引言

Filippo Focardi
{"title":"引言","authors":"Filippo Focardi","doi":"10.2307/j.ctv19qmcb7.3","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Si ritiene che il termine «sociologia economica» sia comparso per la prima volta in un testo del 1879 dell’economista inglese William Stanley Jevons; di certo venne ripreso pochi anni dopo dai fondatori della sociologia, che individuarono nell’analisi del nesso economia-società uno snodo di portata epocale. I fenomeni economici furono così al centro dell’interesse della sociologia sin dalla sua fase nascente (18901920): già Karl Marx aveva analizzato il ruolo dell’economia nella società, ma furono Max Weber, émile Durkheim e Georg Simmel a esplicitare le differenze tra l’analisi sociologica dell’economia e quella propria degli economisti (Swedberg 2007). Dal 1920 fino agli anni Settanta, con la diffusione dello struttural-funzionalismo di Talcott Parsons, le strade dell’economia e quelle della sociologia si separarono: la divisione del lavoro derivata dall’impostazione struttural-funzionalista prevedeva che l’economia si occupasse del sottosistema economico, mentre la sociologia economica doveva studiare lo stato degli altri sottosistemi (cultura, politica, comunità sociale) e le relazioni di interscambio tra i diversi sottosistemi (Parsons e Smelser 1956). L’economia si sarebbe dovuta occupare dei fenomeni economici e la sociologia delle precondizioni sociali, politiche e culturali del funzionamento dell’economia e dello scambio di mercato. David Stark (2009) ha etichettato questa divisione del lavoro tra discipline con l’espressione «il patto di Parsons»: l’economia studia il valore, la sociologia si occupa dei valori. Chiusa entro tali confini, la sociologia economica si ritrovò gradualmente marginalizzata, ritagliandosi un proprio ruolo solo nell’ambito della sociologia industriale e della sociologia del lavoro e lasciando agli economisti lo studio dei temi più strettamente economici come mercati, formazione dei prezzi, denaro, innovazione economica. Lo stesso processo di chiusura caratterizzò l’ambito economico: l’economia diventò la scienza della scelta razionale e lasciò alle altre scienze sociali lo studio delle scelte non razionali (Convert e Heilbron 2007). In questa cornice, assumono ancora più rilievo le importanti eccezioni di Joseph Schumpeter e Karl Polanyi. La rinascita della sociologia economica può essere ricondotta simbolicamente a due saggi di Mark Granovetter: «The strenght of weak ties» (1973) ed «Economic action and social structure: The problem of embeddedness» (1985), che segnano la nascita della cosiddetta «nuova sociologia economica» (anche se il termine non compare nei due articoli)1. Con le parole di Granovetter:","PeriodicalId":326509,"journal":{"name":"Il Moderno e la città spontanea","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2020-11-19","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Introduzione\",\"authors\":\"Filippo Focardi\",\"doi\":\"10.2307/j.ctv19qmcb7.3\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"Si ritiene che il termine «sociologia economica» sia comparso per la prima volta in un testo del 1879 dell’economista inglese William Stanley Jevons; di certo venne ripreso pochi anni dopo dai fondatori della sociologia, che individuarono nell’analisi del nesso economia-società uno snodo di portata epocale. I fenomeni economici furono così al centro dell’interesse della sociologia sin dalla sua fase nascente (18901920): già Karl Marx aveva analizzato il ruolo dell’economia nella società, ma furono Max Weber, émile Durkheim e Georg Simmel a esplicitare le differenze tra l’analisi sociologica dell’economia e quella propria degli economisti (Swedberg 2007). Dal 1920 fino agli anni Settanta, con la diffusione dello struttural-funzionalismo di Talcott Parsons, le strade dell’economia e quelle della sociologia si separarono: la divisione del lavoro derivata dall’impostazione struttural-funzionalista prevedeva che l’economia si occupasse del sottosistema economico, mentre la sociologia economica doveva studiare lo stato degli altri sottosistemi (cultura, politica, comunità sociale) e le relazioni di interscambio tra i diversi sottosistemi (Parsons e Smelser 1956). L’economia si sarebbe dovuta occupare dei fenomeni economici e la sociologia delle precondizioni sociali, politiche e culturali del funzionamento dell’economia e dello scambio di mercato. David Stark (2009) ha etichettato questa divisione del lavoro tra discipline con l’espressione «il patto di Parsons»: l’economia studia il valore, la sociologia si occupa dei valori. Chiusa entro tali confini, la sociologia economica si ritrovò gradualmente marginalizzata, ritagliandosi un proprio ruolo solo nell’ambito della sociologia industriale e della sociologia del lavoro e lasciando agli economisti lo studio dei temi più strettamente economici come mercati, formazione dei prezzi, denaro, innovazione economica. Lo stesso processo di chiusura caratterizzò l’ambito economico: l’economia diventò la scienza della scelta razionale e lasciò alle altre scienze sociali lo studio delle scelte non razionali (Convert e Heilbron 2007). In questa cornice, assumono ancora più rilievo le importanti eccezioni di Joseph Schumpeter e Karl Polanyi. La rinascita della sociologia economica può essere ricondotta simbolicamente a due saggi di Mark Granovetter: «The strenght of weak ties» (1973) ed «Economic action and social structure: The problem of embeddedness» (1985), che segnano la nascita della cosiddetta «nuova sociologia economica» (anche se il termine non compare nei due articoli)1. Con le parole di Granovetter:\",\"PeriodicalId\":326509,\"journal\":{\"name\":\"Il Moderno e la città spontanea\",\"volume\":null,\"pages\":null},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2020-11-19\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"Il Moderno e la città spontanea\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://doi.org/10.2307/j.ctv19qmcb7.3\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"\",\"JCRName\":\"\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Il Moderno e la città spontanea","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.2307/j.ctv19qmcb7.3","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0

摘要

“经济社会学”一词被认为首次出现在英国经济学家威廉·斯坦利·杰文(William Stanley Jevons) 1879年的一篇文章中。当然,几年后,社会学的创始人发现,对经济和社会联系的分析具有历史意义。备受关注的这些经济现象可以从一开始就社会学分析新生(18901920):早卡尔•马克思(Karl Marx)的经济在社会中的作用,但被马克斯•韦伯(Max Weber),埃米尔迪尔凯姆和格奥尔格·和明确其经济社会学分析之间的差异(2007年Swedberg)经济学家。从1920年到20世纪70年代,随着塔尔科特·帕森斯(Talcott Parsons)的结构功能主义的兴起,经济学和社会学的道路变得分界线:从结构功能主义方法中产生的劳动分工要求经济处理经济子系统,而经济社会学则要求研究其他子系统(文化、政治、社会社区)的状况以及不同子系统之间的相互关系(帕森斯和斯梅尔瑟1956年)。经济将处理经济现象和社会学,处理经济运作和市场交换的社会、政治和文化先决条件。大卫·斯塔克(David Stark, 2009)将这种学科间的劳动分工标注为“帕森斯契约”:经济学研究价值,社会学研究价值。在这些边界内,经济社会学逐渐被边缘化,只在工业社会学和劳工社会学中发挥作用,让经济学家研究更严格的经济主题,如市场、价格形成、货币和经济创新。经济领域也经历了同样的关闭过程:经济成为理性选择的科学,让其他社会科学研究非理性选择(Convert and Heilbron 2007)。在这种背景下,Joseph Schumpeter和Karl Polanyi的重要例外变得更加突出。经济社会学可以追溯到象征性地复兴两项Mark Granovetter试验:«The strenght of weak helpdesk的»(1973年)和«Economic action and social structure: The of embeddedness问题»(1985年出生),标志着所谓的新经济社会学«»(尽管没有出现这个词在两篇文章)1。用Granovetter的话来说:
本文章由计算机程序翻译,如有差异,请以英文原文为准。
查看原文
分享 分享
微信好友 朋友圈 QQ好友 复制链接
本刊更多论文
Introduzione
Si ritiene che il termine «sociologia economica» sia comparso per la prima volta in un testo del 1879 dell’economista inglese William Stanley Jevons; di certo venne ripreso pochi anni dopo dai fondatori della sociologia, che individuarono nell’analisi del nesso economia-società uno snodo di portata epocale. I fenomeni economici furono così al centro dell’interesse della sociologia sin dalla sua fase nascente (18901920): già Karl Marx aveva analizzato il ruolo dell’economia nella società, ma furono Max Weber, émile Durkheim e Georg Simmel a esplicitare le differenze tra l’analisi sociologica dell’economia e quella propria degli economisti (Swedberg 2007). Dal 1920 fino agli anni Settanta, con la diffusione dello struttural-funzionalismo di Talcott Parsons, le strade dell’economia e quelle della sociologia si separarono: la divisione del lavoro derivata dall’impostazione struttural-funzionalista prevedeva che l’economia si occupasse del sottosistema economico, mentre la sociologia economica doveva studiare lo stato degli altri sottosistemi (cultura, politica, comunità sociale) e le relazioni di interscambio tra i diversi sottosistemi (Parsons e Smelser 1956). L’economia si sarebbe dovuta occupare dei fenomeni economici e la sociologia delle precondizioni sociali, politiche e culturali del funzionamento dell’economia e dello scambio di mercato. David Stark (2009) ha etichettato questa divisione del lavoro tra discipline con l’espressione «il patto di Parsons»: l’economia studia il valore, la sociologia si occupa dei valori. Chiusa entro tali confini, la sociologia economica si ritrovò gradualmente marginalizzata, ritagliandosi un proprio ruolo solo nell’ambito della sociologia industriale e della sociologia del lavoro e lasciando agli economisti lo studio dei temi più strettamente economici come mercati, formazione dei prezzi, denaro, innovazione economica. Lo stesso processo di chiusura caratterizzò l’ambito economico: l’economia diventò la scienza della scelta razionale e lasciò alle altre scienze sociali lo studio delle scelte non razionali (Convert e Heilbron 2007). In questa cornice, assumono ancora più rilievo le importanti eccezioni di Joseph Schumpeter e Karl Polanyi. La rinascita della sociologia economica può essere ricondotta simbolicamente a due saggi di Mark Granovetter: «The strenght of weak ties» (1973) ed «Economic action and social structure: The problem of embeddedness» (1985), che segnano la nascita della cosiddetta «nuova sociologia economica» (anche se il termine non compare nei due articoli)1. Con le parole di Granovetter:
求助全文
通过发布文献求助,成功后即可免费获取论文全文。 去求助
来源期刊
自引率
0.00%
发文量
0
期刊最新文献
Back Matter Metabolismo. Introduzione Un laboratorio mediterraneo del Moderno: Spontaneità.
×
引用
GB/T 7714-2015
复制
MLA
复制
APA
复制
导出至
BibTeX EndNote RefMan NoteFirst NoteExpress
×
×
提示
您的信息不完整,为了账户安全,请先补充。
现在去补充
×
提示
您因"违规操作"
具体请查看互助需知
我知道了
×
提示
现在去查看 取消
×
提示
确定
0
微信
客服QQ
Book学术公众号 扫码关注我们
反馈
×
意见反馈
请填写您的意见或建议
请填写您的手机或邮箱
已复制链接
已复制链接
快去分享给好友吧!
我知道了
×
扫码分享
扫码分享
Book学术官方微信
Book学术文献互助
Book学术文献互助群
群 号:481959085
Book学术
文献互助 智能选刊 最新文献 互助须知 联系我们:info@booksci.cn
Book学术提供免费学术资源搜索服务,方便国内外学者检索中英文文献。致力于提供最便捷和优质的服务体验。
Copyright © 2023 Book学术 All rights reserved.
ghs 京公网安备 11010802042870号 京ICP备2023020795号-1