{"title":"Dante pfeifen","authors":"Marc Föcking","doi":"10.1515/dante-2019-0003","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Riassunto Due testi dell’immediato contesto della congiura dei Pazzi del 1478 dimostrano che la popolarità della Commedia, testimoniata da Franco Sacchetti e Leonardo Bruni, potrebbe essere stata strumentalizzata nella Firenze del Quattrocento, nel momento in cui si trattava di discreditare gli oppositori politici in una situazioni di crisi. Il Coniurationis commentarium di Angelo Poliziano e la poesia in terzine »Questo è il tradimento della morte di Giuliano« utilizzano entrambi il tema del traditore degli ultimi due canti dell’Inferno. Entrambi i testi presentano così i Pazzi come i nuovi Bruto, Cassio e Giuda e fanno uso del ›Dante popolare‹ per convincere il popolo fiorentino della legittimità del potere mediceo. La raffinatezza del Commentarium di Poliziano, in contrasto con la poesia in terzine più popolare, sta però nella combinazione di due discorsi sui traditori che si intensificano a vicenda, quello della Commedia e quello del De Coniuratione Catilinae di Sallustio, attraverso il quale egli non solo combina la condanna metafisico-dantesca con un verdetto di stampo intramondano ed umanistico, ma può anche mettere in scena l’unità indissolubile del popolo e dell’élite fiorentina contro i cospiratori e i loro sostenitori.","PeriodicalId":11276,"journal":{"name":"Deutsches Dante-Jahrbuch","volume":"10 1","pages":"37 - 56"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2019-09-23","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"1","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Deutsches Dante-Jahrbuch","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.1515/dante-2019-0003","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Riassunto Due testi dell’immediato contesto della congiura dei Pazzi del 1478 dimostrano che la popolarità della Commedia, testimoniata da Franco Sacchetti e Leonardo Bruni, potrebbe essere stata strumentalizzata nella Firenze del Quattrocento, nel momento in cui si trattava di discreditare gli oppositori politici in una situazioni di crisi. Il Coniurationis commentarium di Angelo Poliziano e la poesia in terzine »Questo è il tradimento della morte di Giuliano« utilizzano entrambi il tema del traditore degli ultimi due canti dell’Inferno. Entrambi i testi presentano così i Pazzi come i nuovi Bruto, Cassio e Giuda e fanno uso del ›Dante popolare‹ per convincere il popolo fiorentino della legittimità del potere mediceo. La raffinatezza del Commentarium di Poliziano, in contrasto con la poesia in terzine più popolare, sta però nella combinazione di due discorsi sui traditori che si intensificano a vicenda, quello della Commedia e quello del De Coniuratione Catilinae di Sallustio, attraverso il quale egli non solo combina la condanna metafisico-dantesca con un verdetto di stampo intramondano ed umanistico, ma può anche mettere in scena l’unità indissolubile del popolo e dell’élite fiorentina contro i cospiratori e i loro sostenitori.