A. De Cock (Chef de clinique-assistant), N. Salvi (Praticien hospitalier), G. Orliaguet (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Anestesia del bambino in oto-rino-laringoiatria","authors":"A. De Cock (Chef de clinique-assistant), N. Salvi (Praticien hospitalier), G. Orliaguet (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1283-0771(21)45315-6","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>L’anestesia in oto-rino-laringoiatria (ORL) rappresenta la maggior parte delle procedure eseguite nei bambini piccoli (1-4 anni). Al di fuori di questa fascia d’età, l’anestesia in ORL rappresenta da un quarto a un terzo delle procedure di anestesia pediatrica, quindi qualsiasi anestesista deve essere preparato in tal senso. La popolazione dei bambini che devono essere sottoposti a una procedura ORL è spesso costituita da pazienti con iperreattività bronchiale e/o sindrome delle apnee del sonno. Questo tipo di paziente richiede una valutazione e una preparazione preoperatoria specifiche. Un altro aspetto molto particolare riguarda la gestione delle vie aeree che riunisce i problemi dell’anestesia pediatrica e dell’anestesia in ORL. La popolazione in esame e la patologia presentata aumentano il rischio di intubazione difficile. Inoltre, l’ubicazione del sito operatorio fa sì che l’anestesista non abbia libero accesso alla testa del paziente; la collaborazione con l’ORL è, quindi, essenziale per garantire il mantenimento della pervietà delle vie aeree. La controversia che riguarda la scelta del metodo di controllo delle vie aeree tende a scomparire, con un crescente utilizzo dell’intubazione tracheale. Quali che siano l’atto e la sua durata, l’istituzione di una via venosa è obbligatoria, consentendo l’iniezione di farmaci in urgenza, se necessario. Usato da solo o in combinazione con un agente per via endovenosa o inalatoria, il remifentanil è di interesse in ORL pediatrica perché la sua manovrabilità consente di mantenere la ventilazione spontanea dei pazienti e di approfondire rapidamente l’anestesia. Il ricovero ambulatoriale è sempre più spesso la regola per queste procedure, a meno che lo stato di salute (gravi comorbilità) o la pesantezza della procedura ORL non lo consentano. Per favorire questo tipo di ricovero è fondamentale prevenire la nausea e il vomito postoperatori, molto frequenti in questo intervento, e anticipare l’assunzione di analgesici orali.</p></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"26 3","pages":"Pages 1-13"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2021-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Anestesia-Rianimazione","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283077121453156","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
L’anestesia in oto-rino-laringoiatria (ORL) rappresenta la maggior parte delle procedure eseguite nei bambini piccoli (1-4 anni). Al di fuori di questa fascia d’età, l’anestesia in ORL rappresenta da un quarto a un terzo delle procedure di anestesia pediatrica, quindi qualsiasi anestesista deve essere preparato in tal senso. La popolazione dei bambini che devono essere sottoposti a una procedura ORL è spesso costituita da pazienti con iperreattività bronchiale e/o sindrome delle apnee del sonno. Questo tipo di paziente richiede una valutazione e una preparazione preoperatoria specifiche. Un altro aspetto molto particolare riguarda la gestione delle vie aeree che riunisce i problemi dell’anestesia pediatrica e dell’anestesia in ORL. La popolazione in esame e la patologia presentata aumentano il rischio di intubazione difficile. Inoltre, l’ubicazione del sito operatorio fa sì che l’anestesista non abbia libero accesso alla testa del paziente; la collaborazione con l’ORL è, quindi, essenziale per garantire il mantenimento della pervietà delle vie aeree. La controversia che riguarda la scelta del metodo di controllo delle vie aeree tende a scomparire, con un crescente utilizzo dell’intubazione tracheale. Quali che siano l’atto e la sua durata, l’istituzione di una via venosa è obbligatoria, consentendo l’iniezione di farmaci in urgenza, se necessario. Usato da solo o in combinazione con un agente per via endovenosa o inalatoria, il remifentanil è di interesse in ORL pediatrica perché la sua manovrabilità consente di mantenere la ventilazione spontanea dei pazienti e di approfondire rapidamente l’anestesia. Il ricovero ambulatoriale è sempre più spesso la regola per queste procedure, a meno che lo stato di salute (gravi comorbilità) o la pesantezza della procedura ORL non lo consentano. Per favorire questo tipo di ricovero è fondamentale prevenire la nausea e il vomito postoperatori, molto frequenti in questo intervento, e anticipare l’assunzione di analgesici orali.