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Per una storia delle parole appartenenti alla “famiglia del contagio”
italiano è stato, e in parte è ancora, una lingua “plurale”1; basti pensare alle alternative lessicali disponibili in aree diverse del territorio nazionale per esprimere lo stesso concetto (o concetti a ni) o per indicare lo stesso o etto; questa disponibilità, come ben sappiamo, è il frutto della nostra storia, anche remota, e, di conseguenza, della storia della nostra lingua e della nostra cultura. Ma non c’è solo questo: la pluralità si manifesta anche nell’a ancarsi, nel sovrapporsi di forme legate etimologicamente che si sono sviluppate nel corso dei secoli, che in certi periodi hanno coesistito, alcune delle quali sono arrivate no ai nostri giorni, mentre altre si sono perse per strada o hanno trasmesso solo uno o più discendenti2. In questo lavoro si è cercato di ricostruire, almeno in parte, la storia di un gruppo di parole, un tempo, in particolare nel corso del XIX, piuttosto numeroso, che però si è ridotto nel corso dei secoli: quello relativo al sostantivo contagio, termine purtroppo divenuto molto attuale, e ai suoi “parenti”.