{"title":"第二人生:3D教育世界。","authors":"M. Banzato, Domenico Corcione","doi":"10.17471/2499-4324/379","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Improduttivita e inefficacia dei sistemi educativi sui “nativi digitali” Negli Stati Uniti nonostante siano utilizzati grandi investimenti per l’istruzione i risultati riscontrati sono piuttosto modesti. E’ nota e diffusa la sensazione di disagio dei giovani nei confronti della scuola che e vissuta in modo sempre piu distante dai propri interessi e aspettative, molte volte perche si sentono costretti a seguire attivita che percepiscono come monotone e ripetitive, rispetto alle attivita fuori dal mondo scolastico. Ma anche in l’Italia e altre nazioni Europee le cose non vanno meglio. Le lezioni tradizionali, peraltro mai abbandonate o comunque messe in discussione dagli stessi insegnanti, non fanno molto per sollevare l’interesse di una generazione cresciuta con Internet, Mtv, Cellulari e YouTube. Queste riflessioni, basate su diversi rilevamenti e statistiche sui giovani (vedi ad esempio grafico a pagina seguente), inducono a una revisione strutturale (e non di facciata) dei metodi con cui gli educatori cercano di trasmettere le conoscenze agli studenti. La distanza tra la formazione indotta dai sistemi scolastici e i nuovi “linguaggi” emergenti nei giovani, come ad esempio dei “nativi digitali” e molto grande [Prensky, 2001], non fa altro che aumentare il divario tra scuola e giovani. Anche se molti docenti hanno fatto progressi sensibili nell’utilizzo didattico ed educativo di nuovi media (di cui un largo numero di giovani sono avidi consumatori), il “gap” generazionale tra “emigranti digitali” (tra essi gli insegnanti) e i “nativi digitali” (i giovani) non si riesce a colmare [Prensky, 2001].","PeriodicalId":107523,"journal":{"name":"TD Tecnologie Didattiche","volume":"51 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"1900-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Second Life: a 3D educational world.\",\"authors\":\"M. Banzato, Domenico Corcione\",\"doi\":\"10.17471/2499-4324/379\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"Improduttivita e inefficacia dei sistemi educativi sui “nativi digitali” Negli Stati Uniti nonostante siano utilizzati grandi investimenti per l’istruzione i risultati riscontrati sono piuttosto modesti. E’ nota e diffusa la sensazione di disagio dei giovani nei confronti della scuola che e vissuta in modo sempre piu distante dai propri interessi e aspettative, molte volte perche si sentono costretti a seguire attivita che percepiscono come monotone e ripetitive, rispetto alle attivita fuori dal mondo scolastico. Ma anche in l’Italia e altre nazioni Europee le cose non vanno meglio. Le lezioni tradizionali, peraltro mai abbandonate o comunque messe in discussione dagli stessi insegnanti, non fanno molto per sollevare l’interesse di una generazione cresciuta con Internet, Mtv, Cellulari e YouTube. Queste riflessioni, basate su diversi rilevamenti e statistiche sui giovani (vedi ad esempio grafico a pagina seguente), inducono a una revisione strutturale (e non di facciata) dei metodi con cui gli educatori cercano di trasmettere le conoscenze agli studenti. La distanza tra la formazione indotta dai sistemi scolastici e i nuovi “linguaggi” emergenti nei giovani, come ad esempio dei “nativi digitali” e molto grande [Prensky, 2001], non fa altro che aumentare il divario tra scuola e giovani. Anche se molti docenti hanno fatto progressi sensibili nell’utilizzo didattico ed educativo di nuovi media (di cui un largo numero di giovani sono avidi consumatori), il “gap” generazionale tra “emigranti digitali” (tra essi gli insegnanti) e i “nativi digitali” (i giovani) non si riesce a colmare [Prensky, 2001].\",\"PeriodicalId\":107523,\"journal\":{\"name\":\"TD Tecnologie Didattiche\",\"volume\":\"51 1\",\"pages\":\"0\"},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"1900-01-01\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"TD Tecnologie Didattiche\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://doi.org/10.17471/2499-4324/379\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"\",\"JCRName\":\"\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"TD Tecnologie Didattiche","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.17471/2499-4324/379","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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