Annalisa Manca, Javiera Atenas, Chiara Ciociola, F. Nascimbeni
Riflessioni sulle possibilita dell’uso dei Dati Aperti come Risorse Educative Aperte per la formazione alla coesione sociale all'interno di un discorso di pedagogia critica.
在关键教育学讨论的背景下，探讨利用开放数据作为开放教育资源进行社会凝聚力培训的可能性。
{"title":"CRITICAL PEDAGOGY AND OPEN DATA AS MEANS FOR EDUCATING TO SOCIAL COHESION","authors":"Annalisa Manca, Javiera Atenas, Chiara Ciociola, F. Nascimbeni","doi":"10.17471/2499-4324/917","DOIUrl":"https://doi.org/10.17471/2499-4324/917","url":null,"abstract":"Riflessioni sulle possibilita dell’uso dei Dati Aperti come Risorse Educative Aperte per la formazione alla coesione sociale all'interno di un discorso di pedagogia critica.","PeriodicalId":107523,"journal":{"name":"TD Tecnologie Didattiche","volume":"111 2 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2016-12-14","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"124163510","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
This learning experience differs from conventional approaches to educational robotics in that, instead of programming a robot, children have to discover how the robot has been programmed, which they do by making hypotheses, designing experiments and evaluating their effectiveness.
{"title":"The \"scientist game\" for learning the scientific method at primary school","authors":"E. Datteri, G. Bozzi, L. Zecca","doi":"10.17471/2499-4324/818","DOIUrl":"https://doi.org/10.17471/2499-4324/818","url":null,"abstract":"This learning experience differs from conventional approaches to educational robotics in that, instead of programming a robot, children have to discover how the robot has been programmed, which they do by making hypotheses, designing experiments and evaluating their effectiveness.","PeriodicalId":107523,"journal":{"name":"TD Tecnologie Didattiche","volume":"1 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2016-02-10","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"124343123","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
The use of video-recorded lectures in academic environments is currently being debated in the literature and is a key issue at recent conferences. This article describes an experience in which students were actively involved as partners in the process of lecture recording, and also offers some reflections about software functionalities and the connected learning experience. The experience is based on the hypothesis that the collaboration and involvement characterising the Student Voice concept can strengthen motivation, enhance learning, and support the development of transversal skills and competencies. In lieu of generalizable outcomes, the analysis of the experience highlights some reference points that may prove useful guidance for future partnerships. This could help to enrich the learning process and generate benefits for various institutional stakeholders in terms of analysis and testing of technological tools suitable for a specific context.
{"title":"Collaborare con gli studenti per realizzare lezioni universitarie videoregistrate","authors":"Sara Valla","doi":"10.17471/2499-4324/788","DOIUrl":"https://doi.org/10.17471/2499-4324/788","url":null,"abstract":"The use of video-recorded lectures in academic environments is currently being debated in the literature and is a key issue at recent conferences. This article describes an experience in which students were actively involved as partners in the process of lecture recording, and also offers some reflections about software functionalities and the connected learning experience. The experience is based on the hypothesis that the collaboration and involvement characterising the Student Voice concept can strengthen motivation, enhance learning, and support the development of transversal skills and competencies. In lieu of generalizable outcomes, the analysis of the experience highlights some reference points that may prove useful guidance for future partnerships. This could help to enrich the learning process and generate benefits for various institutional stakeholders in terms of analysis and testing of technological tools suitable for a specific context.","PeriodicalId":107523,"journal":{"name":"TD Tecnologie Didattiche","volume":"31 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-10-19","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"126639525","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L’intento del contributo e quello di indagare le condizioni e le modalita online della Student Voice universitaria, in un’ottica di potenziamento della partecipazione. Il caso presentato e analizzato riguarda l’utilizzo delle community online dedicate agli studenti dei corsi di laurea del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell’Universita degli Studi di Milano-Bicocca attive dal 2005. La metodologia di ricerca e basata sull’approccio mixed method; in particolare sono stati condotti focus group ed erogati questionari online. Per l’indagine ci si e avvalsi anche dei risultati di un’analisi longitudinale (dal 2005 al 2013) del tracciamento delle attivita presenti negli ambienti online. L’analisi ha permesso di delineare alcuni elementi che permettono di identificare nelle community un’importante occasione per fornire la propria voce e partecipare ai processi che concorrono al raffinamento del percorso universitario.
{"title":"Student Voice universitaria: il ruolo delle community degli studenti","authors":"E. Nigris, A. Garavaglia, L. Petti, F. Zuccoli","doi":"10.17471/2499-4324/787","DOIUrl":"https://doi.org/10.17471/2499-4324/787","url":null,"abstract":"L’intento del contributo e quello di indagare le condizioni e le modalita online della Student Voice universitaria, in un’ottica di potenziamento della partecipazione. Il caso presentato e analizzato riguarda l’utilizzo delle community online dedicate agli studenti dei corsi di laurea del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell’Universita degli Studi di Milano-Bicocca attive dal 2005. La metodologia di ricerca e basata sull’approccio mixed method; in particolare sono stati condotti focus group ed erogati questionari online. Per l’indagine ci si e avvalsi anche dei risultati di un’analisi longitudinale (dal 2005 al 2013) del tracciamento delle attivita presenti negli ambienti online. L’analisi ha permesso di delineare alcuni elementi che permettono di identificare nelle community un’importante occasione per fornire la propria voce e partecipare ai processi che concorrono al raffinamento del percorso universitario.","PeriodicalId":107523,"journal":{"name":"TD Tecnologie Didattiche","volume":"12 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-10-19","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"133575224","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
G. Ritella, Mara Martinelli, Fedela Feldia Loperfido, M. B. Ligorio
In questo articolo esploriamo l’evoluzione del processo di appropriazione di ambienti virtuali durante un percorso di training rivolto ad una imprenditrice di una PMI, impegnata in un progetto di innovazione delle pratiche aziendali verso la sostenibilita e lo scambio delle cosiddette “esternalita”. Attraverso la distinzione tra tecnologia come oggetto di attivita e come strumento e tre livelli di schemi di utilizzo (d’uso, di azione mediata e di attivita collettiva) e stato osservato il ruolo propulsore svolto dal ricercatore che conduce il training e la sostanziale differenza tra livello narrato e livello agito nell’uso della tecnologia. L’analisi permette di concludere che l’appropriazione delle tecnologie non e necessariamente un processo lineare, ovvero non procede sempre da un determinato livello di schemi d’utilizzo a quello successivo. Inoltre, la tecnologia non diventa uno strumento, “invisibile” nello svolgimento di attivita reali: il passaggio da uno schema a quello successivo e fortemente mediato dal supporto del ricercatore e l’appropriazione degli schemi avviene al livello narrativo da parte del partecipante, a cui pero non sempre corrisponde un livello agito.
{"title":"(In)visible technology: appropriation in professional training","authors":"G. Ritella, Mara Martinelli, Fedela Feldia Loperfido, M. B. Ligorio","doi":"10.17471/2499-4324/263","DOIUrl":"https://doi.org/10.17471/2499-4324/263","url":null,"abstract":"In questo articolo esploriamo l’evoluzione del processo di appropriazione di ambienti virtuali durante un percorso di training rivolto ad una imprenditrice di una PMI, impegnata in un progetto di innovazione delle pratiche aziendali verso la sostenibilita e lo scambio delle cosiddette “esternalita”. Attraverso la distinzione tra tecnologia come oggetto di attivita e come strumento e tre livelli di schemi di utilizzo (d’uso, di azione mediata e di attivita collettiva) e stato osservato il ruolo propulsore svolto dal ricercatore che conduce il training e la sostanziale differenza tra livello narrato e livello agito nell’uso della tecnologia. L’analisi permette di concludere che l’appropriazione delle tecnologie non e necessariamente un processo lineare, ovvero non procede sempre da un determinato livello di schemi d’utilizzo a quello successivo. Inoltre, la tecnologia non diventa uno strumento, “invisibile” nello svolgimento di attivita reali: il passaggio da uno schema a quello successivo e fortemente mediato dal supporto del ricercatore e l’appropriazione degli schemi avviene al livello narrativo da parte del partecipante, a cui pero non sempre corrisponde un livello agito.","PeriodicalId":107523,"journal":{"name":"TD Tecnologie Didattiche","volume":"2 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-07-09","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"126978386","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
This article is a short report on a digital teaching experiment carried out with a student who was unable to attend school for most of the year.
这篇文章是一篇关于数字教学实验的简短报告，实验对象是一位一年中大部分时间都无法上学的学生。
{"title":"Connect to Redi: the right to study and to health in the experience of the “Redi” High School in Arezzo","authors":"A. Grotti","doi":"10.17471/2499-4324/107","DOIUrl":"https://doi.org/10.17471/2499-4324/107","url":null,"abstract":"This article is a short report on a digital teaching experiment carried out with a student who was unable to attend school for most of the year.","PeriodicalId":107523,"journal":{"name":"TD Tecnologie Didattiche","volume":"27 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2013-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"125052842","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Interest in digital reading has recently increased following release of the report entitled “PISA 2009 Results: Students On Line”. What do we mean by digital reading? How is reading digital media distinct from reading text on paper? What are the implications as far as teaching is concerned? In this paper we start by addressing these questions and then present a project based on the theoretical and operational insights that can be derived from the current state of research. The aim of this project, which is still in the experimental phase, is to foster and assess the development of digital reading skills among pupils attending primary school, a period of time considered critical for developing literacy skills.
{"title":"Dalla lettura del testo stampato alla digital reading: una nuova sfida per l'educazione primaria","authors":"Stefania Carioli","doi":"10.17471/2499-4324/121","DOIUrl":"https://doi.org/10.17471/2499-4324/121","url":null,"abstract":"Interest in digital reading has recently increased following release of the report entitled “PISA 2009 Results: Students On Line”. What do we mean by digital reading? How is reading digital media distinct from reading text on paper? What are the implications as far as teaching is concerned? In this paper we start by addressing these questions and then present a project based on the theoretical and operational insights that can be derived from the current state of research. The aim of this project, which is still in the experimental phase, is to foster and assess the development of digital reading skills among pupils attending primary school, a period of time considered critical for developing literacy skills.","PeriodicalId":107523,"journal":{"name":"TD Tecnologie Didattiche","volume":"115 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2013-04-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"122605523","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L’edizione 2012 della manifestazione genovese dedicata alla scienza e alla sua divulgazione ha registrato 226.000 visite in undici giorni. Un successo che prelude all’edizione del decennale, in programma dal 23 ottobre al 3 novembre 2013, dedicata al tema della bellezza.
{"title":"Science Festival: and now, make way for beauty","authors":"F. Gorini","doi":"10.17471/2499-4324/129","DOIUrl":"https://doi.org/10.17471/2499-4324/129","url":null,"abstract":"L’edizione 2012 della manifestazione genovese dedicata alla scienza e alla sua divulgazione ha registrato 226.000 visite in undici giorni. Un successo che prelude all’edizione del decennale, in programma dal 23 ottobre al 3 novembre 2013, dedicata al tema della bellezza.","PeriodicalId":107523,"journal":{"name":"TD Tecnologie Didattiche","volume":"64 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2013-04-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"132409774","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Monica Banzato Digital literacy. Cultura ed educazione per la societa della conoscenza ISBN: 8861596304 | ISBN-13: 978 8861596306 Bruno Mondadori | 2011 | 181 pagine
{"title":"Digital literacy. Culture and education for a knowledge society","authors":"V. Midoro","doi":"10.17471/2499-4324/127","DOIUrl":"https://doi.org/10.17471/2499-4324/127","url":null,"abstract":"Monica Banzato Digital literacy. Cultura ed educazione per la societa della conoscenza ISBN: 8861596304 | ISBN-13: 978 8861596306 Bruno Mondadori | 2011 | 181 pagine","PeriodicalId":107523,"journal":{"name":"TD Tecnologie Didattiche","volume":"34 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2013-04-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"133077381","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
R. Didoni, S. Quattrocchi, L. Menichetti, A. Calvani
Valutare la competenza digitale nella scuola confrontandosi con la natura complessa di questo concetto in un’ottica non certificativa puo essere un modo per far emergere eventuali carenze cognitive e relazionali e per aprire una riflessione sulle metodologie didattiche adottate. Il presente contributo raccoglie alcune considerazioni di sintesi emerse a seguito di un’ampia sperimentazione, basata sull’applicazione di prove complesse in classi della scuola Secondaria secondo il modello Digital Competence Assessment. L’esperienza ha attivato una comunita di ricerca, aperta a docenti e a ricercatori, allo scopo di perfezionare percorsi didattici orientati alla competenza digitale.
{"title":"Digital competence assessment as a complex competence in secondary education","authors":"R. Didoni, S. Quattrocchi, L. Menichetti, A. Calvani","doi":"10.17471/2499-4324/119","DOIUrl":"https://doi.org/10.17471/2499-4324/119","url":null,"abstract":"Valutare la competenza digitale nella scuola confrontandosi con la natura complessa di questo concetto in un’ottica non certificativa puo essere un modo per far emergere eventuali carenze cognitive e relazionali e per aprire una riflessione sulle metodologie didattiche adottate. Il presente contributo raccoglie alcune considerazioni di sintesi emerse a seguito di un’ampia sperimentazione, basata sull’applicazione di prove complesse in classi della scuola Secondaria secondo il modello Digital Competence Assessment. L’esperienza ha attivato una comunita di ricerca, aperta a docenti e a ricercatori, allo scopo di perfezionare percorsi didattici orientati alla competenza digitale.","PeriodicalId":107523,"journal":{"name":"TD Tecnologie Didattiche","volume":"22 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2013-04-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"125223140","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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