{"title":"接触追踪器","authors":"Miriam Di Carlo","doi":"10.35948/2532-9006/2021.5456","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"a pandemia che ha coinvolto l’intera umanità nel 2020 ha contribuito senz’altro all’introduzione e di usione di molte parole nuove nelle varie lingue e, quindi, anche in italiano: basti pensare a lockdown, droplet, termoscanner, distanziamento sociale, didattica a distanza, persino coronavirus; sono tutte parole che, prima sconosciute alla ma ior parte dei parlanti, sono in breve tempo entrate nel lessico quotidiano. A questa lista va a iunta la locuzione contact tracing con cui si indica ‘il processo di identificazione e monitoraggio delle persone entrate in contatto con un individuo a etto da una malattia infettiva (persona indice)’. Di solito il protocollo prevede che, dopo aver individuato una persona positiva a un test diagnostico, le si chieda di indicare tutte le persone con cui è entrata in contatto nelle ore antecedenti alla manifestazione dei sintomi della malattia o, nel caso di so etti asintomatici, nelle ore precedenti il test. A questo punto si procede di solito chiamando telefonicamente (o con altro mezzo di comunicazione) i contatti ritenuti “stretti”, ossia quelle persone che, essendo state esposte al contagio, potrebbero a loro volta veicolare il virus e di ondere la malattia e che, quindi, devono essere sottoposte a misure cautelative, monitorate e messe al corrente sia dei pericoli della malattia sia della profilassi da adottare.","PeriodicalId":340800,"journal":{"name":"XVI, 2021/1 (gennaio-marzo)","volume":"7 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2021-01-11","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Contact tracing e contact tracer\",\"authors\":\"Miriam Di Carlo\",\"doi\":\"10.35948/2532-9006/2021.5456\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"a pandemia che ha coinvolto l’intera umanità nel 2020 ha contribuito senz’altro all’introduzione e di usione di molte parole nuove nelle varie lingue e, quindi, anche in italiano: basti pensare a lockdown, droplet, termoscanner, distanziamento sociale, didattica a distanza, persino coronavirus; sono tutte parole che, prima sconosciute alla ma ior parte dei parlanti, sono in breve tempo entrate nel lessico quotidiano. A questa lista va a iunta la locuzione contact tracing con cui si indica ‘il processo di identificazione e monitoraggio delle persone entrate in contatto con un individuo a etto da una malattia infettiva (persona indice)’. Di solito il protocollo prevede che, dopo aver individuato una persona positiva a un test diagnostico, le si chieda di indicare tutte le persone con cui è entrata in contatto nelle ore antecedenti alla manifestazione dei sintomi della malattia o, nel caso di so etti asintomatici, nelle ore precedenti il test. A questo punto si procede di solito chiamando telefonicamente (o con altro mezzo di comunicazione) i contatti ritenuti “stretti”, ossia quelle persone che, essendo state esposte al contagio, potrebbero a loro volta veicolare il virus e di ondere la malattia e che, quindi, devono essere sottoposte a misure cautelative, monitorate e messe al corrente sia dei pericoli della malattia sia della profilassi da adottare.\",\"PeriodicalId\":340800,\"journal\":{\"name\":\"XVI, 2021/1 (gennaio-marzo)\",\"volume\":\"7 1\",\"pages\":\"0\"},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2021-01-11\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"XVI, 2021/1 (gennaio-marzo)\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://doi.org/10.35948/2532-9006/2021.5456\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"\",\"JCRName\":\"\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"XVI, 2021/1 (gennaio-marzo)","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.35948/2532-9006/2021.5456","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
a pandemia che ha coinvolto l’intera umanità nel 2020 ha contribuito senz’altro all’introduzione e di usione di molte parole nuove nelle varie lingue e, quindi, anche in italiano: basti pensare a lockdown, droplet, termoscanner, distanziamento sociale, didattica a distanza, persino coronavirus; sono tutte parole che, prima sconosciute alla ma ior parte dei parlanti, sono in breve tempo entrate nel lessico quotidiano. A questa lista va a iunta la locuzione contact tracing con cui si indica ‘il processo di identificazione e monitoraggio delle persone entrate in contatto con un individuo a etto da una malattia infettiva (persona indice)’. Di solito il protocollo prevede che, dopo aver individuato una persona positiva a un test diagnostico, le si chieda di indicare tutte le persone con cui è entrata in contatto nelle ore antecedenti alla manifestazione dei sintomi della malattia o, nel caso di so etti asintomatici, nelle ore precedenti il test. A questo punto si procede di solito chiamando telefonicamente (o con altro mezzo di comunicazione) i contatti ritenuti “stretti”, ossia quelle persone che, essendo state esposte al contagio, potrebbero a loro volta veicolare il virus e di ondere la malattia e che, quindi, devono essere sottoposte a misure cautelative, monitorate e messe al corrente sia dei pericoli della malattia sia della profilassi da adottare.