the university that has proved successful today. Its story is the story of the journal platform that hos
我们正处于科学传播发生巨大变化和迅速变化的时代。对透明度、公平和民主的共同要求取代了对高质量文本、数据和程序的封闭和不可访问。竞争和排他性科学的概念正在取代合作科学的概念,在合作科学中,成果共享是更快发展的基础和优势。商业出版商在这种新环境中必须重塑自己的角色正在改变和受到质疑,编辑、审计师和作者之间的权力平衡也在改变。我们可以利用各种手段来满足这一提高透明度的共同要求,但科学界在采用新的研究实践、验证和传播方法方面仍然存在一些困难。面对可能的公众和潜在的无限研究生命周期,仍然存在着一定程度的不信任和可能的沮丧。在巨人的肩膀上,他引用了牛顿的话。如果经济和法律障碍得到消除,这一点尤其正确,这些障碍到目前为止一直是科学研究发展的障碍,或至少是减缓。《Virtualis博士》是一份专业的人文杂志,很久以前就接受了这所大学所倡导的开放哲学,如今已被证明是成功的。她的故事是她的杂志平台的故事,杂志从一年级开始就加入了这个平台。我们正处于学术交流快速发展的时代。质量文本、数据和处理的不可访问性是由对透明度、公平和民主的共同要求所取代的。竞争和排他性科学的理念是通过合作科学来取代的,因为分享结果是快速发展的源泉和力量。商业出版商的角色必须在这个新的环境中改变和挑战;编辑、编辑和作家之间权力的平衡。响应这一要求透明度的呼声的工具都在我们的掌握之中,但从科学交流来看,在采用新的实践、验证和传播研究方法方面仍然存在一些困难。在可能的听证会和一个可能永远不会结束的研究生命周期之前,仍有一些痛苦和可能的失望。在巨人的肩膀上,牛顿上市。如果成功的经济和法律障碍是一种负担,或者至少是对科学研究发展的缓慢阻碍,这是特别正确的。《Virtualis博士》是一份人文杂志,在《远距离》中孕育了今天取得成功的大学推广的开放哲学。它的故事是《华尔街日报》平台的故事,《华尔街日报》从一年前就开始联合起来。
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Analogia e univocità: una convivenza possibile? Il caso Petrus Thomae 相似性和唯一性:一种可能的共存?Petrus Thomae案
Pub Date : 2023-06-01 DOI: 10.54103/2035-7362/19485
Francesco Marrone
La storia medievale della teologia e della metafisica è attraversata da una rilevante discussione a proposito della predicazione della nozione di ente. I modelli più spesso evocati a tal fine sono stati, com’è noto, l’analogia e l’univocità. Rispetto a questa alternativa, la tendenza generale degli interpreti è stata quella di intendere l’univocità e l’analogia come regimi predicativi opposti o contraddittori. Questa tesi ha dato vita a una sorta di opinione comune e diffusamente condivisa. La verità di questa tesi, tuttavia, non si è mai imposta in maniera definitiva: il primo dibattito sulla compatibilità dell’univocità e dell’analogia risale proprio al Medioevo. A tal proposito appare decisivo il contributo di Pietro di Tommaso (Pere Tomàs, Pietro Tomàs, Petrus Thomae): la settima delle sue Quaestiones de ente (ca. 1325) chiede infatti Utrum vera analogia et vera univocatio possint se compati in eodem conceptu. Il presente contributo cerca di riscostruire gli snodi principali dell’argomentazione che Pietro di Tommaso elabora in questo testo con la duplice finalità di valorizzare il contributo di questo autore nel quadro del dibattito teologico medievale e di giustificare l’opportunità delle ricerche che tentano oggi di ripensare il rapporto tra l’univocità e l’analogia nel pensiero scotista. The history of medieval theology and metaphysics is marked by a relevant discussion about the predication of being. The semantic devices most frequently referred to in this regard were, as is well known, analogy and univocity. With respect to this alternative, the general tendency of scholars has been to understand univocity and analogy as opposite and contradictory modes of predication. This view has led to a kind of common and widely shared opinion. This thesis, however, has never prevailed conclusively: a debate on whether univocity and analogy were compatible dates back to the Middle Ages. In this respect, the contribution of Petrus Thomae is decisive: the seventh of his Quaestiones de ente (ca. 1325) asks in fact Utrum vera analogia et vera univocatio possint se compati in eodem conceptu. This contribution tries to reconstruct the main points of Petrus Thomae’s argumentation with the twofold purpose of enhancing the contribution of this author in the framework of the medieval theological debate and of justifying the opportunity of the current research that tries to rethink the relationship between univocity and analogy in the context of Duns Scotus’ thought.
中世纪神学和形而上学的历史被关于实体概念的宣扬的相关讨论所交叉。众所周知,为此目的最常提出的模型是类比和独特性。与这种选择相比,口译员的普遍倾向是将独特性和类比理解为对立或矛盾的表语制度。这篇论文产生了一种共同的、广泛认同的观点。然而,这一论点的真实性从未被明确地强加:关于独特性和类比兼容性的第一次辩论可以追溯到中世纪。在这方面,托马斯的彼得(Pere Tomás,Peter Tomá斯,Petrus Thomae。本论文试图重建托马斯的彼得在本文中阐述的论点的要点,其双重目的是在中世纪神学辩论的框架内加强作者的贡献,并为今天试图重新思考苏格兰思想中独特性和类比性之间关系的研究提供机会。中世纪理论和形而上学的历史以关于存在的预测的相关讨论为标志。众所周知,在这方面最常提及的语义手段是类比和独特性。关于这种选择,学者们的普遍倾向是将独特性和类比理解为对立和矛盾的说教模式。这种观点导致了一种共同的、广泛认同的观点。然而,这一论点从未最终获胜:关于独特性和类比是否兼容的争论可以追溯到中世纪。在这方面,Petrus Thomae的贡献是决定性的:他的Quaestiones de ente的第七部(约1325年)实际上提出了Utrum vera analogia和vera univocatio在eodem conceptu中的可能性。这一贡献试图重建Petrus Thomae论证的要点,其双重目的是在中世纪神学辩论的框架内加强作者的贡献,并证明当前研究的机会,即在Duns Scotus思想的背景下重新思考独特性和类比之间的关系。
{"title":"Analogia e univocità: una convivenza possibile? Il caso Petrus Thomae","authors":"Francesco Marrone","doi":"10.54103/2035-7362/19485","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2035-7362/19485","url":null,"abstract":"La storia medievale della teologia e della metafisica è attraversata da una rilevante discussione a proposito della predicazione della nozione di ente. I modelli più spesso evocati a tal fine sono stati, com’è noto, l’analogia e l’univocità. Rispetto a questa alternativa, la tendenza generale degli interpreti è stata quella di intendere l’univocità e l’analogia come regimi predicativi opposti o contraddittori. Questa tesi ha dato vita a una sorta di opinione comune e diffusamente condivisa. La verità di questa tesi, tuttavia, non si è mai imposta in maniera definitiva: il primo dibattito sulla compatibilità dell’univocità e dell’analogia risale proprio al Medioevo. A tal proposito appare decisivo il contributo di Pietro di Tommaso (Pere Tomàs, Pietro Tomàs, Petrus Thomae): la settima delle sue Quaestiones de ente (ca. 1325) chiede infatti Utrum vera analogia et vera univocatio possint se compati in eodem conceptu. Il presente contributo cerca di riscostruire gli snodi principali dell’argomentazione che Pietro di Tommaso elabora in questo testo con la duplice finalità di valorizzare il contributo di questo autore nel quadro del dibattito teologico medievale e di giustificare l’opportunità delle ricerche che tentano oggi di ripensare il rapporto tra l’univocità e l’analogia nel pensiero scotista.\u0000 \u0000The history of medieval theology and metaphysics is marked by a relevant discussion about the predication of being. The semantic devices most frequently referred to in this regard were, as is well known, analogy and univocity. With respect to this alternative, the general tendency of scholars has been to understand univocity and analogy as opposite and contradictory modes of predication. This view has led to a kind of common and widely shared opinion. This thesis, however, has never prevailed conclusively: a debate on whether univocity and analogy were compatible dates back to the Middle Ages. In this respect, the contribution of Petrus Thomae is decisive: the seventh of his Quaestiones de ente (ca. 1325) asks in fact Utrum vera analogia et vera univocatio possint se compati in eodem conceptu. This contribution tries to reconstruct the main points of Petrus Thomae’s argumentation with the twofold purpose of enhancing the contribution of this author in the framework of the medieval theological debate and of justifying the opportunity of the current research that tries to rethink the relationship between univocity and analogy in the context of Duns Scotus’ thought.","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46063860","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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L'analogia e lo sviluppo della teologia cattolica in Hans Urs Von Balthasar 汉斯·乌尔斯·冯·巴尔萨泽天主教神学的类比和发展
Pub Date : 2023-06-01 DOI: 10.54103/2035-7362/19486
Endika Martínez
Il seguente saggio è un'interpretazione speculativa di Padri, scolastici e noi stessi di Hans Urs von Balthasar. L'articolo propone che l'analogia possa essere usata per comprendere le somiglianze e le differenze tra stili teologici in epoche diverse. L'analogia può essere uno strumento euristico per riconoscere la forma strutturale che rimane coerente attraverso i secoli, nonostante le espressioni singole di questa forma secondo la situazione concreta e storica delle persone a cui si rivolge il messaggio del Vangelo. Per affermare ciò, questo saggio traccia un confronto tra il modo in cui si sviluppano la teologia e la dottrina Cattolica. In entrambi i casi, troviamo un paradigma di omogeneità sostanziale all'interno di una differenza proposizionale o stilistica. La differenza non esclude l'unità in un ordine superiore. Diversi stili in teologia sono analogicamente uniti nella forma strutturale generale e immutabile della verità rivelata in Cristo. The following essay is a tentative interpretation of Hans Urs von Balthasar’s Fathers, Scholastics and Ourselves. It proposes that analogy can be used to understand the similarities and differences between theological styles in different epochs. It can be a heuristic tool to recognize the structural form that remains consistent throughout the ages, despite the unique expressions of this form according to the concrete and historical situation of the people being addressed by the message of the Gospel. This essay draws a comparison between the way Catholic theology and doctrine develop. In both cases, we find a paradigm of substantial homogeneity within a propositional or stylistic difference. The difference does not rule out a unity in a higher order. Different styles in theology are analogically united in an overarching and unchanging form of the truth revealed in Christ.
以下文章是汉斯·乌尔斯·冯·巴尔塔萨尔对父亲、学者和我们自己的推测性解读。文章提出,类比可以用来理解不同时代神学风格的异同。类比可以成为一种启发式工具,用来识别在整个世纪中保持一致的结构形式,尽管这种形式是根据福音信息所针对的人的具体和历史情况而单独表达的。为了肯定这一点,本文对神学和天主教教义的发展方式进行了比较。在这两种情况下,我们都发现命题或文体差异中存在实质同质的范式。这种差异并不排除更高阶的统一性。神学中的不同风格在基督中揭示的真理的一般和不变的结构形式中是相似的统一。本文对巴尔塔萨尔的《父亲、学术与我们自己》进行了初步解读。它提出类比可以用来理解不同时代神学风格的异同。它可以作为一种启发式工具来识别在各个时代保持一致的结构形式,尽管这种形式根据福音信息所涉及的人们的具体和历史情况有着独特的表达。本文对天主教理论和教义的发展方式进行了比较。在这两种情况下,我们都发现命题或文体差异中存在实质同质的范式。这种差异并不排除更高阶的统一。不同风格的理论以相似的方式结合在一起,形成了在基督中揭示的真理的总体和悬挂形式。
{"title":"L'analogia e lo sviluppo della teologia cattolica in Hans Urs Von Balthasar","authors":"Endika Martínez","doi":"10.54103/2035-7362/19486","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2035-7362/19486","url":null,"abstract":"Il seguente saggio è un'interpretazione speculativa di Padri, scolastici e noi stessi di Hans Urs von Balthasar. L'articolo propone che l'analogia possa essere usata per comprendere le somiglianze e le differenze tra stili teologici in epoche diverse. L'analogia può essere uno strumento euristico per riconoscere la forma strutturale che rimane coerente attraverso i secoli, nonostante le espressioni singole di questa forma secondo la situazione concreta e storica delle persone a cui si rivolge il messaggio del Vangelo. Per affermare ciò, questo saggio traccia un confronto tra il modo in cui si sviluppano la teologia e la dottrina Cattolica. In entrambi i casi, troviamo un paradigma di omogeneità sostanziale all'interno di una differenza proposizionale o stilistica. La differenza non esclude l'unità in un ordine superiore. Diversi stili in teologia sono analogicamente uniti nella forma strutturale generale e immutabile della verità rivelata in Cristo.\u0000 \u0000The following essay is a tentative interpretation of Hans Urs von Balthasar’s Fathers, Scholastics and Ourselves. It proposes that analogy can be used to understand the similarities and differences between theological styles in different epochs. It can be a heuristic tool to recognize the structural form that remains consistent throughout the ages, despite the unique expressions of this form according to the concrete and historical situation of the people being addressed by the message of the Gospel. This essay draws a comparison between the way Catholic theology and doctrine develop. In both cases, we find a paradigm of substantial homogeneity within a propositional or stylistic difference. The difference does not rule out a unity in a higher order. Different styles in theology are analogically united in an overarching and unchanging form of the truth revealed in Christ.","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43489592","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Il “procedimento analogico” nei giuristi medievali e il “paradigma filosofico agostiniano” 中世纪法学家的“模拟过程”和“阿古斯蒂诺哲学范式”
Pub Date : 2023-06-01 DOI: 10.54103/2035-7362/19480
Aldo Andrea Cassi
Il contributo intende mettere in primo piano il ruolo svolto dall'analogia nel modus operandi, oltre che nel modus arguendi, dei giuristi medievali. Se ne propone inoltre una lettura "a più livelli" nell'ottica de Il paradigma filosofico agostiniano (Parodi 2006).This essay means to put the spotlight on the role that analogy played in medieval jurists' modus operandi and modus arguendi, suggesting a multi-level reading of it as well, from the point of view of Il paradigma filosofico agostiniano (Parodi 2006).
这项贡献的目的是突出类比在中世纪法学家的工作方法和机智方法中所起的作用。从阿古斯蒂诺哲学范式(pardi 2006)的角度,还提出了“多层次”的解读。这意味着要把聚光灯放在中世纪法学家的手法和智慧中所扮演的角色上,暗示从阿古斯蒂诺哲学范式的观点来看,它是多层次的。
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Analogia e dimostrazione. Sviluppi nella tradizione medievale degli Analitici secondi 类比和演示。中世纪分析传统的发展
Pub Date : 2023-06-01 DOI: 10.54103/2035-7362/19491
Amos Corbini
L’articolo analizza il problema dei nessi predicativi analogici nella teoria della dimostrazione di Aristotele, dove essi sono marginali, e i suoi sviluppi nella tradizione esegetica medievale latina del XIII secolo. Grossatesta sostiene che la dimostrazione può provare predicati detti analogicamente di soggetti diversi; Kilwardby e dopo di lui ancor più Egidio Romano mostrano che tale scopo è da raggiungere anche attraverso un termine medio connesso analogicamente ai termini estremi. Inoltre, Egidio sostiene in un passo l’esistenza di un ordinamento gerarchico tra le proprietà dimostrate per analogia, ma altrove mostra invece che esse si configurano più variamente. Nel XIV secolo, Giovanni Buridano riprende i tratti fondamentali di queste interpretazioni, nel quadro di un generale allargamento dei caratteri della scienza aristotelica del quale, forse, le idee sull’analogia potrebbero rappresentare uno stadio iniziale.   The paper deals with the problem of predicative analogical connections in the Aristotelian theory of demonstration, where they are marginal, and with its developments in the thirteenth-century medieval latin exegetical tradition. Grosseteste claims that demonstration can prove predicates that are said analogically of different subjects; Kilwardby and, after him, even more Giles of Rome show that this aim can be reached also through a medium analogically connected to the extreme terms. Giles upholds in a passage the existence of a gerarchical order among properties analogically demonstrated; somewhere else, however, he shows that they can configure more variously. In the following century, John Buridan resumes the basic lines of those interpretations, in the framework of a general widening of the features of Aristotelian science; maybe, his ideas on analogy could represent an initial stage of this tendence.
这篇文章探讨了亚里士多德示范理论中模拟传道关系的问题,在这种关系中,它们是边缘的,以及它在13世纪中世纪拉丁教解释传统中的发展。Grossatesta认为演示可以证明对不同主体的模拟预测;基尔沃德比(Kilwardby)和后来的埃吉迪奥·罗马诺(Egidio Romano)表明,即使在一个与极端情况类似的中间时期,这一目标也必须实现。此外,埃吉迪奥在一段话中声称,通过类比证明的财产之间存在等级制度,但在其他地方,这些财产的表现更为多样化。在14世纪,乔瓦尼·布里达诺(Giovanni Buridano)在亚里士多德科学的普遍扩展的背景下,阐述了这些解释的基本特征。在亚里士多德的示范理论中,它们被边缘化,并在30世纪中世纪的拉丁exegetic传统中得到发展。大量的索赔可以证明它说的是类似于不同的主题;基尔沃德比,在他之后,甚至更多的罗马贾尔斯表明,这一目标也可以通过一种与极端条件类似的媒介来实现。贾尔斯穿着一件类似恶魔的物品的指挥命令的存在;在别的地方,他表现出他们可以表现出更多的变化。在《接下来的世纪》中,约翰·布里丹在《亚里士多德科学特征的一般widing框架》中阐述了这些解释的基本路线;也许他的想法可以抑制这种趋势的开始阶段。
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Uno su mille. Contrappunto sulla predestinazione in Agostino 千分之一。论奥古斯丁的宿命论
Pub Date : 2023-06-01 DOI: 10.54103/2035-7362/19493
M. Parodi
Una riflessione, talvolta discutibile, su un problema centrale nello studio della storia, sul modo cioè di comprendere la sensibilità di uomini del passato, cercando di accostarla alla sensibilità di uomini nostri contemporanei. Si considera, come caso esemplare e particolarmente difficile, la riflessione di Agostino sul tema della grazia e della predestinazione. Ogni trasposizione di dottrine anche lungo la linea del tempo storico è certamente un tradimento delle intenzioni originali dell’autore, ma un tradimento necessario per sperare di capirlo. L’intreccio di tesi su predestinazione, grazia, destino e carattere può aiutare, ma solo a condizione di essere consapevoli che si tratta comunque di analogie che mai riescono a chiarire completamente, ma possono aiutare. A reflection, sometimes questionable, on a central problem in the study of history, that is, on how to understand the sensibility of men of the past, trying to approach it to the sensibility of our contemporary men. We investigate, as an exemplary and particularly difficult case, Augustine's reflection on the subject of grace and predestination. Any transposition of doctrines even along the historical timeline is certainly a betrayal of the author's original intentions, but a necessary betrayal to hope to understand him. The interweaving of theses on predestination, grace, destiny, and character can help, but only on the condition of being aware that these are nevertheless analogies that never succeed in fully clarifying, but can help.
对历史研究中一个核心问题的反思,有时是值得怀疑的,即在理解过去人的敏感性的方式上,试图将其与我们当代人的敏感性联系起来。奥古斯丁对恩典和命运主题的反思被认为是一个典型的、特别困难的案例。任何学说的换位,即使是沿着历史时间线,也肯定是对作者初衷的背叛,但这是希望理解它所必需的背叛。关于缘分、恩典、命运和性格的论文交织在一起会有所帮助,但前提是我们要意识到,这些类比永远无法完全阐明,但会有所帮助。对历史研究中一个核心问题的反思,有时是值得怀疑的,即如何理解过去人的敏感性,并试图将其与我们当代人的敏感性联系起来。作为一个典型且特别困难的案例,我们调查了奥古斯丁对恩典和命运主题的反思。任何学说的换位,即使是沿着历史的时间线,当然都值得作者的初衷,但也是希望理解他的必要条件。这些关于命运、恩典、命运和性格的交织可能会有所帮助,但前提是要意识到这些都是不间断的类比,从未成功地完全阐明,但会有所帮助。
{"title":"Uno su mille. Contrappunto sulla predestinazione in Agostino","authors":"M. Parodi","doi":"10.54103/2035-7362/19493","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2035-7362/19493","url":null,"abstract":"Una riflessione, talvolta discutibile, su un problema centrale nello studio della storia, sul modo cioè di comprendere la sensibilità di uomini del passato, cercando di accostarla alla sensibilità di uomini nostri contemporanei. Si considera, come caso esemplare e particolarmente difficile, la riflessione di Agostino sul tema della grazia e della predestinazione. Ogni trasposizione di dottrine anche lungo la linea del tempo storico è certamente un tradimento delle intenzioni originali dell’autore, ma un tradimento necessario per sperare di capirlo. L’intreccio di tesi su predestinazione, grazia, destino e carattere può aiutare, ma solo a condizione di essere consapevoli che si tratta comunque di analogie che mai riescono a chiarire completamente, ma possono aiutare.\u0000 \u0000A reflection, sometimes questionable, on a central problem in the study of history, that is, on how to understand the sensibility of men of the past, trying to approach it to the sensibility of our contemporary men. We investigate, as an exemplary and particularly difficult case, Augustine's reflection on the subject of grace and predestination. Any transposition of doctrines even along the historical timeline is certainly a betrayal of the author's original intentions, but a necessary betrayal to hope to understand him. The interweaving of theses on predestination, grace, destiny, and character can help, but only on the condition of being aware that these are nevertheless analogies that never succeed in fully clarifying, but can help.","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47621237","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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L’inventio dell’analogia tra teologia e retorica in Garnerio di Rochefort (1140 ca.-1225 ca.) 罗什福特的加纳里奥发明了神学和修辞学之间的类比(约1140年-约1225年)
Pub Date : 2023-06-01 DOI: 10.54103/2035-7362/19478
Mariano Borriello
Negli anni di passaggio dal XII al XIII secolo, il cisterciense Garnerio di Rochefort si dedica alla composizione di un breve trattato, il De contrarietatibus in Sacra Scriptura. L’opera, tuttora inedita, fa ricorso all’uso delle arti sermocinali per risolvere le ambiguità scritturali. Nel prologo del De contrarietatibus emerge un peculiare interesse del cisterciense verso la disciplina della retorica e, in particolare, verso l’impiego delle figure tropiche nella comprensione dei contenuti della Rivelazione. A ben vedere, tuttavia, la scelta garneriana di ricorrere all’affinamento degli strumenti della retorica per illuminare il significato della Scrittura trova una piena giustificazione solo alla luce della sua concezione della natura e della Scriptura come teofanie e/o simboli. Ora in quest’orizzonte simbolico, di impianto neoplatonico-dionisiano, è sempre all’opera nelle res, così come nel linguaggio, un meccanismo di traslazione, un’estensione della parola, oltre il suo contenuto ordinario, a un significato altro, di natura spirituale. Dunque la fattura retorica delle espressioni bibliche assume un valore conoscitivo, e non semplicemente ornamentale, perché capace di palesare, attraverso un dialettico gioco di corrispondenze e/o di rotture, una proporzionalità analogica tra il visibile e l’invisibile. In the intervening years between the XII and XIII centuries, Cistercian Garnerius of Rochefort devoted himself to the composition of a short treatise, De contrarietatibus in Sacra Scriptura. The work, still unpublished, makes use of the sermocinal arts to resolve scriptural ambiguities. The prologue to De contrarietatibus reveals a peculiar interest of the Cistercian in the discipline of rhetoric and, in particular, in the use of tropes in understanding the contents of Revelation. On closer inspection, however, garnerian’s choice to resort to the refinement of the tools of rhetoric to illuminate the meaning of Scripture finds full justification only in light of his conception of natura and Scriptura as theophanies and/or symbols. Now in this symbolic horizon, of Neo-Platonic-Dionysian framework, there is always at work in res, as well as in language, a mechanism of translation, an extension of the word, beyond its ordinary content, to another meaning of a spiritual nature. So the rhetorical workmanship of biblical expressions assumes a cognitive, and not merely ornamental, value because it is capable of manifesting, through a dialectical interplay of correspondences and/or ruptures, an analogical proportionality between the visible and the invisible.
在12世纪到13世纪的过渡时期,罗什福特的西多会加纳里奥致力于撰写一篇短篇论文《圣体经》中的De reversietatibus。这部尚未出版的作品利用了宗教艺术来解决圣经中的歧义。在德的序言中,西多会对修辞学学科产生了特殊的兴趣,特别是在理解《启示录》内容时使用热带人物。然而,仔细观察,加纳人选择使用修辞工具来阐明《圣经》的含义,只有根据其对自然和《圣经》作为神显和/或象征的概念,才能找到充分的理由。现在,在这个象征性的视野中,在新柏拉图的酒神植物中,在语言和语言中,总是有一种翻译机制在起作用,一种超越普通内容的词的延伸,一种精神性质的另一种意义。因此,圣经表达的修辞手法具有认知价值,而不仅仅是装饰性的,因为它能够通过对应和/或断裂的辩证游戏揭示可见和不可见之间的类比比例。在十二世纪和十三世纪之间的中间几年里,罗什福特的西多会加尼里乌斯致力于创作一首短篇小说《圣体经》中的De reversietatibus。这部尚未出版的作品利用了宗教艺术来解决圣经中的歧义。德的序言揭示了西多会对修辞学的特殊兴趣,尤其是在理解《启示录》内容时使用比喻。然而,仔细观察,加纳选择使用修辞工具来阐明《圣经》的含义,只有根据他对自然和《圣经》作为神显和/或象征的概念,才能找到充分的理由。现在,在这个象征性的视野中,在新柏拉图的酒神框架中,在语言和语言中,总是有一种翻译机制在起作用,一种超越普通内容的词的延伸,一种精神本质的另一种意义。因此,圣经表达的修辞手法具有认知价值,而不仅仅是装饰价值,因为它能够通过对应和/或断裂的辩证相互作用,表现出可见和不可见之间的类似比例。
{"title":"L’inventio dell’analogia tra teologia e retorica in Garnerio di Rochefort (1140 ca.-1225 ca.)","authors":"Mariano Borriello","doi":"10.54103/2035-7362/19478","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2035-7362/19478","url":null,"abstract":"Negli anni di passaggio dal XII al XIII secolo, il cisterciense Garnerio di Rochefort si dedica alla composizione di un breve trattato, il De contrarietatibus in Sacra Scriptura. L’opera, tuttora inedita, fa ricorso all’uso delle arti sermocinali per risolvere le ambiguità scritturali. Nel prologo del De contrarietatibus emerge un peculiare interesse del cisterciense verso la disciplina della retorica e, in particolare, verso l’impiego delle figure tropiche nella comprensione dei contenuti della Rivelazione. A ben vedere, tuttavia, la scelta garneriana di ricorrere all’affinamento degli strumenti della retorica per illuminare il significato della Scrittura trova una piena giustificazione solo alla luce della sua concezione della natura e della Scriptura come teofanie e/o simboli. Ora in quest’orizzonte simbolico, di impianto neoplatonico-dionisiano, è sempre all’opera nelle res, così come nel linguaggio, un meccanismo di traslazione, un’estensione della parola, oltre il suo contenuto ordinario, a un significato altro, di natura spirituale. Dunque la fattura retorica delle espressioni bibliche assume un valore conoscitivo, e non semplicemente ornamentale, perché capace di palesare, attraverso un dialettico gioco di corrispondenze e/o di rotture, una proporzionalità analogica tra il visibile e l’invisibile.\u0000 \u0000In the intervening years between the XII and XIII centuries, Cistercian Garnerius of Rochefort devoted himself to the composition of a short treatise, De contrarietatibus in Sacra Scriptura. The work, still unpublished, makes use of the sermocinal arts to resolve scriptural ambiguities. The prologue to De contrarietatibus reveals a peculiar interest of the Cistercian in the discipline of rhetoric and, in particular, in the use of tropes in understanding the contents of Revelation. On closer inspection, however, garnerian’s choice to resort to the refinement of the tools of rhetoric to illuminate the meaning of Scripture finds full justification only in light of his conception of natura and Scriptura as theophanies and/or symbols. Now in this symbolic horizon, of Neo-Platonic-Dionysian framework, there is always at work in res, as well as in language, a mechanism of translation, an extension of the word, beyond its ordinary content, to another meaning of a spiritual nature. So the rhetorical workmanship of biblical expressions assumes a cognitive, and not merely ornamental, value because it is capable of manifesting, through a dialectical interplay of correspondences and/or ruptures, an analogical proportionality between the visible and the invisible.","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46617054","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Macchine per analogie. Note sul trattamento automatico dell’analogia 类比机器。关于自动处理类比的注释
Pub Date : 2023-06-01 DOI: 10.54103/2035-7362/19492
Alfio Ferrara, M. Parodi, Amalia Salvestrini
Il presente articolo intende riflettere su come l’analogia sia intesa e trattata dalla classe di metodi formali di trattamento dell’informazione che si occupano di analizzare il testo scritto. In particolare, si considera come si possano costruire macchine che “comprendono” le analogie. A tal fine ci si avvarrà di esemplificazioni tratte dal De Civitate Dei di Agostino d’Ippona. Le prime indagini compiute su tale corpus, seppure limitato, conducono a riflettere sulla portata teorica e storiografica del trattamento automatico dell’analogia anche nel formulare o avvalorare ipotesi interpretative. This article aims to reflect on how analogy is understood and treated by the class of formal information processing methods that deal with analysing written text. In particular, we consider how machines that ‘understand’ analogies can be constructed. For this purpose, exemplifications from Augustine of Hippo’s De Civitate Dei will be used. The initial investigations carried out on this corpus, albeit limited, lead one to reflect on the theoretical and historiographical significance of the automatic treatment of analogy also in formulating or supporting interpretative hypotheses. 
这篇文章的目的是思考处理书面文本的正式信息处理方法类是如何理解和处理类比的。特别是,它考虑了如何制造“理解”类比的机器。为此目的,将使用阿古斯蒂诺·德·希波纳的《罗马条约》的例子。对这一语料库的初步调查虽然有限,但导致了对自动处理类比的理论和历史范围的思考,即使是在提出或证实解释性假设时。这篇文章旨在反映,通过分析文本进行交易的形式信息处理方法,也可以理解和处理类似的方法。特别是,我们考虑到“理解”模拟的机器是如何构建的。为了这个目的,奥古斯丁希波人的画像将被使用。最初的调查是在这个语料库中进行的,它是有限的,引导我们反思在公式或支持解释中自动处理类似问题的理论和历史意义。
{"title":"Macchine per analogie. Note sul trattamento automatico dell’analogia","authors":"Alfio Ferrara, M. Parodi, Amalia Salvestrini","doi":"10.54103/2035-7362/19492","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2035-7362/19492","url":null,"abstract":"Il presente articolo intende riflettere su come l’analogia sia intesa e trattata dalla classe di metodi formali di trattamento dell’informazione che si occupano di analizzare il testo scritto. In particolare, si considera come si possano costruire macchine che “comprendono” le analogie. A tal fine ci si avvarrà di esemplificazioni tratte dal De Civitate Dei di Agostino d’Ippona. Le prime indagini compiute su tale corpus, seppure limitato, conducono a riflettere sulla portata teorica e storiografica del trattamento automatico dell’analogia anche nel formulare o avvalorare ipotesi interpretative.\u0000 \u0000This article aims to reflect on how analogy is understood and treated by the class of formal information processing methods that deal with analysing written text. In particular, we consider how machines that ‘understand’ analogies can be constructed. For this purpose, exemplifications from Augustine of Hippo’s De Civitate Dei will be used. The initial investigations carried out on this corpus, albeit limited, lead one to reflect on the theoretical and historiographical significance of the automatic treatment of analogy also in formulating or supporting interpretative hypotheses.\u0000 ","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44785414","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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L’analogia nel De veritate di Tommaso d’Aquino: tra capacità euristica e trascendenza divina 托马斯·阿奎那的真理中启发式能力和神圣超越之间的相似之处
Pub Date : 2023-06-01 DOI: 10.54103/2035-7362/19483
Giovanni Gambi
I tentativi attuati all'interno della tradizione tomista per individuare la dottrina ufficiale dell’analogia elaborata da Tommaso d’Aquino si sono dovuti confrontare con la varietà di distinzioni tracciate dall’Aquinate nei suoi scritti. In particolare, l’importanza inedita assegnata alla convenienza di proporzionalità nelle Quaestiones disputatae de veritate ha suscitato un dibattito secolare, che oppone quanti riconoscono in questa soluzione la dottrina autentica a coloro che la valutano meramente come uno stadio provvisorio all’interno di un’evoluzione riscontrabile nelle opere di Tommaso. Nel presente contributo si intende segnalare alcuni dati testuali che aiutano a chiarire il passaggio dalla concezione dell’analogia presentata nello Scriptum super sententiis a quella del De veritate, un passaggio strettamente legato alla funzione euristica svolta dall’analogia. The attempts made within the Thomist tradition to identify the official doctrine of analogy elaborated by Thomas Aquinas had to deal with the various distinctions drawn by Aquinas in his writings. In particular, the great importance given to the agreement of proportionality in the Quaestiones disputatae de veritate has elicited a long debate, in which those who consider such a solution as the authentic doctrine are opposed to those who see it merely as a temporary stage of an evolution which could be observed in Thomas’s works. The aim of this essay is to present some textual data that contribute to clarify the transition from the analogy as conceived in the Scriptum super Sententiis to that of the De veritate, a transition closely related to the heuristic function of analogy.  
托马索·阿奎那在他的著作中所作的试图确定官方类比理论的托马索·阿奎那的尝试,必须与他的著作中所作的各种区分相比较。特别是,在真实辩论的问题中,前所未有地强调相称性的重要性,引发了一场世俗的辩论,争论的焦点是那些承认这一解决方案的真正学说的人,而不是那些认为这一解决方案只是托马斯著作中可观察到的演变中的一个临时阶段的人。本文的目的是提供一些文本数据,这些数据有助于澄清从超感官脚本中所示的类比的概念到真理的概念的转变,这一转变与类比所发挥的启发式功能密切相关。根据托马斯·阿奎那斯(Thomas Aquinas)处理的类似问题的官方教义,必须与阿奎那斯在写作中提出的不同区别进行交易。特别是,the great importance的proportionality协议》the Quaestiones disputatae de veritate目前elicited long辩论,在该those who的are such as the authentic doctrine通的欧洲经济区opposed to those who it merely as弹出实习of an进化该systran be observed Thomas’s与体验。这个essay的目的是为了展示一些文本日期,这有助于揭示与模拟的heuristic功能相关的模拟的模拟版本所设想的模拟版本的转换。
{"title":"L’analogia nel De veritate di Tommaso d’Aquino: tra capacità euristica e trascendenza divina","authors":"Giovanni Gambi","doi":"10.54103/2035-7362/19483","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2035-7362/19483","url":null,"abstract":"I tentativi attuati all'interno della tradizione tomista per individuare la dottrina ufficiale dell’analogia elaborata da Tommaso d’Aquino si sono dovuti confrontare con la varietà di distinzioni tracciate dall’Aquinate nei suoi scritti. In particolare, l’importanza inedita assegnata alla convenienza di proporzionalità nelle Quaestiones disputatae de veritate ha suscitato un dibattito secolare, che oppone quanti riconoscono in questa soluzione la dottrina autentica a coloro che la valutano meramente come uno stadio provvisorio all’interno di un’evoluzione riscontrabile nelle opere di Tommaso. Nel presente contributo si intende segnalare alcuni dati testuali che aiutano a chiarire il passaggio dalla concezione dell’analogia presentata nello Scriptum super sententiis a quella del De veritate, un passaggio strettamente legato alla funzione euristica svolta dall’analogia.\u0000 \u0000The attempts made within the Thomist tradition to identify the official doctrine of analogy elaborated by Thomas Aquinas had to deal with the various distinctions drawn by Aquinas in his writings. In particular, the great importance given to the agreement of proportionality in the Quaestiones disputatae de veritate has elicited a long debate, in which those who consider such a solution as the authentic doctrine are opposed to those who see it merely as a temporary stage of an evolution which could be observed in Thomas’s works. The aim of this essay is to present some textual data that contribute to clarify the transition from the analogy as conceived in the Scriptum super Sententiis to that of the De veritate, a transition closely related to the heuristic function of analogy.  ","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45118170","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Giustizia: fra analogia e univocità. Da Tommaso d’Aquino a Tommaso De Vio 公正:介于类比和独特之间。从托马斯·阿奎那到托马斯·德维奥
Pub Date : 2023-06-01 DOI: 10.54103/2035-7362/19484
Nicolás Lázaro
Il presente contributo indaga la trasformazione della definizione di “giustizia” da Tommaso d’Aquino (analogica) a Tommaso De Vio (univoca). Esaminando la connessione fra logica e filosofia morale si considera il tema della virtù e l‘interpretazione del pensiero dell’Angelico da parte del Gaetano.Si intende approfondire il rapporto fra la giustizia e il bene comune attraverso l’uso dell’analogia (Tommaso) o in altri termini (Gaetano). Il lavoro fa riferimento anche alla tesi di S. Hofstadter, secondo cui l’analogia è quasi un a priori cognitivo con cui l’uomo concettualizza il mondo e progredisce nella conoscenza, tenendo presente il ruolo fondamentale che l’analogia svolge nella filosofia e nella teologia del Gaetano.Partendo dal presupposto che la nozione analogica di giustizia esprima più chiaramente il pensiero dell’Angelico sul rapporto con il bene comune, si osserva che il Gaetano fa uso di uno strumento diverso, interpretando la stessa virtù secondo una concettualizzazione di carattere univoco. E ciò, precisamente, per il suo modo di concepire l’analogia.Appaiono, quindi, due nozioni di giustizia in relazione al bene comune e a tutte le altre virtù morali. Come influisce tutto ciò sul discorso etico e sulla riflessione politica? Qual è il rapporto con la suprema potestas, il governo ecc.? Emergono chiaramente due diversi modi di argomentare e di rappresentare il mondo e le sue relazioni, cioè di costruire percorsi diversi sulla base dello stesso oggetto di studio. This paper investigates the definition of “justice” and its transformation, from Aquinas (analogical) to Cajetan (univocal). Through the commentaries of Cajetan to the S. Th., this contribution also deeps into the connection between Logic and Moral Philosophy.We intend to deepen the relationship between justice and the common good using the analogy (Aquinas) or not (Cajetan). This work also refers to the thesis of S. Hofstadter according to which the analogy is almost a cognitive a priori with which man conceptualizes the world and progresses in knowledge, bearing in mind the role that analogy played in Cajetan’s thought.If the analogical notion of justice renders much better the teaching of Aquinas, it is observed that Cajetan interpretates the same virtue according to univocity, because of his previous conception of the analogy.Therefore, we have two notions of “justice” related to the common good and the rest of the moral virtues. How could this affect the Ethics and the political reflections? What is the relationship between the suprema potestas, the government, etc.? Again, we have now two different ways of arguing and representing the world and its relations.
本文考察了“正义”的定义从托马斯·阿奎那(类似)到托马斯·德维奥(单音)的转变。在考察逻辑与道德哲学之间的联系时,我们考虑了美德的主题以及加埃塔诺对安吉利科思想的解释。该作品还引用了S.Hofstadter的论文,根据该论文,类比几乎是先验认知,人类用它来概念化世界并在知识上进步,考虑到类比在加埃塔诺的哲学和神学中所起的基本作用。从正义的类比概念更清楚地表达了安吉利科关于与共同利益关系的思想这一假设出发,注意到加埃塔诺用了一种不同的工具,根据一个独特性格的概念来解释相同的美德。这正是因为他的比喻方式。因此,正义的两个概念出现在共同利益和所有其他道德美德的关系中。这对伦理话语和政治反思有何影响?与最高权力者、政府等有什么关系。?显然有两种不同的方式来论证和表现世界及其关系,即在同一研究对象的基础上构建不同的路径。本文探讨了“正义”的定义及其从阿奎那(类似)到卡杰坦(单音)的转变。通过Cajetan对S.Th.的评论,这一贡献也加深了逻辑学与道德哲学之间的联系。这项工作还引用了S.Hofstadter的论文,根据该论文,类比几乎是一种认知先验,人类用它来概念化世界并在知识方面取得进展,同时考虑到类比在Cajetan思想中所起的作用。如果正义的类比概念使阿奎那的教学变得更好,那么可以观察到,卡杰坦根据独特性解释了同样的美德,因为他以前的类比概念。因此,我们有两个“正义”的概念,与共同利益和其他道德美德有关。这会对伦理学和政治反思产生怎样的影响?最高权力者与政府等之间的关系是什么。?同样,我们现在有两种不同的方式来争论和代表世界及其关系。
{"title":"Giustizia: fra analogia e univocità. Da Tommaso d’Aquino a Tommaso De Vio","authors":"Nicolás Lázaro","doi":"10.54103/2035-7362/19484","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2035-7362/19484","url":null,"abstract":"Il presente contributo indaga la trasformazione della definizione di “giustizia” da Tommaso d’Aquino (analogica) a Tommaso De Vio (univoca). Esaminando la connessione fra logica e filosofia morale si considera il tema della virtù e l‘interpretazione del pensiero dell’Angelico da parte del Gaetano.\u0000Si intende approfondire il rapporto fra la giustizia e il bene comune attraverso l’uso dell’analogia (Tommaso) o in altri termini (Gaetano). Il lavoro fa riferimento anche alla tesi di S. Hofstadter, secondo cui l’analogia è quasi un a priori cognitivo con cui l’uomo concettualizza il mondo e progredisce nella conoscenza, tenendo presente il ruolo fondamentale che l’analogia svolge nella filosofia e nella teologia del Gaetano.\u0000Partendo dal presupposto che la nozione analogica di giustizia esprima più chiaramente il pensiero dell’Angelico sul rapporto con il bene comune, si osserva che il Gaetano fa uso di uno strumento diverso, interpretando la stessa virtù secondo una concettualizzazione di carattere univoco. E ciò, precisamente, per il suo modo di concepire l’analogia.\u0000Appaiono, quindi, due nozioni di giustizia in relazione al bene comune e a tutte le altre virtù morali. Come influisce tutto ciò sul discorso etico e sulla riflessione politica? Qual è il rapporto con la suprema potestas, il governo ecc.? Emergono chiaramente due diversi modi di argomentare e di rappresentare il mondo e le sue relazioni, cioè di costruire percorsi diversi sulla base dello stesso oggetto di studio.\u0000 \u0000This paper investigates the definition of “justice” and its transformation, from Aquinas (analogical) to Cajetan (univocal). Through the commentaries of Cajetan to the S. Th., this contribution also deeps into the connection between Logic and Moral Philosophy.\u0000We intend to deepen the relationship between justice and the common good using the analogy (Aquinas) or not (Cajetan). This work also refers to the thesis of S. Hofstadter according to which the analogy is almost a cognitive a priori with which man conceptualizes the world and progresses in knowledge, bearing in mind the role that analogy played in Cajetan’s thought.\u0000If the analogical notion of justice renders much better the teaching of Aquinas, it is observed that Cajetan interpretates the same virtue according to univocity, because of his previous conception of the analogy.\u0000Therefore, we have two notions of “justice” related to the common good and the rest of the moral virtues. How could this affect the Ethics and the political reflections? What is the relationship between the suprema potestas, the government, etc.? Again, we have now two different ways of arguing and representing the world and its relations.","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49329362","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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