A. Azoulay (Interne), L. Solovei (Praticien hospitalier), M. Moqaddam (Interne), L. Canaud (Professeur des Universités, praticien hospitalier), C.-H. Marty-Ané (Professeur des Universités, praticien hospitalier), P. Alric (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Chirurgia della vena cava superiore: gestione della sindrome della vena cava superiore","authors":"A. Azoulay (Interne), L. Solovei (Praticien hospitalier), M. Moqaddam (Interne), L. Canaud (Professeur des Universités, praticien hospitalier), C.-H. Marty-Ané (Professeur des Universités, praticien hospitalier), P. Alric (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1283-0801(21)45502-0","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La gestione della sindrome della vena cava superiore è principalmente medica, ma resta spazio per il trattamento chirurgico endovascolare e le ricostruzioni vascolari aperte. La conoscenza dell’anatomia della vena cava superiore e delle sue reti collaterali è essenziale per comprendere la fisiopatologia della sindrome cavale superiore e le strategie chirurgiche. Le principali eziologie sono maligne, dominate dai carcinomi broncopolmonari T4, con coinvolgimento della pleura mediastinica o dei grossi vasi, o N2. Le eziologie benigne sono sempre più frequenti, con stenosi su cateteri di lunga durata. I segni clinici, in particolare di gravità, guidano la gestione chirurgica. I risultati della chirurgia a cielo aperto ed endovascolare sono soddisfacenti in termini di pervietà primaria e primaria assistita. L’angioplastica-stenting ha ottenuto il primo posto tra i trattamenti proposti in caso di ostruzione della vena cava superiore.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"26 3","pages":"Pages 1-21"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2021-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283080121455020","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La gestione della sindrome della vena cava superiore è principalmente medica, ma resta spazio per il trattamento chirurgico endovascolare e le ricostruzioni vascolari aperte. La conoscenza dell’anatomia della vena cava superiore e delle sue reti collaterali è essenziale per comprendere la fisiopatologia della sindrome cavale superiore e le strategie chirurgiche. Le principali eziologie sono maligne, dominate dai carcinomi broncopolmonari T4, con coinvolgimento della pleura mediastinica o dei grossi vasi, o N2. Le eziologie benigne sono sempre più frequenti, con stenosi su cateteri di lunga durata. I segni clinici, in particolare di gravità, guidano la gestione chirurgica. I risultati della chirurgia a cielo aperto ed endovascolare sono soddisfacenti in termini di pervietà primaria e primaria assistita. L’angioplastica-stenting ha ottenuto il primo posto tra i trattamenti proposti in caso di ostruzione della vena cava superiore.