{"title":"Chirurgia dei tumori sinusali","authors":"A. Moya-Plana, F. Kolb, F. Janot","doi":"10.1016/S1292-3036(18)91394-5","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La chirurgia dei tumori nasosinusali si è evoluta molto negli ultimi 20 anni. In effetti, la chirurgia sinusale endoscopica ha conosciuto progressi importanti, sia in termini di strumentazione chirurgica che di diagnostica per immagini e di anestesia, con conseguente estensione delle sue indicazioni. Così, inizialmente chirurgia funzionale, questa tecnica ⬓mini-invasiva⬽ consente, oggi, il trattamento di patologie tumorali benigne (papilloma invertito in particolare) e quello di tumori maligni nasosinusali (estesioneuroblastoma, adenocarcinoma dell⬢etmoide, ecc.). L⬢analisi della letteratura evidenzia una significativa riduzione della morbilità operatoria e un miglioramento della qualità della vita di questi pazienti rispetto alle vie transfacciali. Per quanto riguarda il trattamento dei cancri nasosinusali, diversi studi depongono a favore di una sicurezza oncologica della chirurgia endoscopica per pazienti accuratamente selezionati. L⬢accesso endoscopico endonasale dei tumori sinusali, tuttavia, è concepibile solo nel rigoroso rispetto delle sue controindicazioni. Le vie transfacciali restano, quindi, un⬢alternativa terapeutica di elezione quando l⬢estensione del tumore non consente una resezione endoscopica soddisfacente sul piano oncologico. Lo sviluppo della chirurgia ricostruttiva con lembi liberi microanastomizzati è stato un importante passo avanti nella gestione dei tumori nasosinusali, consentendo exeresi ampie al prezzo di sequele estetiche e funzionali minori. Una precisa analisi preoperatoria della perdita di sostanza del massiccio facciale e delle sue implicazioni funzionali ed estetiche guida la strategia di ricostruzione.</p></div>","PeriodicalId":100453,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia ORL e Cervico-Facciale","volume":"22 1","pages":"Pages 1-20"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2018-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1292-3036(18)91394-5","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia ORL e Cervico-Facciale","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1292303618913945","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La chirurgia dei tumori nasosinusali si è evoluta molto negli ultimi 20 anni. In effetti, la chirurgia sinusale endoscopica ha conosciuto progressi importanti, sia in termini di strumentazione chirurgica che di diagnostica per immagini e di anestesia, con conseguente estensione delle sue indicazioni. Così, inizialmente chirurgia funzionale, questa tecnica ⬓mini-invasiva⬽ consente, oggi, il trattamento di patologie tumorali benigne (papilloma invertito in particolare) e quello di tumori maligni nasosinusali (estesioneuroblastoma, adenocarcinoma dell⬢etmoide, ecc.). L⬢analisi della letteratura evidenzia una significativa riduzione della morbilità operatoria e un miglioramento della qualità della vita di questi pazienti rispetto alle vie transfacciali. Per quanto riguarda il trattamento dei cancri nasosinusali, diversi studi depongono a favore di una sicurezza oncologica della chirurgia endoscopica per pazienti accuratamente selezionati. L⬢accesso endoscopico endonasale dei tumori sinusali, tuttavia, è concepibile solo nel rigoroso rispetto delle sue controindicazioni. Le vie transfacciali restano, quindi, un⬢alternativa terapeutica di elezione quando l⬢estensione del tumore non consente una resezione endoscopica soddisfacente sul piano oncologico. Lo sviluppo della chirurgia ricostruttiva con lembi liberi microanastomizzati è stato un importante passo avanti nella gestione dei tumori nasosinusali, consentendo exeresi ampie al prezzo di sequele estetiche e funzionali minori. Una precisa analisi preoperatoria della perdita di sostanza del massiccio facciale e delle sue implicazioni funzionali ed estetiche guida la strategia di ricostruzione.