{"title":"Esacerbazioni delle broncopneumopatie croniche ostruttive","authors":"D. Viglino , M. Maignan","doi":"10.1016/S1286-9341(21)46005-9","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La broncopneumopatia cronica ostruttiva è una malattia frequente, caratterizzata da un coinvolgimento polmonare che associa ostruzione bronchiale fissa e lesioni parenchimali (enfisema). Mantiene stretti legami con un gran numero di patologie associate, in particolare cardiovascolari. La sua evoluzione è costellata di riesacerbazioni che possono mettere a rischio la vita a breve e a medio termine e che aggravano la prognosi funzionale accelerando la malattia. Queste esacerbazioni riguardano in primo luogo la funzione respiratoria, ma una parte non trascurabile della morbimortalità è legata alle comorbilità. Il trattamento in urgenza si basa sulle terapie broncodilatatrici e sulla ventilazione non invasiva, che ha notevolmente modificato la prognosi delle esacerbazioni. La terapia corticosteroidea non deve essere sistematica, così come non lo deve essere la terapia antibiotica. Il trattamento delle esacerbazioni richiede sempre più un approccio medico personalizzato. Le comorbilità, alcuni biomarcatori come gli eosinofili, consentono una migliore individualizzazione dei trattamenti. Punteggi come il DECAF (<em>Dyspnoea, Eosinopenia, Consolidation, Acidaemia and atrial Fibrillation</em>) sono stati recentemente sviluppati per tenere conto del rischio a medio termine di questi episodi di esacerbazione. Tenendo conto dei fattori extrapolmonari, essi illustrano l’importanza di riconoscere e gestire le comorbilità in questa malattia. Infine, come in ogni malattia cronica, la prevenzione, l’educazione terapeutica e la rieducazione devono essere prese in considerazione nel decorso delle esacerbazioni. Quando la malattia diviene avanzata, deve essere realizzata una riflessione personalizzata sulla limitazione delle cure e sulla gestione palliativa, condivisa tra tutti gli attori della filiera di cure di questi pazienti.</p></div>","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"26 1","pages":"Pages 1-9"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Urgenze","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1286934121460059","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La broncopneumopatia cronica ostruttiva è una malattia frequente, caratterizzata da un coinvolgimento polmonare che associa ostruzione bronchiale fissa e lesioni parenchimali (enfisema). Mantiene stretti legami con un gran numero di patologie associate, in particolare cardiovascolari. La sua evoluzione è costellata di riesacerbazioni che possono mettere a rischio la vita a breve e a medio termine e che aggravano la prognosi funzionale accelerando la malattia. Queste esacerbazioni riguardano in primo luogo la funzione respiratoria, ma una parte non trascurabile della morbimortalità è legata alle comorbilità. Il trattamento in urgenza si basa sulle terapie broncodilatatrici e sulla ventilazione non invasiva, che ha notevolmente modificato la prognosi delle esacerbazioni. La terapia corticosteroidea non deve essere sistematica, così come non lo deve essere la terapia antibiotica. Il trattamento delle esacerbazioni richiede sempre più un approccio medico personalizzato. Le comorbilità, alcuni biomarcatori come gli eosinofili, consentono una migliore individualizzazione dei trattamenti. Punteggi come il DECAF (Dyspnoea, Eosinopenia, Consolidation, Acidaemia and atrial Fibrillation) sono stati recentemente sviluppati per tenere conto del rischio a medio termine di questi episodi di esacerbazione. Tenendo conto dei fattori extrapolmonari, essi illustrano l’importanza di riconoscere e gestire le comorbilità in questa malattia. Infine, come in ogni malattia cronica, la prevenzione, l’educazione terapeutica e la rieducazione devono essere prese in considerazione nel decorso delle esacerbazioni. Quando la malattia diviene avanzata, deve essere realizzata una riflessione personalizzata sulla limitazione delle cure e sulla gestione palliativa, condivisa tra tutti gli attori della filiera di cure di questi pazienti.