Fabrizio Buldrini, A. Alessandrini, Umberto Mossetti, G. Pezzi, Juri Nascimbene
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L’erbario di Ulisse Aldrovandi: attualità di una collezione rinascimentale di piante secche
Essiccare le piante per scopo di studio, confronto e scambio fra studiosi era divenuto una prassi dalla prima metàdel XVI secolo grazie all’opera di Luca Ghini, fondatore degli orti botanici di Pisa e Firenze. Fra i pochi erbari rinascimentali oggi conosciuti, quello di Ulisse Aldrovandi occupa un posto di primo piano per quantità e varietà dei campioni, giacché proprio in esso si trova una delle primissime testimonianze a livello continentale – se non la prima in assoluto – di molte specie d’uso corrente in Europa, introdotte dal Nuovo Mondo, così come di varie altre oggi protette perché assai rare o a rischio d’estinzione. Nel presente contributo s’illustrano alcune specie contenute in questo erbario, scegliendole fra le più notevoli per ragioni storiche, geografiche e scientifiche.