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Sono molte le domande giunte in redazione, di cui alcune ormai un po’ lontane nel tempo (e ci scusiamo con i richiedenti), riguardanti le forme dell’imperativo dei verbi avere e volere in unione a pronomi atoni. Nello specifico sembrano suscitare maggiori perplessità le forme àbbiti cura (per ‘abbi cura di te’, ‘riguardati’) e vògliti/vòglimi bene (per ‘ama te stesso/amami’, ‘cerca di volerti/volermi bene’) incontrate dai nostri interlocutori in occasioni diverse, più o meno formali, in rete, in testi pubblicitari, in missive di lavoro.