{"title":"Anestesia per taglio cesareo: prevenzione dell’ipotensione arteriosa e dell’insufficienza analgesica, tecniche di ossigenazione","authors":"M. Brebion , L. Ossé , H. Keita","doi":"10.1016/S1283-0771(22)47060-5","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Alcuni aspetti dell’anestesia per taglio cesareo meritano un aggiornamento a causa degli sviluppi e dei nuovi dati. Questo è il caso della prevenzione dell’ipotensione indotta dalla rachianestesia, dove le raccomandazioni internazionali mettono in prima linea la fenilefrina profilattica associata a un coriempimento. Tuttavia, la noradrenalina tende a posizionarsi come il vasopressore di scelta a causa di una migliore conservazione della gittata cardiaca materna. Allo stesso modo, la prevenzione e la gestione dell’insufficienza analgesica durante il taglio cesareo in anestesia perimidollare (APM) sono oggi oggetto di una particolare attenzione. Un elemento decisivo nella prevenzione di questa insufficienza analgesica è la valutazione dell’adeguatezza del livello sensitivo prima dell’incisione, con un livello sensitivo superiore bilaterale e simmetrico in T6 al tocco leggero più o meno in T3 al freddo. Le strategie previste in caso di fallimento e a seconda del contesto vanno dalla continuazione di un’APM (perirachianestesia combinata, seconda rachianestesia, complemento di estensione dell’anestesia peridurale), ai supplementi endovenosi di oppioidi (remifentanil/alfentanil) e/o di ipnotici (propofol/ketamina) a dose subanestetica, fino all’anestesia generale. Quest’ultima è necessaria in caso di taglio cesareo in estrema urgenza, se a partire dall’incisione si nota un fallimento completo dell’APM. Infine, per ottimizzare la gestione delle vie aeree e limitare il rischio di desaturazione durante l’intubazione nel corso del taglio cesareo in anestesia generale, alcune tecniche raccomandate sono la preossigenazione e l’ossigenazione apneica. Se la preossigenazione con ossigeno ad alto flusso nasale (OAFN) sembra inferiore a quella eseguita con maschera facciale stretta e frazione inspirata in ossigeno (FIO<sub>2</sub>) 1 nelle donne in gravidanza a termine senza comorbilità, l’OAFN potrebbe avere il suo ruolo nell’ossigenazione apneica in ostetricia.</p></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"27 4","pages":"Pages 1-6"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Anestesia-Rianimazione","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283077122470605","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Alcuni aspetti dell’anestesia per taglio cesareo meritano un aggiornamento a causa degli sviluppi e dei nuovi dati. Questo è il caso della prevenzione dell’ipotensione indotta dalla rachianestesia, dove le raccomandazioni internazionali mettono in prima linea la fenilefrina profilattica associata a un coriempimento. Tuttavia, la noradrenalina tende a posizionarsi come il vasopressore di scelta a causa di una migliore conservazione della gittata cardiaca materna. Allo stesso modo, la prevenzione e la gestione dell’insufficienza analgesica durante il taglio cesareo in anestesia perimidollare (APM) sono oggi oggetto di una particolare attenzione. Un elemento decisivo nella prevenzione di questa insufficienza analgesica è la valutazione dell’adeguatezza del livello sensitivo prima dell’incisione, con un livello sensitivo superiore bilaterale e simmetrico in T6 al tocco leggero più o meno in T3 al freddo. Le strategie previste in caso di fallimento e a seconda del contesto vanno dalla continuazione di un’APM (perirachianestesia combinata, seconda rachianestesia, complemento di estensione dell’anestesia peridurale), ai supplementi endovenosi di oppioidi (remifentanil/alfentanil) e/o di ipnotici (propofol/ketamina) a dose subanestetica, fino all’anestesia generale. Quest’ultima è necessaria in caso di taglio cesareo in estrema urgenza, se a partire dall’incisione si nota un fallimento completo dell’APM. Infine, per ottimizzare la gestione delle vie aeree e limitare il rischio di desaturazione durante l’intubazione nel corso del taglio cesareo in anestesia generale, alcune tecniche raccomandate sono la preossigenazione e l’ossigenazione apneica. Se la preossigenazione con ossigeno ad alto flusso nasale (OAFN) sembra inferiore a quella eseguita con maschera facciale stretta e frazione inspirata in ossigeno (FIO2) 1 nelle donne in gravidanza a termine senza comorbilità, l’OAFN potrebbe avere il suo ruolo nell’ossigenazione apneica in ostetricia.