Incursioni L'inconsistenza dei diritti. Il Grave Sfruttamento del Lavoro migrante in Italia. Introduzione. Dal caporalato al padronato. Riflessioni critiche sul sistema del Grave Sfruttamento Lavorativo
{"title":"Incursioni L'inconsistenza dei diritti. Il Grave Sfruttamento del Lavoro migrante in Italia. Introduzione. Dal caporalato al padronato. Riflessioni critiche sul sistema del Grave Sfruttamento Lavorativo","authors":"E. Abbatecola, D. Filippi, M. Omizzolo","doi":"10.3280/mm2022-002001","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"L'articolo analizza la complessità del fenomeno del grave sfruttamento lavorativo e la sua sistematizzazione organica quale espressione propria del capitalismo con-temporaneo. Assunti i limiti entro cui, nel mondo accademico e nel dibattito pub-blico, si riflette su queste dinamiche, gli autori propongono una nuova definizione del concetto di grave sfruttamento lavorativo, tentando di integrare approcci e sguardi che in letteratura risultano frammentati. Questa definizione è fondata su tre dimensioni: economica, sociale-riproduttiva, ambientale, da considerare in una relazione circolare nella quale le conseguenze dell'una si ripercuotono sulle altre. In questo quadro, la condizione della forza lavoro, soprattutto migrante, si è trasfor-mata in un crocevia sul quale converge un pluralismo regolativo, formale e infor-male, che determina subordinazione e gravi forme di sfruttamento. È un processo che non è circoscrivibile nel solo ambito agricolo, ma diffuso in molteplici settori produttivi, ognuno dei quali con specifiche modalità di funzionamento. La rifles-sione supera dunque la centralità assunta negli anni dal concetto di caporalato per introdurre quella di padronato, dove le responsabilità sono da individuare nella si-stematicità dei fenomeni connessi al grave sfruttamento lavorativo.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"59 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.3280/mm2022-002001","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
L'articolo analizza la complessità del fenomeno del grave sfruttamento lavorativo e la sua sistematizzazione organica quale espressione propria del capitalismo con-temporaneo. Assunti i limiti entro cui, nel mondo accademico e nel dibattito pub-blico, si riflette su queste dinamiche, gli autori propongono una nuova definizione del concetto di grave sfruttamento lavorativo, tentando di integrare approcci e sguardi che in letteratura risultano frammentati. Questa definizione è fondata su tre dimensioni: economica, sociale-riproduttiva, ambientale, da considerare in una relazione circolare nella quale le conseguenze dell'una si ripercuotono sulle altre. In questo quadro, la condizione della forza lavoro, soprattutto migrante, si è trasfor-mata in un crocevia sul quale converge un pluralismo regolativo, formale e infor-male, che determina subordinazione e gravi forme di sfruttamento. È un processo che non è circoscrivibile nel solo ambito agricolo, ma diffuso in molteplici settori produttivi, ognuno dei quali con specifiche modalità di funzionamento. La rifles-sione supera dunque la centralità assunta negli anni dal concetto di caporalato per introdurre quella di padronato, dove le responsabilità sono da individuare nella si-stematicità dei fenomeni connessi al grave sfruttamento lavorativo.