{"title":"Rivascolarizzazione delle lesioni ateromatose dell’arteria vertebrale","authors":"J.-B. Ricco , G. Illuminati , R. Belmonte","doi":"10.1016/S1283-0801(18)90362-6","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La rivascolarizzazione dell’arteria vertebrale (AV) mira a ripristinare il flusso vertebrale e a evitare il verificarsi di un accidente vascolare cerebrale posteriore (AVCP). La valutazione solitamente comprende un esame obiettivo e l’eco-Doppler, che permette di specificare le conseguenze emodinamiche delle lesioni vertebrali nel sistema vertebrobasilare. La risonanza magnetica nucleare (angio-RM) permette di identificare le lesioni cerebrali ischemiche e di visualizzare il sistema vertebrobasilare e il poligono di Willis. In generale, la rivascolarizzazione vertebrale è indicata solo nei pazienti sintomatici dopo il fallimento della terapia medica che associa antiaggreganti e statine. La rivascolarizzazione chirurgica dell’AV prossimale è affidabile e riproducibile. La rivascolarizzazione dell’AV distale è più delicata e richiede il ricorso a un chirurgo con la dovuta esperienza. Infine, le tecniche endovascolari non hanno mostrato un beneficio più elevato rispetto alla terapia medica che associa farmaci antiaggreganti e statine.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"23 2","pages":"Pages 1-10"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2018-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0801(18)90362-6","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283080118903626","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La rivascolarizzazione dell’arteria vertebrale (AV) mira a ripristinare il flusso vertebrale e a evitare il verificarsi di un accidente vascolare cerebrale posteriore (AVCP). La valutazione solitamente comprende un esame obiettivo e l’eco-Doppler, che permette di specificare le conseguenze emodinamiche delle lesioni vertebrali nel sistema vertebrobasilare. La risonanza magnetica nucleare (angio-RM) permette di identificare le lesioni cerebrali ischemiche e di visualizzare il sistema vertebrobasilare e il poligono di Willis. In generale, la rivascolarizzazione vertebrale è indicata solo nei pazienti sintomatici dopo il fallimento della terapia medica che associa antiaggreganti e statine. La rivascolarizzazione chirurgica dell’AV prossimale è affidabile e riproducibile. La rivascolarizzazione dell’AV distale è più delicata e richiede il ricorso a un chirurgo con la dovuta esperienza. Infine, le tecniche endovascolari non hanno mostrato un beneficio più elevato rispetto alla terapia medica che associa farmaci antiaggreganti e statine.