Il Diversity Management (DM) come strumento di valorizzazione delle diversità all'interno dei sistemi organizzativi complessi ha oramai conquistato la scena all'interno delle grandi aziende nel mondo e in Italia. Infatti, tale questione sta caratterizzando anche il contesto italiano, pur con un certo ritardo (come in altri paesi europei), rispetto al Nord-America e al Regno Unito. Si pone come obiettivo quello di valorizzare le diversità all'interno dei sistemi organizzativi complessi: l'età, il genere, la provenienza etnico/culturale, le abilità ed altre diversità rappresentano certamente una ricchezza per le aziende, non solo dal punto di vista economico ma anche, e soprattutto, culturale. In questa sede si presentano alcune risultanze dell'indagine empirica realizzata, avendo come obiettivo quello di comprendere, nel senso weberiano del termine, come viene considerata e affrontata la diversità ? in particolare quella di genere ? all'interno di alcune organizzazioni, nel tentativo di individuare specifici elementi in grado di favorire l'inclusione femminile nei sistemi organizzativi complessi.
{"title":"Diversità, inclusione e innovazione sociale nei sistemi organizzativi complessi: una riflessione critica sulla Gender Diversity intersezionale in Italia","authors":"Francesca Colella, Sara Di Lorenzo","doi":"10.3280/mm2023-002002","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2023-002002","url":null,"abstract":"Il Diversity Management (DM) come strumento di valorizzazione delle diversità all'interno dei sistemi organizzativi complessi ha oramai conquistato la scena all'interno delle grandi aziende nel mondo e in Italia. Infatti, tale questione sta caratterizzando anche il contesto italiano, pur con un certo ritardo (come in altri paesi europei), rispetto al Nord-America e al Regno Unito. Si pone come obiettivo quello di valorizzare le diversità all'interno dei sistemi organizzativi complessi: l'età, il genere, la provenienza etnico/culturale, le abilità ed altre diversità rappresentano certamente una ricchezza per le aziende, non solo dal punto di vista economico ma anche, e soprattutto, culturale. In questa sede si presentano alcune risultanze dell'indagine empirica realizzata, avendo come obiettivo quello di comprendere, nel senso weberiano del termine, come viene considerata e affrontata la diversità ? in particolare quella di genere ? all'interno di alcune organizzazioni, nel tentativo di individuare specifici elementi in grado di favorire l'inclusione femminile nei sistemi organizzativi complessi.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"35 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"78366351","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
A fronte di un esponenziale aumento della diversità nei contesti attuali, Italia compresa, i mercati del lavoro sono oggi sempre più complessi ed eterogenei. Eppure persistono forti diseguaglianze nell'accesso a percorsi professionali altamente qualificati, con livelli di segregazione occupazionale che non accennano a diminuire, soprattutto per le popolazioni di origine straniera. Diviene allora cruciale riflettere su quegli elementi in grado di incidere sulla costruzione di capitale umano e culturale, aprendo a processi di valorizzazione delle competenze così acquisite. A partire da una ricerca qualitativa che indaga la presenza di percorsi di mobilità sociale tra persone di origine straniera, l'articolo analizza criticamente gli elementi che influenzano l'accesso a percorsi di elevata formazione. Concentrandosi sulle dimensioni che più appaiono cruciali - la famiglia di origine, i docenti e il capitale sociale - il contributo propone uno sguardo interdisciplinare, interrogando la prospettiva del servizio sociale. Sulla base delle evidenze empiriche, si riflette sulle funzioni chiave che l'assistente sociale potrebbe assolvere per sostenere percorsi di inclusione, evidenziandone il ruolo in azioni improntate al cambiamento strutturale e alla policy practice.
{"title":"La valorizzazione del capitale umano tra i discendenti degli immigrati. Implicazioni per il servizio sociale a partire da una ricerca empirica","authors":"Giulia Marroccoli, Carlotta Mozzone","doi":"10.3280/mm2023-002004","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2023-002004","url":null,"abstract":"A fronte di un esponenziale aumento della diversità nei contesti attuali, Italia compresa, i mercati del lavoro sono oggi sempre più complessi ed eterogenei. Eppure persistono forti diseguaglianze nell'accesso a percorsi professionali altamente qualificati, con livelli di segregazione occupazionale che non accennano a diminuire, soprattutto per le popolazioni di origine straniera. Diviene allora cruciale riflettere su quegli elementi in grado di incidere sulla costruzione di capitale umano e culturale, aprendo a processi di valorizzazione delle competenze così acquisite. A partire da una ricerca qualitativa che indaga la presenza di percorsi di mobilità sociale tra persone di origine straniera, l'articolo analizza criticamente gli elementi che influenzano l'accesso a percorsi di elevata formazione. Concentrandosi sulle dimensioni che più appaiono cruciali - la famiglia di origine, i docenti e il capitale sociale - il contributo propone uno sguardo interdisciplinare, interrogando la prospettiva del servizio sociale. Sulla base delle evidenze empiriche, si riflette sulle funzioni chiave che l'assistente sociale potrebbe assolvere per sostenere percorsi di inclusione, evidenziandone il ruolo in azioni improntate al cambiamento strutturale e alla policy practice.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"224 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"89166834","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
La partecipazione politica e sindacale e la mobilitazione nel caso del lavoro agricolo migrante hanno trovato poco spazio nelle analisi, ciò come conseguenza delle caratteristiche di questa specifica componente, per effetto sia delle politiche migratorie e di asilo sia per delle trasformazioni del settore, ma anche delle difficoltà dei sindacati tradizionali a intercettare e rappresentare questa componente. L'adozione della prospettiva della cittadinanza dal basso e del sindacalismo di movimento o comunitario può aiutare a riconoscere e interpretare le dinamiche di coinvolgimento attivo e le pratiche dei lavoratori migranti per il miglioramento delle condizioni di vita, all'interno delle proprie reti e in funzione di proprie logiche e progetti, ma anche in collaborazione con altri attori. L'articolo presenta i risultati di una ricerca condotta con una metodologia qualitativa in provincia di Foggia, in particolare negli insediamenti informali di Torretta Antonacci e Borgo Mezzanone, tra il 2018 e il 2021. Il variegato panorama della Capitanata, caratterizzato da molteplici attori sindacali, para-sindacali e del terzo settore, e forme di auto-gestione degli insediamenti pone in luce diversi elementi da tenere in considerazione per una rielaborazione delle teorie relative alle forme di cittadinanza dal basso di soggetti formalmente esclusi dalla partecipazione politica diretta e che, tuttavia, reclamano uno spazio pubblico.
{"title":"Migrazioni, sindacalismo e autorganizzazione nelle campagne: i braccianti migranti in provincia di Foggia (Italia)","authors":"A. Corrado, F. Caruso, Camilla Macciani","doi":"10.3280/mm2023-002008","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2023-002008","url":null,"abstract":"La partecipazione politica e sindacale e la mobilitazione nel caso del lavoro agricolo migrante hanno trovato poco spazio nelle analisi, ciò come conseguenza delle caratteristiche di questa specifica componente, per effetto sia delle politiche migratorie e di asilo sia per delle trasformazioni del settore, ma anche delle difficoltà dei sindacati tradizionali a intercettare e rappresentare questa componente. L'adozione della prospettiva della cittadinanza dal basso e del sindacalismo di movimento o comunitario può aiutare a riconoscere e interpretare le dinamiche di coinvolgimento attivo e le pratiche dei lavoratori migranti per il miglioramento delle condizioni di vita, all'interno delle proprie reti e in funzione di proprie logiche e progetti, ma anche in collaborazione con altri attori. L'articolo presenta i risultati di una ricerca condotta con una metodologia qualitativa in provincia di Foggia, in particolare negli insediamenti informali di Torretta Antonacci e Borgo Mezzanone, tra il 2018 e il 2021. Il variegato panorama della Capitanata, caratterizzato da molteplici attori sindacali, para-sindacali e del terzo settore, e forme di auto-gestione degli insediamenti pone in luce diversi elementi da tenere in considerazione per una rielaborazione delle teorie relative alle forme di cittadinanza dal basso di soggetti formalmente esclusi dalla partecipazione politica diretta e che, tuttavia, reclamano uno spazio pubblico.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"35 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"76958487","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
A partire da un corpus di oltre ottocentomila tweet, il contributo analizza la comunicazione degli esponenti politici italiani rispetto al dibattito sulle ONG indagandone la progressiva criminalizzazione. Attraverso un approccio quali-quantitativo che prevede l'integrazione dei digital methods con gli strumenti della Critical Discourse Analysis, lo studio intende trovare la convergenza tra la criminalizzazione delle ONG, l'articolazione della nozione di sovranismo e, più in generale, rimarcare le rappresentazioni mediali dei fenomeni migratori in relazione ai processi politici. L'analisi si è concentrata su metriche e strategie discorsive messe in gioco dai politici evidenziando il ruolo centrale di quelli di area sovranista nella criminalizzazione delle ONG. Quest'ultima emerge come "momento politicizzante" in grado di allineare il dibattito sui soccorsi in mare al campo e ai protagonisti della politica, contribuendo alla rimozione dal dibattito dei volti e delle voci di immigrati e richiedenti asilo.
{"title":"Da \"angeli del mare\" a \"complici dei trafficanti\": la politicizzazione del discorso sovranista contro le ONG umanitarie","authors":"D. Lucchesi, A. Cerase","doi":"10.3280/mm2023-002009","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2023-002009","url":null,"abstract":"A partire da un corpus di oltre ottocentomila tweet, il contributo analizza la comunicazione degli esponenti politici italiani rispetto al dibattito sulle ONG indagandone la progressiva criminalizzazione. Attraverso un approccio quali-quantitativo che prevede l'integrazione dei digital methods con gli strumenti della Critical Discourse Analysis, lo studio intende trovare la convergenza tra la criminalizzazione delle ONG, l'articolazione della nozione di sovranismo e, più in generale, rimarcare le rappresentazioni mediali dei fenomeni migratori in relazione ai processi politici. L'analisi si è concentrata su metriche e strategie discorsive messe in gioco dai politici evidenziando il ruolo centrale di quelli di area sovranista nella criminalizzazione delle ONG. Quest'ultima emerge come \"momento politicizzante\" in grado di allineare il dibattito sui soccorsi in mare al campo e ai protagonisti della politica, contribuendo alla rimozione dal dibattito dei volti e delle voci di immigrati e richiedenti asilo.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"108 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"75858810","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
In Italy the judiciary plays a relevant role in asylum adjudication. Indeed, judges are crucial decision makers, deciding on the merit of a huge number of asylum claims rejected at first instance. For this reason, it is extremely timely to understand how asylum adjudication is put into practice by judges. Thus, the article studies asylum adjudication in courts through the lens of the Street-Level Bureaucracy, focusing on the encounter between judges and asylum seekers. In particular, the research seeks to understand the uses, causes and consequences of discretion in asylum appeals, focusing on coping mechanisms judges develop during their job. With this aim, the research conducts observation of hearings, interviews and shadowing in five Italian civil courts, showing how coping mechanisms are determined by organisational and individual factors and they influence in different ways the quality, equity and efficiency of asylum proceedings.
{"title":"Encounters in courtroom. Italian judges as front-line workers in asylum proceedings","authors":"Alice Lacchei","doi":"10.3280/mm2023-002010","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2023-002010","url":null,"abstract":"In Italy the judiciary plays a relevant role in asylum adjudication. Indeed, judges are crucial decision makers, deciding on the merit of a huge number of asylum claims rejected at first instance. For this reason, it is extremely timely to understand how asylum adjudication is put into practice by judges. Thus, the article studies asylum adjudication in courts through the lens of the Street-Level Bureaucracy, focusing on the encounter between judges and asylum seekers. In particular, the research seeks to understand the uses, causes and consequences of discretion in asylum appeals, focusing on coping mechanisms judges develop during their job. With this aim, the research conducts observation of hearings, interviews and shadowing in five Italian civil courts, showing how coping mechanisms are determined by organisational and individual factors and they influence in different ways the quality, equity and efficiency of asylum proceedings.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"102 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"73626599","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Obiettivo del lavoro è lo studio dello svantaggio scolastico in Italia nella popolazione tra i 15 e i 24 anni alla luce del background migratorio e della differente struttura delle opportunità legata all'estrazione sociale. I giovani studenti di origine straniera solo recentemente hanno raggiunto numeri tali da permettere analisi sistematiche del fenomeno. A tal fine, si utilizzano i dati della Rilevazione sulle Forze di Lavoro dell'Istat per il periodo 2015-2019. I risultati confermano anche nel contesto italiano che il capitale socioeconomico e culturale della famiglia di origine giocano un ruolo decisivo nel contenere il rischio di dispersione scolastica e nel modellare le scelte verso la scuola superiore e l'università. Inoltre, anche a parità di estrazione sociale, l'origine straniera esercita un significativo effetto netto che se da un lato permette alle seconde generazioni di recuperare terreno, dall'altro fa registrare maggiori difficoltà di integrazione per le prime.
{"title":"L'integrazione scolastica delle nuove generazioni tra background migratorio e disuguaglianza delle opportunità","authors":"G. d’Ambrosio, Pasquale di Padova","doi":"10.3280/mm2023-002007","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2023-002007","url":null,"abstract":"Obiettivo del lavoro è lo studio dello svantaggio scolastico in Italia nella popolazione tra i 15 e i 24 anni alla luce del background migratorio e della differente struttura delle opportunità legata all'estrazione sociale. I giovani studenti di origine straniera solo recentemente hanno raggiunto numeri tali da permettere analisi sistematiche del fenomeno. A tal fine, si utilizzano i dati della Rilevazione sulle Forze di Lavoro dell'Istat per il periodo 2015-2019. I risultati confermano anche nel contesto italiano che il capitale socioeconomico e culturale della famiglia di origine giocano un ruolo decisivo nel contenere il rischio di dispersione scolastica e nel modellare le scelte verso la scuola superiore e l'università. Inoltre, anche a parità di estrazione sociale, l'origine straniera esercita un significativo effetto netto che se da un lato permette alle seconde generazioni di recuperare terreno, dall'altro fa registrare maggiori difficoltà di integrazione per le prime.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"51 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"85107580","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Rural areas in Italy are not entirely new to international immigration, but they recently experienced a huge diversification of flows, including labour and amenity migrants and, due to relocation strategies, asylum-seekers and refugees. In places with limited resources and experience of diversity, such processes can originate new challenges, but also new opportunities. Therefore, this work investigates incorporation policies of Italian rural municipalities with quantitative and qualitative methods. First, k-medians clustering is used to classify rural municipalities according to immigration patterns and to better understand their immigrant policy activism. Second, semi-structured stakeholders' interviews are performed to explore actual practices of active rural municipalities. Results show how rural policymakers can develop alternative and innovative strategies to deal with incorporation, but these have different outcomes according to local opportunity structures and contexts of immigration.
{"title":"Incorporation policies in diversifying rural localities in Italy: challenges and opportunities","authors":"Federico M. Rossi","doi":"10.3280/mm2023-002011","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2023-002011","url":null,"abstract":"Rural areas in Italy are not entirely new to international immigration, but they recently experienced a huge diversification of flows, including labour and amenity migrants and, due to relocation strategies, asylum-seekers and refugees. In places with limited resources and experience of diversity, such processes can originate new challenges, but also new opportunities. Therefore, this work investigates incorporation policies of Italian rural municipalities with quantitative and qualitative methods. First, k-medians clustering is used to classify rural municipalities according to immigration patterns and to better understand their immigrant policy activism. Second, semi-structured stakeholders' interviews are performed to explore actual practices of active rural municipalities. Results show how rural policymakers can develop alternative and innovative strategies to deal with incorporation, but these have different outcomes according to local opportunity structures and contexts of immigration.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"17 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"88451651","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
A seguito della pandemia e delle misure di smart working la condizione occupazionale femminile è peggiorata, soprattutto per effetto del surplus di carico domestico, di cura, di conciliazione all'interno delle mura domestiche. Tutte le azioni tradizionalmente messe in campo dalle organizzazioni sensibili al Diversity Management come risorsa e opportunità per l'impresa, per tutti i lavoratori e per i profitti, sono state accantonate e depotenziate, facendo scivolare l'obiettivo della parità di genere a data da destinarsi. Non solo ricadute quindi differenziate tra lavoratori e lavoratrici, ma anche tra lavoratrici, italiane e straniere, più o meno tutelate dai contratti, più o meno esposte in ragione del settore occupazionale.
{"title":"Rewind. \"Ci vorranno 51 anni in più\". Pandemia, assetti organizzativi e lavoro femminile","authors":"G. Cavaletto","doi":"10.3280/mm2023-002003","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2023-002003","url":null,"abstract":"A seguito della pandemia e delle misure di smart working la condizione occupazionale femminile è peggiorata, soprattutto per effetto del surplus di carico domestico, di cura, di conciliazione all'interno delle mura domestiche. Tutte le azioni tradizionalmente messe in campo dalle organizzazioni sensibili al Diversity Management come risorsa e opportunità per l'impresa, per tutti i lavoratori e per i profitti, sono state accantonate e depotenziate, facendo scivolare l'obiettivo della parità di genere a data da destinarsi. Non solo ricadute quindi differenziate tra lavoratori e lavoratrici, ma anche tra lavoratrici, italiane e straniere, più o meno tutelate dai contratti, più o meno esposte in ragione del settore occupazionale.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"33 7 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"77006008","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il riconoscimento dei benefici dei processi migratori comporta necessariamente una adeguata valorizzazione del capitale umano tramite pratiche e politiche di gestione della diversità culturale, in primo luogo a livello locale. Le pratiche di diversity management, sviluppate principalmente nei contesti imprenditoriali, si pongono questo obiettivo. Tuttavia in Italia ci sono alcuni ostacoli al loro sviluppo, legati in particolare alle piccole dimensioni delle imprese e alle resistenze culturali diffuse. Risulta quindi necessario sviluppare delle pratiche che tengano conto della specificità del contesto italiano e del quadro culturale, insieme ad un aggiornamento delle normative per rimuovere gli impedimenti ad una buona integrazione della popolazione immigrata. Questi interventi non vanno declinati solamente nelle imprese in riferimento alla presenza straniera, si tratta piuttosto di tenere in considerazione l'intersezione delle diverse dimensioni dell'identità e, allo stesso tempo, dei diversi luoghi in cui queste si incontrano (oltre che nelle imprese, nelle scuole, nelle strutture sanitarie, nelle realtà associative, nelle università, nei contesti sportivi etc.). Infine, il presente contributo assume una funzione introduttiva dei diversi articoli che presentano, tramite lenti differenti, l'intreccio delle pratiche di gestione della diversità culturale e la valorizzazione del capitale umano.
{"title":"Valorizzare il capitale umano per la gestione della diversità culturale","authors":"Stella Pinna Pintor, Roberta Ricucci","doi":"10.3280/mm2023-002001","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2023-002001","url":null,"abstract":"Il riconoscimento dei benefici dei processi migratori comporta necessariamente una adeguata valorizzazione del capitale umano tramite pratiche e politiche di gestione della diversità culturale, in primo luogo a livello locale. Le pratiche di diversity management, sviluppate principalmente nei contesti imprenditoriali, si pongono questo obiettivo. Tuttavia in Italia ci sono alcuni ostacoli al loro sviluppo, legati in particolare alle piccole dimensioni delle imprese e alle resistenze culturali diffuse. Risulta quindi necessario sviluppare delle pratiche che tengano conto della specificità del contesto italiano e del quadro culturale, insieme ad un aggiornamento delle normative per rimuovere gli impedimenti ad una buona integrazione della popolazione immigrata. Questi interventi non vanno declinati solamente nelle imprese in riferimento alla presenza straniera, si tratta piuttosto di tenere in considerazione l'intersezione delle diverse dimensioni dell'identità e, allo stesso tempo, dei diversi luoghi in cui queste si incontrano (oltre che nelle imprese, nelle scuole, nelle strutture sanitarie, nelle realtà associative, nelle università, nei contesti sportivi etc.). Infine, il presente contributo assume una funzione introduttiva dei diversi articoli che presentano, tramite lenti differenti, l'intreccio delle pratiche di gestione della diversità culturale e la valorizzazione del capitale umano.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"73437769","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
La proposta si inserisce nell'interesse della ricerca sociologica ai molteplici processi che descrivono la complessità sociale della contemporaneità, attraversata da mutamenti demografici e investita dalle conseguenti trasformazioni in ambito socio-culturale nei sistemi organizzativi complessi, che vedono esponenzialmente accresciuto il grado di diversità al loro interno. Nasce così – come esigenza organizzativa quanto democratica in senso più ampio – la necessità di gestire tali mutamenti, comprendendo dal profondo gli elementi d'ostacolo alla promozione delle diversità nelle culture organizzative, attraverso lo strumento del Diversity Management (DM), che si prefigge di riconoscere e valorizzare il capitale umano di cui ogni singola persona che abita l'organizzazione è depositaria. L'articolo fornisce, infine, riflessioni teoriche applicate all'age diversity management, come esempio di incontro intergenerazionale e proficuo scambio di conoscenza al di là degli stereotipi e dei pregiudizi.
{"title":"Valorizzazione del capitale umano nei sistemi organizzativi complessi: il Diversity Management culturale nella prospettiva dell'Age Management","authors":"Laura Falci","doi":"10.3280/mm2023-002005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2023-002005","url":null,"abstract":"La proposta si inserisce nell'interesse della ricerca sociologica ai molteplici processi che descrivono la complessità sociale della contemporaneità, attraversata da mutamenti demografici e investita dalle conseguenti trasformazioni in ambito socio-culturale nei sistemi organizzativi complessi, che vedono esponenzialmente accresciuto il grado di diversità al loro interno. Nasce così – come esigenza organizzativa quanto democratica in senso più ampio – la necessità di gestire tali mutamenti, comprendendo dal profondo gli elementi d'ostacolo alla promozione delle diversità nelle culture organizzative, attraverso lo strumento del Diversity Management (DM), che si prefigge di riconoscere e valorizzare il capitale umano di cui ogni singola persona che abita l'organizzazione è depositaria. L'articolo fornisce, infine, riflessioni teoriche applicate all'age diversity management, come esempio di incontro intergenerazionale e proficuo scambio di conoscenza al di là degli stereotipi e dei pregiudizi.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"19 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"78446282","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}