F. Firmin (Chirurgien plasticien, ancien chef de clinique-assistant des hôpitaux de Paris) , A. Marchac (Chirurgien plasticien, ancien chef de clinique-assistant des hôpitaux de Paris, praticien attaché)
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Abstract
L’orecchio, la cui architettura è tridimensionale e complessa, può avere delle forme molto varie. Correggere un’anomalia congenita dell’orecchio esterno significa riprodurre dei rilievi assenti o deformati tenendo conto dell’anatomia normale di un orecchio. In genere, solo l’utilizzo di un sostegno cartilagineo può permettere di riprodurre questi rilievi. A lungo considerata difficile e deludente, la ricostruzione delle orecchie malformate con tessuti autologhi permette, attualmente, di ottenere dei risultati esteticamente soddisfacenti e duraturi, quando è realizzata secondo delle regole e dei principi ben stabiliti. Noi affronteremo in questa sede la ricostruzione auricolare nel quadro delle microtie, ma anche in quello delle piccole anomalie, come in caso di criptotia, di orecchio a cornetta, di orecchio di Stahl e di agenesia del lobulo.